Caro Seb, qualcuno ora dovrà chiederti scusa

F1
Tempo di lettura: 7 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
27 Novembre 2012 - 21:30
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Non ho scritto volutamente una Pillola su di lui, perchè preferivo allargare il discorso.

La Pillola, però, come altri la scriverebbero, ve la propongo io. Come si sente da tempo e per altro tempo si sentirà: “Sebastian Vettel. 25 anni, tre titoli Mondiali consecutivi di Formula 1. Il pilota più fortunato della Storia.”

No, signori. Qui non ci siamo.
Io capisco e comprendo lo scoramento e la delusione per l’ennesima stagione della Ferrari che si chiude in malo modo. Sono solidale con un popolo, quello Ferrarista, che non vede il Titolo dal 2007, da quando il tanto bistrattato Raikkonen schizzò fuori dal panino Mclaren formato da Hamilton e dallo stesso Alonso.

Però, signori, adesso Sebastian Vettel merita delle scuse.

Perchè, pur di alimentare la leggenda del pilota più fortunato dell’ultimo decennio, è stata volontariamente archiviata nel dimenticatoio la stagione 2008, quando Vettel oltre ad essere simpatico ai Ferraristi stessi, correva per la Toro Rosso.

In quella stagione collezionò 35 punti. Una miseria? No signori, 35 punti con il vecchio punteggio, il 10/8/6/5/4/3/2/1 (che io, tra l’altro, rimpiango ancora). Punteggio che, paragonato a quello attuale, vorrebbe dire qualcosa come 85/86 punti. Poco meno di quanto fatto da Rosberg in questa stagione (93), più di quanto fatto da Perez (66).

Vergne e Ricciardo, i due piloti attuali, ne hanno collezionati 26 in due.
Alguersuari e Buemi, 41 in due nel 2011, 13 nel 2010, 8 nel 2009 (2 furono di Bourdais, tra l’altro, prima di essere sostituito dallo spagnolo).

Nel 2008, Sebastian Vettel con la Toro Rosso ottiene una vittoria, la sua prima, a Monza. Dopo la Pole conquistata il giorno prima. Arriva quarto ad Interlagos. Quinto a Montecarlo, Spa e Singapore. Sesto a Suzuka e Valencia. Ottavo a Montreal e Hockenheim. Ripeto, con una Toro Rosso.

E, questo, se lo sono dimenticati tutti non appena ha iniziato a vincere a ripetizione.

Nel 2009 giunge a 11 punti da Jenson Button, con 2 ritiri in più.

Ma è nel 2010 che l’aurea di eterno Gastone gli avvolge le terga. Vince il Titolo all’ultima gara, ad Abu Dhabi, quando la Ferrari è data per sicura vincente già dal sabato. La Red Bull diventa incredibilmente un’auto imbattibile. Nessuno si accorge, però, che i problemi di affidabilità della stessa Red Bull sottraggono per lo meno una settantina di punti a Vettel, per ritiri vari mentre è in testa o nelle prime posizioni. Ma lui è fortunato lo stesso.

Il 2011 è l’esplosione. Vettel domina in lungo e in largo, ricorda le stagioni 2002/2004 di Schumacher. Oltre al consueto “vince perchè ha la macchina migliore”, si aggiunge il “vorrei vederlo con una macchina inferiore” (la Toro Rosso continua a non ricordarsela nessuno, nel frattempo, ma questo è un dettaglio).

Inizia il 2012. La Red Bull parte male. “Ecco, visto? Hanno levato le furbate di Newey agli scarichi e Vettel è tornato un brocco”. Va in testa la Mclaren, poi si vede la Ferrari. Ad Aprile l’acuto di Seb in Bahrain. Capita nel periodo in cui anche la HRT rischia di vincere un GP, cioè quando nessuno ancora ha capito come funzionino le Pirelli. Vince anche una Mercedes, parliamone.

Fatto sta che Seb è etichettato come quello che “con la macchina che non va non sa fare niente”. Concetto che, tra l’altro, mi pare applicabile pressochè a tutti.

