Che continui o meno, l’idillio tra Alonso e la rossa è ormai acqua passata

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
6 Agosto 2014 - 21:50
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Io non ci girerei troppo intorno.

Comunque vada, il matrimonio tra Alonso e la Ferrari è stato un fallimento, sotto tutti i fronti. Forse nessuno si sente di dirlo, ma la realtà è fondamentalmente questa. Non so se le richieste per il prolungamento del contratto siano vere o meno, non so se la cifra di 105 milioni sia inventata o corrisponda al vero, ma dubito fortemente che questa coppia continuerà oltre il 2014. Avevo delle riserve già su questa stagione, ma alla fine la coppia con Raikkonen si è formata davvero. Come stia andando, poi, è un altro discorso.

Alla fine del 2009, quando proprio Raikkonen è stato accompagnato alla porta al termine del suo primo triennio con la rossa, ci si aspettava ben di più dalla legislatura spagnola. Si parlava di un nuovo ciclo vincente, di un Alonso vero erede del vecchio nemico Schumi. Il titolo 2007 sembrava già acqua passata, eppure dopo 7 anni è ancora lì, ultimo della lista. Ci si aspettava di più dalla Ferrari come squadra, sia come vettura che come gestione. Ci si aspettava qualcosa di più da Alonso come supporto alla squadra. Meno sparate, meno polemiche gratuite o team radio compromettenti.

Certo, come pilota non gli si può rimproverare proprio niente. Ha avuto la possibilità di vincere due mondiali all’ultima corsa, nel 2010 e nel 2012. Non gli è riuscito. La prima volta per errori di tutti, suoi compresi, la seconda perché sebbene io non creda nel destino forse doveva andare così, se Vettel è uscito indenne dall’incidente al primo giro di Interlagos. Ma io, Fernando, perdonatemi la sincerità, ma non l’ho mai visto come un uomo squadra, come uno che nei momenti più bui è il primo a incoraggiare tutti. Una Suzuka 2006 a parti invertite, io, non me la posso immaginare. E voi sapete a cosa mi riferisco.

Mi pongo spesso una domanda alla quale non so dare risposta: è stata la scelta giusta quella di portare lo spagnolo a casa nel 2010? Considerata la F10 che ha corso in quell’anno, tenere Raikkonen fino alla scadenza naturale del contratto avrebbe permesso anche al finlandese di lottare per il titolo. O forse si pensava che sarebbe bastato cambiare cavaliere per tornare alla vittoria? Errore madornale, nel caso, visto com’era andato il 2009 e visti il 2011 e il 2013. Il tutto per poi riportare a casa proprio Kimi e affidare, ad entrambi, una vettura non all’altezza.

Non ho apprezzato e non apprezzo la gestione della Ferrari applicata dal 2008 in poi, con l’allontanamento o il reimpiego progressivo di diversi uomini indicati come colpevoli delle varie debacle subite dalla rossa. Uomini che avevano contribuito a vincere quanto sappiamo, uomini che sono stati spostati come pedine. Baldisserri, Dyer, Costa (che ora vince con la Mercedes), Domenicali, Marmorini l’ultimo in ordine di tempo (e già si parla di un contatto con la Renault).

Nel mio ideale di squadra sono convinto che la prima fonte di forza sia il gruppo. Un gruppo unito di persone che si stimano e lavorano coordinate, un gruppo di uomini che non si arrende di fronte alle difficoltà, che resta unito quando le cose vanno malissimo, un gruppo che non perde i pezzi quando si torna a casa sconfitti. Qui, un gruppo, non c’è più. Sembra di vedere un gruppo di uomini che lavorano ognuno per sè. Uomini che magari, presi singolarmente, sono anche ottime pedine, ma che insieme non legano, o non vengono legate a sufficienza.

E poi, può permettersi la Ferrari di accontentare una richiesta come quella del suo attuale pilota di punta? Sembra più un gioco al rialzo per sentirsi libero di andarsene verso altri lidi, verso una Mclaren che sarà rinnovata dal ritorno di Honda, oppure verso una Mercedes che potrebbe rimanere con un sedile vuoto se il rapporto con Hamilton dovesse degenerare da qui al termine della stagione.

In un modo o nell’altro, credo che il mercato 2015 ci riserverà delle sorprese.

Se non ne ho avuto già l’occasione, intanto, buone vacanze a tutti.

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Un Commento su “Che continui o meno, l’idillio tra Alonso e la rossa è ormai acqua passata”
Monica dice:

Ciao Alessandro, la squadra che sogni è quella che aveva costruito Schumi intorno a sé. Alonso è sempre stato un polemico, io non tifo più per la Ferrari da quando c’è lui e i risultati mi danno ragione. Alonso è osannato dalla stampa italiana ma a fronte di cosa? Da quando c’è lui la Ferrari è colata a picco, la sua storia nella rossa è l’esatto contrario di quella di Schumacher. Non vedo l’ora che si ritiri, non lo sopporto!
Credo che anche lui abbia voglia di cambiare squadra e per questo ha rivolto alla Ferrari una richiesta economica esorbitante, mi auguro che la Ferrari non accetti, ci sono piloti giovani, in gamba e molto più umili di Alonso che potrebbero dare un contributo serio nella ricostruzione di questa squadra.
Alonso è ritenuto un buon pilota, a me non piace, non mi entusiasma e comunque il talento da solo non basta, bisogna anche saperlo gestire ed Alonso con la sua superbia non l’ha saputo gestire! Purtroppo non tutti hanno capito che le qualità di Schumacher erano eccezionali e che campioni del genere rimangono unici nel corso della storia, pertanto: #KeepFightingMichael

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