Chili Bowl 2021, Day 4: Christopher Bell domina di nuovo il giovedì

di Gabriele Dri
NascarLiveITA
Pubblicato il 15 Gennaio 2021 - 13:05
Tempo di lettura: 9 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Chili Bowl 2021, Day 4: Christopher Bell domina di nuovo il giovedì

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Il tre volte vincitore è ancora imbattuto in questa edizione del Chili Bowl. Kofoid 2°, poi tante sorprese


Dopo McIntosh, Larson ed Abreu, al Chili Bowl arriva la quarta conferma, forse la più prevedibile. Christopher Bell però è stata l’unica certezza in una serata che ha regalato tanti piccoli colpi di scena per degli outsider di lusso che sabato saranno costretti a delle difficili rimonte. Ed ora manca solo l’ultima giornata di qualifiche per avere il quadro completo della situazione.

Le prove libere

Nel warm up stavolta nessuna sorpresa né incidente di rilievo. Bell è il più veloce grazie al miglior tempo della settimana (10.795″ – 83.372 mi/h) davanti a Miller (+0.025″), McDougal (+0.040″), Kofoid (+0.209″), Crum (0.223″), Bacon, Bayston, Buckwalter e Seavey. Molti però già guardano alle batterie, visto che il sorteggio ha messo i big praticamente tutti davanti – incluso Bell in pole – e quindi costretti a rimanerci per non perdere passing points. 64 i piloti presenti che portano il totale finora a quota 245.

Le batterie

Nella prima heat Zeb Wise fa il suo dovere e, in una batteria che scorre veloce, vince dopo essere partito secondo scambiandosi la posizione con il veterano Hafertepe che martedì aveva rinunciato alla Race of Champions per preparare meglio questa giornata. La seconda heat vede Ryan Ellis, tornato per la seconda volta al Chili Bowl, dalla pole essere passato subito e chiudere quinto; dopo una caution Kofoid si impenna ma si salva e poi va a prendersi la vittoria dopo essere partito terzo.

Dopo una terza batteria tranquilla, con Crum che vince dalla pole e Seavey “solo” secondo dopo essere partito terzo (a fine serata Logan ammetterà di essere stato troppo prudente per tutte le gare), nella quarta c’è il primo incidente, con Imperial e Millikan che si incastrano in una partenza non lineare ed il primo che finisce nelle reti. Dopo una breve bandiera rossa Bayston vince ma anche lui guadagna pochi punti.

Dopo il giro di boa, nella quinta batteria a volare stavolta è Brasil, ma anche lui ne esce indenne; poi Champagne la vince dalla pole davanti a Prock, Felker, Dean e Linder che lunedì era stato il primo a scendere in pista. Sesta heat riassumibile in un dato solo: Bell domina dalla pole con 4.915″ di vantaggio accumulati in 8 giri.

Nella settima e penultima batteria c’è di tutto: il rookie Garrett Smithley, che ha sostituito Cody Ware, pesca la pole e chiude settimo, Crone viene penalizzato per aver mandato in testacoda McDougal e infine Bacon fa il record di punti con una vittoria dopo essere partito ottavo e ultimo; Brady in pratica infatti era stato l’unico big ad avere un buon sorteggio.

L’ultima heat vede Steve Buckwalter vincere dal sesto posto su Kaylee Bryson. La classifica per passing points dopo le batterie vede Bacon al comando (15) davanti proprio a Buckwalter (125), Kofoid (110), Winfrey e Sherrell (106), Wise e Bayston (105), Miller e Gropp (101), Crum, Champagne e Bell (100) solo 12°. McDougal dopo la tamponata subita riceve un’altra beffa: è a pari punti col 40° ma il tiebreaker favorisce Linder ed è costretto alle Finali C.

Finali C

Il primo ripescaggio del giovedì del Chili Bowl vede McDougal riscattarsi e vincere dalla pole davanti ad un altro outsider di lusso, ovvero Tanner Berryhill; seguono fra i promossi Roa e Goodman mentre Smithley chiude la serata con un 11° posto che gli farà iniziare il sabato dalla lettera N, ovvero per ora l’ultima. Nella C2 dopo un paio di caution, flip di Quinn incluso, Shearer vince dal settimo posto davanti a Morton, Kent e Dickerson che elimina Ryan Ellis per appena tre millesimi e lo costringe a cominciare la giornata finale dalla K, esattamente come l’anno scorso.

Le qualifiche

Con un classifica ancora compatta e rimescolata, le qualifiche per decidere i primi 16 che accedono alla Finale A di giornata si annunciano molto intense. Nella Q1 la Bryson vince dalla seconda posizione tenendosi dietro Gropp e Bacon che recupera solo tre posti e così mantiene aperti i giochi per la pole ma si assicura almeno la prima fila.

Nella Q2 nuovo colpo di scena: in un green-white-checkered Wise tocca Felker per prendersi il secondo posto e si ribalta travolgendo anche l’avversario perdendo tanti punti. A ereditare il secondo posto è Buckwalter che con questo piazzamento sarebbe in pole nella Finale A, ma incredibilmente nel secondo G-W-C rompe in curva3 all’ultimo giro e il rallentamento provoca un incidente a quattro dietro di lui; nonostante questo Steve riesce a mantenere la piazza d’onore però la pole rischia di essere solo un titolo poco spendibile.