Intanto, comunque, Sebastian raccoglie man mano i suoi punticini. Si piazza: quarto, sesto, quarto e giù di lì. A Valencia ha l’occasione per stampare un 25 in casella, ma l’alternatore della Red Bull lo lascia a piedi. 25 –> 0. Vince Alonso, si porta in testa, arriva ad avere 40 punti di vantaggio sul secondo. In estate cresce la Mclaren, tutti danno per scontato che recupereranno. Seb pare fuori dai giochi quando, a Monza, rimane ancora fermo per l’alternatore. Pare finita.

Invece accade l’inaspettato. Quattro gare di fila vinte. Singapore, Suzuka, Corea, India. 100 punti in quattro gare e Seb torna al comando. Il colpo inferto è pazzesco. Torna a galla il famoso, arcinoto “eh, come al solito vince solo grazie alla macchina, vorrei vederlo se dovesse lottare a centro gruppo, visto che non sa sorpassare”.

Abu Dhabi. Vettel si qualifica terzo, ma viene retrocesso per l’assenza di benzina sufficiente per i controlli post-qualifiche. Parte ultimo. “Eh, visto? Tentano anche di barare”. Parte dalla Pitlane. Recupera fino a centro gruppo, in regime di Safety Car va a sbattere contro un cartello del DRS e rovina l’ala anteriore, già malconcia per una toccata precedente. Riparte ultimo, ancora. Arriva terzo, con una rimonta pazzesca e un sorpasso finale a Button degno di uno che non fa calcoli. Le certezze di chi pensa che non sappia superare vacillano.

Austin. Ottiene la Pole ma Hamilton è un’ira di Dio in gara. Lo pressa, lo spinge, gli soffia sul collo. Alla prima indecisione su un doppiaggio, Lewis passa. Seb non ci sta, cerca di stargli dietro, non si vuole accontentare del secondo posto ma la Red Bull, sul dritto, va in retromarcia. Niente da fare. Giunge secondo e se la prende non poco. Non sono punti guadagnati ma un’occasione sprecata.

Interlagos. La situazione per la Ferrari è disperata. Ci si appella alla pioggia. All’alternatore. Agli incidenti “che possono sempre capitare”, come ci ha ricordato Domenicali per tre mesi, e a tutto quello che può separare Vettel dal titolo Mondiale. Ci si appella anche ai suoi problemi quando si trova nel gruppone, alle difficoltà nel superare. Insomma, si gufa per una settimana intera.

Sebastian parte male, al primo giro Bruno Senna lo tocca e lo spedisce all’ultimo posto. Macchina danneggiata, lui va avanti. Si esulta. Ecco l’incidente, è fatta. Inizia a piovere. Ecco la pioggia, l’amica della Ferrari e di Alonso. Strada spianata.

Palle.

Mi si chiede perchè gli ho ‘regalato’ il 10 in Pagella.

Con la pioggia, che doveva essere sua nemica, le gomme da asciutto e una Red Bull squarciata, Vettel si ritrova dopo pochi giri in zona punti dopo essere ripartito dalla 22a posizione. Proprio lui, quello che non sa sorpassare. Poi si rompe la radio. Lui sente ma non lo sentono. Arriva anche una sosta doppia. Gli montano le medie proprio mentre stanno iniziando a scendere secchiate d’acqua. Lo richiamano dopo pochi giri e la scena è simile a quella di Irvine nel 1999. Non si trovano le intermedie da montare. Sosta di 11 secondi, forse più. Ritorna in fondo e ricomincia a recuperare. Davanti lottano, Hamilton viene centrato da Hulkenberg che viene penalizzato, Button va in solitaria, Alonso recupera posizioni per il ritiro di Lewis e il DT di Nico. Seb torna su, rientra in zona punti.
Si mette in settima posizione mentre Alonso è secondo. Non contento va a prendere anche Schumi, più lento, e lo passa. Sesto, tranquillo verso il Titolo.

Di Resta annulla la suspance dell’ultimo giro, schiantandosi e regalando a Maylander il giro finale. Vettel è Campione del Mondo per la terza volta di fila. Nonostante la pioggia, chiamata a gran voce. Nonostante l’incidente, puntualmente arrivato. Nonostante abbia dovuto recuperare posizioni su posizioni, cosa che non doveva succedere, secondo alcuni. Se non è un 10 questo..

