Una rondine non fa prima vera, così come una Pole non può fare la felicità. L’entusiasmo ritrovato dopo la sorpresa nelle qualifiche di Baku è uno spillo nel mare di cose dette e non dette dell’ultimo mese. E, per quanto Charles lanci dichiarazioni d’amore alla Ferrari dopo la terza pole di fila in Azerbaijan, i problemi dell’inizio stagione restano.
Ora, la Pole di oggi arriva nel weekend meno attendibile possibile visto che tra due giorni potrebbe succedere di tutto e domani si entra in una matrioska all’interno dell’evento, con la Sprint e relativa qualifica. Però ecco, gli eccessi di gioia dopo un miglior tempo in qualifica, dopo che si è visto che è proprio il sabato il punto dove la Ferrari soffre meno, lasciano un po’ il tempo che trovano.
Sarebbe semmai inusuale non iniziare a porsi qualche domanda dopo che, all’inizio della quinta stagione, ci si ritrova con una monoposto che pare non essere in grado ancora una volta di battere quella al comando, Mercedes o Red Bull che sia. Che ci si affretti a negare contatti con Tizio e Caio ok, ma così come le voci su Binotto erano infondate e Mekies doveva rimanere un punto cardine di Maranello, ecco, inizierei a non fidarmi più troppo di quello che parte dai microfoni.
Una cosa, invece, oggi è certa. Charles ha messo insieme un giro davvero spettacolare. Anche se i conti, alla fine, si fanno domani. Anzi no, domenica…
Immagine: Media Ferrari
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