“Se da una parte, come si è sentito a più riprese, Kimi è stato congedato durante il weekend monzese ed ora si sente libero di correre senza dover “servire” il team, siamo sicuri che un Leclerc al suo posto, trovandosi magari a pari prestazioni con Vettel, farebbe il secondo a testa bassa alla Bottas? In questo bisogna inquadrare la situazione dello stesso Vettel. Perché se i dubbi su di lui iniziano ad essere corposi anche all’interno del team la scelta del monegasco diventa una premessa alla sua uscita a fine 2019, con Charles libero di agire in barba a qualsiasi team order alla Hamilton 2007 per poi divenire prima guida dal 2020. Se invece il tedesco è ancora il numero uno in seno alla squadra, il pilota con cui la Ferrari vuole puntare al benedetto mondiale, a mio modo di vedere piazzargli a fianco un potenziale fenomeno può solo creare un nuovo disagio. Per capirci intendo un qualcosa di simile a quello del 2014 in cui, ormai avviato all’uscita da Red Bull, Ricciardo lo ha messo sotto senza troppi complimenti.”
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