Sebastian Vettel è il pilota più giovane della Storia ad aver vinto tre titoli Mondiali, a soli 25 anni. E’ l’unico, assieme a Fangio e Schumi, ad averlo fatto consecutivamente. Se c’è ancora qualcuno, dopo Abu Dhabi e Interlagos, che ha ancora dubbi sulle capacità di questo ragazzo (oltre a non ricordare il 2008), il problema diventa di fondo. Bisogna andare a ricercare sentimenti come l’invidia, la rabbia, l’odio sportivo.

E’ difficile ammettere che qualcuno è stato più forte di noi. E quando questo accade o sta per accadere, piuttosto che rimboccarsi le maniche si propende a chiamare a sè agenti esterni, invocare la sfortuna, il fato, il merito, la cabala. A gufare, perchè non rimane altro da fare.

Mansell, nel 1992, guidava un’astronave. Nessuno ha messo in dubbio le sue capacità sebbene abbia vinto solo quel Titolo.

Ecco, quindi, la Pillola su Vettel:

“Invocano gli incidenti. E l’incidente arriva. Invocano la pioggia. E la pioggia arriva. Invocano altri problemi. Si rompe la radio, corre con il fondo sinistro a pezzi per tutta la gara. Eppure “Gastone” Vettel arriva comunque a punti e porta a casa il Mondiale. Alla faccia dei gufi, degli incidenti, della pioggia. Invocare la sfiga altrui è un diritto nel momento in cui vale tutto per vincere. Girare la sfiga a proprio favore e trasformarla in forza è potere solo di pochi. Forse è il caso di smetterla di gufare, e pensare a lavorare. Prima o poi, paga sempre.”

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30 Commenti su “Caro Seb, qualcuno ora dovrà chiederti scusa”
ianclo dice:

Sono un ferrarista e reputo Vettel uno dei piloti più forti della formula 1 come lo sono Alonso, Hamilton e anche Raikkonen per me. Sono d’accordo sul fatto che il suo mondiale non è tutto merito della fortuna, ma quello che mi da fastidio è sentir dire che Alonso è arrivato a questo punto solo per merito della fortuna e dei KO Wireless. La Ferrari è stata una vettura affidabile a discapito delle prestazioni quest’anno.

lucaruocco dice:

A parte i soliti complimenti per l’articolo, ma li eviterei dato la loro ripetitivaità, come ho scritto in precedenza io, da ferrarista e alonsista convinto mi giudico fazioso su questi argomenti. ma attenzione, dire che vettel non si meriti questo titolo è una boiata. se lo merita eccome. ma, per come la vedo io, alonso se lo sarebbe meritato di più, chiamandosi mondiale piloti. che poi la macchina conti, giustamente (altrimenti guarderemmo un monomarca) di più, è sacrosanto. ma ribadisco che per la stagione compiuta, nando è stato assolutamente una spanna sopra tutti. cmq, giù il cappello a un campione come seb, che ha dimostrato, secondo me, nel 2012 ciò che non aveva dimostrato l’anno prima.
p.s. io, da alonsista, non vorrei mai vincere un titolo per un reclamo. mai e poi mai. non avrebbe gran valore. meglio l’anno prossimo 😉

LoneWolf dice:

Sono Ferrarista. nulla da eccepire eccetto che per due motivi “minori”..più che altro delle precisazioni: “Si mette in settima posizione mentre Alonso è secondo. Non contento va a prendere anche Schumi, più lento, e lo passa.”. Per stessa ammissione di Schumacher è stato lui a far passare Vettel facendosi da parte “per non fargli perdere tempo essendo più lento” ..strano visto che ad Austin a momenti buttava fuori Button per non farsi passare nonostante anche lì fosse più lento. comunque sia non denigrerò Schumacher pur non avendolo mai tifato granchè dopo tutto ciò che ha dato alla F1. è stata una sua scelta per quanto io non la condivida. era solo per far capire che tra lui e Toro Rosso (per loro stessa ammissione corrono con 4 macchine) la cavalcata trionfale di vettel ha avuto qualche aiutino esterno nonostante le difficoltà iniziali. comunque sia non tolgo nessun merito.
Punto secondo: “Forse è il caso di smetterla di gufare, e pensare a lavorare. Prima o poi, paga sempre.” non è la prima volta che lo dico. non mi piace quando si fanno certi riferimenti alle dichiarazioni di Domenicali per quanto poco etiche che siano. Tutti in questo frangente glissano sul fatto che Horner, Marko e Company sia durante l’estate che durante la rimonta RB non hanno fatto altro che riempire i giornali con dichiarazioni del genere. Come scordare quel “è seccante che Alonso arrivi sempre a podio” dopo Singapore.
Non sono mai carine certe cose indipendentemente da chi le faccia ma qui si fa passare solo la Ferrari per antisportiva e non è giusto.
Tutto qui. grande articolo come al solito. solo queste due parti mi hanno fatto un pò storcere il naso.
Continua così!

