Chili Bowl 2024, Day 1: Tanner Carrick al secondo successo di lunedì

Motorsport
Tempo di lettura: 12 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
9 Gennaio 2024 - 22:50
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Gran battaglia in una serata equilibrata. McIntosh scivola indietro e vince Tanner Carrick che bissa il 2022. Logan Seavey vince la Race of Champions


L’equilibrio regna sovrano e ne beneficia lo spettacolo. I dubbi sulle gomme più dure che hanno debuttato a questa edizione del Chili Bowl hanno lasciato spazio a slide job e belle battaglie. Qualcuno ha azzeccato tutto in materia di assetto altri meno. A rappresentare al meglio queste due categorie ci sono rispettivamente Tanner Carrick e Cannon McIntosh, i due che hanno conquistato tutte le ultime edizioni del Day1 a Tulsa, tuttavia Cannon appariva il favorito fino ai primi giri della Finale A per poi spegnersi e lasciare il premio di serata ad un Tanner abile a piazzare le mosse decisive al momento giusto.

Le prove libere

A Tulsa è il secondo anno in cui la domenica è il giorno dedicato esclusivamente alle libere e tutto si svolge secondo il programma con un unico imprevisto. Gli organizzano imparano però qualcosa dall’anno scorso e, pur avendo un numero praticamente uguale di iscritti (373 contro i 370 del 2023, almeno per ora) aumentano il numero di gruppi in cui viene suddiviso il plotone per avere meno traffico in pista. E così ben 40 gruppi si succedono in pista ciascuno per pochi minuti, prima dall’1 al 40 e poi, dopo un veloce rifacimento dello sterrato, in ordine inverso dal 40 all’1.

Tutto scorre liscio per due terzi del programma, con i piloti impegnati ad imparare come si comportano le nuove gomme relativamente più dure portate dalla Hoosier per l’occasione, poi però un piccolo-grande colpo di scena con il vincitore della scorsa Race of Champions Spencer Bayston che finisce ruote all’aria in curva3-4 per evitare una vettura già finita in testacoda. Pilota ok, un po’ di sospensioni e ammortizzatori da riparare, ma tempo a disposizione per i suoi meccanici per farlo.

Le batterie

Sulla carta al lunedì ci dovrebbero essere 74 piloti, ma al primo sorteggio della settimana si presentano in 68. Sembrano all’apparenza in pochi, tuttavia la prima giornata di gare è sempre la meno affollata della settimana e questo dato rappresenta il secondo lunedì di sempre dopo quello 2022 (69 iscritti).

Il programma parte in orario con tutti i piloti vogliosi di prendere il via. Nella prima heat tranquilla non succede molto e Weston Gorham vince dalla pole portando a casa i primi 100 punti; delude un pochino Trey Marcham che parte e arriva terzo mentre è costretto al ritiro un outsider come Daniel Adler.

La seconda batteria è già di livello e fa salire il tono della serata: lo show è di Emilio Hoover che con il balzo dal sesto al primo posto conquista 125 passing point che non verranno battuti. Bene anche Jacob Denney che aveva pescato al sorteggio un favoloso nono (e ultimo) posto e col terzo al traguardo prende 116 punti; più indietro nomi noti agli appassionati come Sewell, Axton e Klabunde.

Terza heat e un big come Sam Hafertepe Jr. non manca l’appuntamento vincendo la batteria dal quarto posto in griglia. Nella quarta Kris Carroll fa un pochino meglio dal terzo posto, tuttavia a fare più punti di tutti (111) è Shane Golobic che balza dall’ottavo al terzo alla bandiera a scacchi.

Il clou della prima fase, guardando al sorteggio, però sono le heat 5 e 6. A conquistare una densa quinta batteria è uno dei nomi per la vittoria assoluta e anche l’unico straniero di livello assoluto, Michael Pickens da Auckland, Nuova Zelanda, anche se lo fa “solo” dal secondo posto in griglia. Battuti Cole Bodine, Gass (quarto), Michelle Decker (sesta) e Torgerson, recente vincitore al Tulsa Shootout e tornato al Chili Bowl dopo l’assurdo volo di un anno fa.

Nella sesta batteria Windom, Miller, Briscoe e Bellm vengono invece tutti battuti dalla sorpresa Gary Taylor che fa parlare di sé con merito con anche una giusta intervista live.

Si va veloci verso la chiusura delle heat. Nella settima Nick Hoffman fa il centone dalla pole con Tanner Carrick che fa il suo dovere, ovvero 108 passing point da quinto a secondo. In chiusura arriva il re del lunedì, Cannon McIntosh che in extremis pareggia i 125 punti di Hoover.