Nella Q3 in tre giri Bayston passa da quinto a primo mentre dietro impazza la lotta con Seavey e Kofoid invischiati nel traffico e che chiudono solo al terzo e quarto posto. La conclusiva Q4 vede un altro show di Bell che vince con 3.4″ di margine dal quarto posto in griglia. Steve Buckwalter dunque si prende la pole davanti a Bacon, Bayston, Bell, Gropp, Bryson e Kofoid; Anche Felker è dentro dopo il contatto subito e a riparare la sua vettura c’è anche Meseraull.

Finali B

Nella B1 gli occhi di tutti sono su McDougal e Berryhill, chiamati ad una rimonta verso i primi quattro posti. Champagne perde la pole per una falsa partenza e ad approfittarne è Hoffman che passa in terza posizione, ma viene sverniciato da McDougal che in metà gara (otto dei 15 giri) passa da 13° a secondo e due tornate più tardi addirittura in testa. A frenarlo ci pensa il flip di Linder, però con soli tre giri da disputare sembra tutto sotto controllo. E invece perde potenza sotto caution ed è costretto al ritiro; una possibile lettera E per sabato diventa invece una I.

Si riparte con Gass in testa davanti a Prock e Hoffman, ma quest’ultimo cede nel finale perché si è rotto il comando dell’acceleratore e negli ultimi giri deve azionarlo con la mano. Nonostante questo chiude quinto – primo degli eliminati – dietro a Gass, Ledger, Prock e Roa; Berryhill è solo 7° e la lettera F con cui si giocherà il Chili Bowl sabato forse è anche un voto per la sua serata.

Anche la B2 è tormentata. Il poleman Smith va subito in testacoda coinvolgendo Guerrini e la prima fila si ritrova così in fondo. Alla nuova partenza Wise passa in testa dopo tre giri dopo essere partito effettivamente quarto e non avrà problemi a gestire la gara. Dietro di lui però Stockon va in testacoda quando è terzo e virtualmente qualificato, poi Chisholm lo emula da quarto, infine finalmente si arriva all’esito: Wise, Bellm, Hafertepe e Guerrini avanzano alla finale A.

Finale A

A saltare sulla vettura di Steve Buckwalter era stato un bullone di una puleggia e la cinghia si era sfilata, però la riparazione si rivela più semplice del previsto e riesce a mantenere la pole position. Come si suol dire, il Chili Bowl è anche questo. Alla bandiera verde Buckwalter mantiene la prima posizione mentre Bayston passa Bacon per il secondo posto; Bell invece fatica a scavalcarli e questa è una piccola sorpresa.

Al sesto dei 30 giri Bayston si porta al comando e apre il varco anche per Bacon e Bell. Poi sembra una gara di ciclismo in materia di cambi in testa, con Bacon che scavalca di forza Bayston un giro più tardi e infine un altro quarto di miglio dopo è Bell a passare Bacon andando finalmente primo, tuttavia la caution di Droud cancella quest’ultimo giro e quindi deve ripartire terzo ai -23.

Alla ripartenza Christopher si tocca con Brady e lo passa per la seconda posizione, poi al giro 9 torna di nuovo primo… anzi, no. Arriva un’altra caution, stavolta per la foratura di Prock. Nuovo restart ai -21 e in mezzo miglio finalmente lo slide job di Bell gli vale l’effettiva prima posizione seguito da Bayston, Kofoid e Bacon. Ma Prock finisce in testacoda e provoca l’ennesima caution della Finale A.

Con Bell davanti l’attenzione si sposta sulla lotta per l’altro posto buono e con 18 giri da disputare Bayston dice no allo slide job di Kofoid, poi l’ennesimo colpo di scena, con Wise – che aveva rimontato da 18° a 11° – fermo in pista forse per un problema alla batteria. E prosegue la settimana orribile per il Matt Wood Racing. Ennesima ripartenza ai -17 e stavolta Kofoid riesce nella manovra e passa in seconda posizione, Bayston prova a rispondere ma non va. Dietro di loro Bacon tocca Steve Buckwalter e lo manda a muro; per il poleman la serata è finita.

Finalmente gli ultimi 13 giri sono senza incidenti: Bell guida davanti a Buddy (Kofoid), Bayston e Bacon, Christopher guadagna subito 1″ e lascia gli altri a lottare, poi si trova nel traffico e gli altri rimontano, ma ai -7 se ne è già liberato. E quando si pensa che Bayston possa scavalcare Kofoid è invece Bacon ad approfittare dei doppiati e portarsi in terza posizione.

Christopher Bell vince così per la settima volta (secondo all-time con Kruseman e Larson dietro a Swindell) la serata del giovedì davanti a Kofoid che migliorando di un posto il risultato del 2020 accede direttamente al main event del Chili Bowl. Partiranno dalla lettera B invece Bacon, Bayston, Miller, Seavey, Tim Buckwalter (cugino di Steve) e Gropp. Completano la top10 accedendo alla C Deal e Sherrell

Kaylee Bryson con l’11° posto e la qualificazione alla Finale C del Chili Bowl diventa la sesta ragazza nella storia a raggiungere un tale risultato e sabato punterà ad emulare Bev Griffis (1989) ed Harli White (2016) nell’ottenere la B se non diventare la prima nel gran finale.

I risultati della quarta giornata

Chili Bowl 2021 risultati giovedì

Il programma di oggi

21:00 Sorteggio batterie

23:00 Prove libere

24:00 Gare


Immagine: Brendon Bauman per speedsport.com

Risultati da chilibowl.com

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