marcop dice:

Magari è già stato detto, ma non voglio leggere tutti i commenti…

“Fatto sta che Seb è etichettato come quello che “con la macchina che non va non sa fare niente”. Concetto che, tra l’altro, mi pare applicabile pressochè a tutti.”

Non proprio a tutti: quante volte anche te Ale hai detto che la Ferrari non è stata competitiva quest’anno? E non solo quest’anno… comunque Nando è stato sempre ad un passo dal titolo (un pò meno l’anno scorso)… con una Rossa che si fa battere in qualifica dalle Sauber, motorizzate Ferrari!

Sévero dice:

Bell’articolo anche se io ha una visone diversa.
Di sicuro Vettel è uno dei migliori dell’attuale schieramento ma ritengo Alonso superiore.
Ciò non toglie che gli vadano i complimenti a lui ed alla squadra d’altronde un campionato lo vince chi ha il rendimento medio è elevato durante tutta la stagione ed in questo di sicuro la RB si è comportata meglio fornendo un mezzo superiore alla concorrenza.
Se Alonso non ha vinto il mondiale al di la degli incidenti lo si deve soprattutto alla squadra ma non a lui che comunque è sempre riuscito ad ottenere il massimo possibile.
La Ferrari penso che abbia sofferto + per l’aerodinamica che non per il resto della componentistica della vettura.

Maria dice:

ed io mi devo scusare con Alessandro Secchi per essermi incazzata stamattina 😀

speedmad dice:
speedmad dice:

Splendido come al solito! Aggiungerei una cosa: Seb nei suoi ultimi due anni fortunosi ha lottato con una manica di brocchi senza patente, elenchiamoli un po’, va’: Schumacher, Hamilton, Alonso, Kimi, Jenson. Aspetta…qual’e’ l’ultimo campione del mondo che si e’ permesso di batterne 5 altri come lui?

luciano dice:

vettel è un campione e lo ha dimostrato piu volte… certo è anche fortunato.. ma pure alonso lo è, quando si ritirano per incidenti e lui ne approfitta.. ma avere un auto affidabile, non è questione di fortuna, è come averne una veloce.. se vettel è sfortunato perchè ha una vettura che i rompe spesso, anche alonso lo è perche ha una vettura che spesso è lenta.. secondo me la causa sta nel fatto che la redbull si affida a costruttori esterni per il motore, e apportando delle modifiche, su una parte di cui “non ne capisce” è un rischio.. di certo non puo dire alla renault di fare motori apposta per lei.. il motore ferrari invece nasce per essere utilizzato cosi com’è, e le modifiche le fanno quelli che lo hanno disegnato da zero…

Ale dice:

e poi perchè nel 2010 decisero di puntare “tutto” su Vettel, un motivo c’è e non è solo economico perchè un tedesco mondiale fa guadagnare di più…e allora Raikkonen è un fillandense…e allora?