Dopo le batterie, in cui la top40 avanza direttamente alle qualifiche, dunque Hoover e McIntosh sono al comando con 125 punti davanti a Denney (116), Hafertepe (115), Hopkins (113), Golobic (111), Carroll, Taylor (110), Carrick (108) e Cline (106). Nessun big relegato alle Finali C ma ci finisce qualche nome interessante come Davis, Adler, Broc Elliott, Axton, Klabunde e Torgerson.

Qualifiche Race of Champions

Pubblicato all’ultimo istante (nella notte fra sabato e domenica ad anteprima già pubblicata, nda) il format della 16esima edizione della Race of Champions ha riservato una novità interessante. 16 i piloti prescelti dagli organizzatori, con le seguenti motivazioni:

A questa lista è stata aggiunta un’altra composta da 10 nomi (Jack Wagner, Tom Harris, Nick Hoffman, Santino Ferrucci, Steve Buckwalter, Matt Westfall, Joe B. Miller, Daniel Robinson, Kaylee Bryson e Brandon Waelti) per i quali è stato aperto un Fan Vote da cui scegliere due piloti da mandare alla Race of Champions. Al termine delle consultazioni via internet sono stati scelti Kaylee Bryson e Brandon Waelti.

Dopo un breve riscaldamento le auto scendono in pista per le qualifiche. A segnare il miglior tempo è il campione in carica Logan Seavey (11.267″) che batte Jesse Love di appena un centesimo, seguono Courtney, Briscoe, Crews, Bayston, Daum e Karter; Thornton alza bandiera bianca a causa di un problema meccanico che fa uscire fumo dalla vettura. La novità di questa inversione è che il poleman sorteggia di quanto sarà l’inversione in griglia, se da zero, quattro, sei oppure otto vetture. Seavey pesca il quattro e quindi a partire davanti a tutti sarà Briscoe.

Finali C

Si torna alla competizione principale con le Finali C in cui ci sono le eliminazioni eccellenti di Axton, Klabunde e Torgerson costretto ad un altro ritiro. Dalla C1 vengono ripescati Dobie, Kayla Roell, Deskins ed Elliott, dalla C2 invece Davis, Adler, White ed Estes.

Le qualifiche

Le qualifiche sono già un momento fondamentale per separare una classifica molto compatta. Nella prima gara Tanner Carrick fa tutto al via, parte quarto, aggira la prima fila dall’esterno e vola verso la vittoria ed un totale di 223 punti, tuttavia la favola di Hoover prosegue e ad Emilio basta un +3 dal sesto posto (c’è l’inversione della graduatoria) per arrivare a quota 226.

Carrick dimostra che la pista è molto buona e si può regalare spettacolo. Cannon McIntosh raccoglie la sfida al volo, completa l’inversione e da sesto torna primo battendo Golobic e Windom. Con i 250 punti Cannon è così il poleman virtuale di serata, ma non verrà più battuto diventando così il favorito, ancora una volta, per il lunedì.

La terza qualifica smuove i punti ma non troppo la qualifica: Pickens vince ancora ma la posizione di partenza non lo fa avanzare tanto in graduatoria battendo Denney e Bellm. Chi paga un dazio clamoroso è Joe B. Miller che è in pole ma si ritira e quindi viene eliminato.

La Q4 non modifica la classifica generale malgrado il botto di Marcham che vince dal settimo posto in classifica. Cannon McIntosh conquista così la pole position per la Finale A davanti a Denney (229), Hoover (226), Carrick (223), Pickens (220), Golobic (219), Taylor (218), Marcham (216), Hoffman (198) e Bellm (193). A seguire Hopkins, Briscoe, Moore, Reimer, Windom e Cline, gli altri al ripescaggio.

Race of Champions

La palla passa di nuovo alla Race of Champions in una serata che scorre via velocemente (appena tre flip, uno per Brey nella Q2 e due per lo sfortunato Schaeffer in Q4 e poi in B2). Alla partenza Chase Briscoe mantiene la prima posizione davanti a Courtney, Seavey, Love e Bayston che inizia al meglio dopo il flip nelle libere della domenica. Love paga, come lecito aspettarsi, la mancanza di esperienza anche se il talento non manca e così perde posizioni.

A lanciare i primi attacchi è Seavey che tira uno slide job a Courtney per il secondo posto e poi al giro 12 si ripete andando al comando davanti a Briscoe. E Logan scappa via subito, tuttavia arriva una caution al giro 18, cioè ai -7, quando Grant e Avedisian si toccano in curva2.

Ripartenza con Seavey al comando davanti a Courtney, un magico Sarff, Briscoe, McIntosh, Bayston, Davis, Thorson, Day e Love. Ma non c’è nulla da fare e Logan scappa via, nessuno lo riprende e Seavey riprende da dove aveva lasciato poco meno di un anno fa (imitando Kevin Swindell nel 2013 e Christopher Bell nel 2020), cioè dalla victory lane andando a conquistare la 16esima Race of Champions davanti a Courtney, McIntosh, Sarff, Briscoe, Thorson, Davis, Bayston, Daye e Daum.