Ale dice:

sono d’accordo, e aggiungo che secondo me la forza di Vettel è

1) la sua guida che si adatta molto bene alle vetture di oggi, infatti quella di Schumi bestiale, aggressiva e tritapista, anche precisa e millimetrica ok..ma non ce l’ha fatta a modificarla a 41-42-43 anni, no

2) la sua abilità (parole di Newey) nel fornire consigli e guide forti nel proporre modifiche aerodinamiche, che è la base della F1 odierna, quando ad es. parlarono di una mappatura molto diversa dei motori Renault per la RB, beh quella fu un’idea di Newey ma Vettel ha saputo indicare COME, Webber (parole sue) non era assolutamente capace

Strige dice:
pollux dice:

non fa assolutamente una piega, e vorrei tanto fare una domanda: visto che in f1 ci si divide un po’ tra chi tifa un pilota e chi tifa una squadra (la maggiornaza), che senso ha per chi tifa una squadra denigrare un pilota in particolare che sta vincendo dei mondiali visto che la probabilità di vederlo correre per i propri colori aumenta proporzionalmente ai mondiali vinti? per far la figura di chi odiava alonso ai tempi di schumi e adesso lo osanna? faccio outing, dal 1991 al 2006 ho tifato schumi (prima non guardavo la f1) nel 2007 non ho praticamente guardato la f1, tranne che per qualche gara tra cui indianapolis, e quell’episodio mi ricordò qualcosa successo nei primi anni 90…2008-2009 ho tifato vettel. 2010-2012 che ve lo dico a fa’ è tornato LUI e per vettel non ho fatto altro che plaudire ai suoi mondiali, niente più, per l’anno prossimo non mi resta che vettel, di “brioche ne deve ancora mangiare”, come si dice dalle mie parti, per arrivare al keiser ma il suo lo sta facendo dannatamente bene.
Un bravo a Seb, Urrà Urrà per il Schumi e un barvo ad Alessandro che sa scrivere e ragionare ogettivamente cosa che per chi fa informazione non è così immediata, soprattutto ad alti livelli.

IceKimi dice:

Complimenti per lo splendido articolo, niente da aggiungere. Invocare la sfortuna , le gufate , e le rotture meccaniche altrui è il mezzo di chi non sa più che pesci pigliare.

AleMans dice:

Vettel è bravo, altrimenti non avrebbe vinto 3 mondiali, ma io comunque preferisco Hamilton e Alonso 🙂

E si può benissimo rigirare tutto: perchè quando altri piloti si ritirano o vengono penalizzati, l’unico che ci guadagna è sempre Alonso? Come se ci fosse solo Alonso in pista!
Hamilton si ritira a Singapore: “Ah, Alonso arriva sul podio: culonso” quando Vettel che era secondo, vince.
Perez in Malesia sbaglia una curva rischiando di perdere il secondo posto nel tentativo di avvicinarsi ad Alonso: “Ah la Ferrari ha pagato Sauber, i motori Ferrari e bla bla bla…” quando la RedBull gira con 2 scuderie e i piloti della ToroRosso che accostano, si fermano e stendono il tappeto di velluto per far passare le RedBull.
Per non parlare di tutte le storie sulla Santander.
E si potrebbe continuare ancora con tutte le teorie e scuse che si inventato quando Alonso va bene.
E’ la stessa identica storia.

In Ferrari non era rimasto altro che gufare, perchè ormai si erano accorti che il lavoro fatto giorno e notte non portava i risultati richiesti.

Sergio dice:

c’è poco da aggiungere…. chapeu

d.gaiti dice:

sono d’accordo sull’assoluto talento di Vettel, e vorrei avere una tua impressione sulla mia particolare visione dei questo mondiale e di questa ultima gara in particolare:
Siamo sinceri: la Ferrari e Alonso hanno perso il titolo per pura sfortuna, oltre che ad una lacuna tecnica colmata dalla straordinaria bravura del pilota, la Red Bull i punti persi li ha persi per problemi tecnici… Dai cavolo, nell’incidente del primo giro chiunque avrebbe distrutto la macchina, Vettel no… Se non è fortuna sfacciata questa… Fatta questa considerazione comunque complimenti a Vettel per il mondiale, tutto sommato se lo è meritato perché ha davvero un gran talento

magari sbaglio alla grande, ma per me è cosi

Alessandro Secchi dice:

E’ stato MOLTO fortunato nell’incidente, ma considerato tutto quello che gli è successo in gara, ha avuto almeno modo di dimostrare quello che sa fare quando è in difficoltà e nel contesto di una gara decisiva per il Mondiale. Era nelle sue mani e l’ha portato a casa.