Finali B

Le Finali B scorrono via abbastanza tranquille senza ritiri. Il fatto più notevole all’inizio pare un altro: il Chili Bowl ha deciso di mettere in vendita agli sponsor anche i nomi delle singole finali. Forse a Tulsa non prevedevano che quelli di Gateway si mettessero in gioco. E quindi vanno in scena la “The Enjoy Illinois 300 NASCAR Cup Series Race at World Wide Technology Raceway on Sunday, June 2 B Feature 1” e la “The Enjoy Illinois 300 NASCAR Cup Series Race at World Wide Technology Raceway on Sunday, June 2 B Feature 2”. Nomi ovviamente da dire interamente in telecronaca.

Nella B1, per brevità e recuperare tempo, Mario Clouser vince dalla pole e viene ripescato insieme a Ricky Lewis, Kris Carroll e Cole Bodine; out invece Sam Hafertepe Jr, appena nono.

Dalla B2 passa Keith Rauch, ma soprattutto uno scatenato Joe B. Miller che, partito 11° dopo i guai in qualifica, rimonta fino al secondo posto (+9 in 15 giri). Passano anche Alex Sewell e Noah Gass.

Finale A

Prima finale dell’edizione 2024, come di consueto sui 30 giri e con in palio due posti diretti per la Finale A di sabato notte mentre tutti gli altri dovranno assestarsi sulle altre lettere dell’alfabeto. È il primo banco di prova per assetti e le gomme più dure e le sorprese non mancheranno. McIntosh dalla pole è ovviamente il favorito visti i recenti successi al lunedì con Tanner Carrick unico avversario (vittoria nel 2022) nell’albo d’oro.

Alla bandiera verde McIntosh rimane al comando davanti ad uno scatenato Hoover e Denney. A questi due si unisce Pickens nella lotta per il secondo biglietto per il main event; e così Cannon prova ad approfittarne.

Di questa battaglia invece ne approfitta un magnifico Tanner Carrick che nel breve giro di poche curve infila in sequenza Pickens, Denney e poi Hoover issandosi al secondo posto. Ma non è finita qui e Carrick raggiunge il compagno di squadra McIntosh. A rendere tutto più frizzante ci pensa, purtroppo per lui, proprio Denney che finisce in testacoda quando era quarto e provoca la prima caution. Piccolo dettaglio: tutto questo è successo in appena quattro giri, quindi si riparte ai -21.

Il gruppo intero è in battaglia per i giri successivi, poi all’undicesima tornata altro incidente in curva3 che vede coinvolti Clouser, Hopkins e Lewis. In questa fase movimentata si è fatto vedere invece Shane Golobic che, partito sesto, si era unito alla coppia di testa. Pickens terzo e Briscoe completano la top5.

Alla ripartenza dei -16 Chase è spettatore interessato di una clamorosa battaglia a quattro per la vittoria. Al giro 14 Carrick passa al comando seguito da McIntosh, Briscoe, Golobic e Pickes, ma non è finita qua e continuano i 3-wide e gli slide job, tuttavia soprattutto per il secondo posto (prevale Golobic dall’esterno) con Briscoe che torna in fondo alla top5.

Un’altra bandiera gialla, con Denney ed Hoover che erano in coda alla top10 e piangono amaro, ai -6 ricompatta tutti fin troppo dato che alla green Golobic ha un’esitazione che rallenta il gruppo e lancia Carrick, tuttavia un’altra caution (testacoda di Reimer) annulla tutto. Gli ultimi sei giri non vedono grossi movimenti o colpi di scena, Tanner Carrick vince per la seconda volta il lunedì davanti a Shane Golobic che difende secondo posto e posto al main event (l’11esima qualificazione).

Ad iniziare la Alphabet Soup dalla B saranno un Michael Pickens in formissima come da pronostico, un Briscoe contento a metà, ha disputato la migliore giornata di qualifica in carriera tuttavia ha mancato ancora la qualificazione automatica, Chris Windom ed un Cannon McIntosh deluso per essere scivolato indietro nel finale.

A seguire Marcham, un clamoroso Miller partito 20° ed arrivato 8°, Hoffman, Taylor e via via tutti gli altri con Sewell dalla D così come Denney ed un deluso Hoover.

I risultati della prima giornata

Il programma di oggi

21:00 Sorteggio batterie

23:00 Prove libere

24:00 Batterie

1:45 Finali D (eventuali)

2:15 Finali C

2:45 Qualifiche

4:15 Finali B

5:00 Finale A


Immagine: Chili Bowl Nationals su Twitter

Risultati: chilibowl.com

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