Per quanto riguarda sempre l’incidente, c’è una foto in cui si vede il momento esatto del contatto tra la ruota anteriore destra di Senna e la sua posteriore destra. La gomma ha assorbito tutto l’urto, tanto da subire anche lo schiacciamento della spalla nella parte inferiore. Le sospensioni hanno ricevuto poco e niente del colpo, altrimenti sarebbe capitato come ad Hamilton. C’è anche un precedente: Spa 2010, Barrichello che centra in pieno Alonso e la Ferrari che sembra avvolta da uno scudo spaziale. Capita, raramente ma capita.

pollux dice:

e a volte capita ce la sospensione posteriore cede più di un “tonno sotto un grissino” ricordi montecarlo schumi vurz? mo l’anno mi sfugge

Alessandro Secchi dice:
Strige dice:

“la Ferrari che sembra avvolta da uno scudo spaziale. Capita, raramente ma capita.”

Senza offesa, ma qui non concordo. La ferrari ha sempre fatto auto resistenti a tal punto che schumacher disse che la sua vettura era veloce come una f1 e resistente come un camion. In particolare dopo l’uscita di pista a zeltweg di non so quale anno.

Secondo me questo vuol dire sapere costruire vetture. Faccio fatica a ricordare un contatto in gara in cui la ferrari si è danneggiata. Persino grosjean ci si è impegnato a romperla e ci sono voluti 3 vetture (di cui 1 sopra) per rompere la sospensione posteriore e l’alettone.

pollux dice:

sì o ’97 o ’98 poco importa, ma per la stampa scandalo, ha buttato via un mondiale bastava che aspettasse un altro giro ecc ecc ecc…infatti, una differenza tra schumi e vettel è proprio questa, la stagione che ha bollato vettel come un incapace che non sa sorpassare è stata quella del 2011 (dimenticandosi del sorpasso a spa su alonso per esempio per poi osannare webber per la stessa manovra quest’anno giusto per screditare ancora di più il brocco vettel). vettel nel 2011 per me memore della stagione 2010 è stato molto accorto finchè non ha potuto lasciarsi un po’ andare per il conforto della matematica.

pollux dice:

@strige momento, ho citato l’episodio a dimostrazione che a volte un legero contatto provoca un ritiro e altre volte un contatto più importante non lo causa, non volevo assolutamente sottointendere che la ferrari fosse fragile

Strige dice:

@pollux: non mi riferivo a te, ma ad alessandro secchi. Ovviamente in modo ironico. Io dal 2000 in poi non mi ricordo una ferrari che si sfasciata ad un contatto. Se non ricordo male non si ruppe nemmeno quando schumy si spezzo le gambe. Le due ruote anteriori erano ancora li ben messe. (ovviamente sempre se ricordo bene).

Alessandro Secchi dice:

A dire il vero a Silverstone la sospensione entrò nella scocca..

Strige dice:

si c’hai ragione :p

speedmad dice:

Una volta in piu’ premetto che non sono un tifoso di Vettel, ma mi considero uno sportivo innanzi tutto. Non sono d’accordo. Secondo me tu guardi la cosa solo dal punto di vista del tifoso Ferrari e non sei obbiettivo. Se vogliamo parlare di fortuna o sfortuna, e di tutta la zona grigia che circonda le due ed include la rottura e l’incidente altrui, Alonso e’ stato molto piu’ fortunato di Vettel quest’anno. Non dimentichiamoci che statisticamente parlando, due ritiri in 20 gare sono altamente al di sotto di qualsiasi media. Aggiungi, tanto per ricordarne alcuni, Perez che si gira in Malesia – Nando non avrebbe vinto – le mille vicissitudini che hanno portato alla vittoria a Valencia, fino ad Interlagos, Lewis e Hulk. Non togliero’ mai nulla a Nando, perche’ e’ stato grandioso, pero’ assolutamente meno fortunato di Seb no.

speedmad dice:

Se vogliamo parlare di sfortuna sul serio guardiamo Lewis quest’anno: Spagna, retrocesso in ultima x benzina – che colpa ne aveva lui? – Valencia centrato da Maldonado, Germania, in partenza c’e’ il botto, chi e’ l’unico dei 24 che fora? Lui. Spa, centrato di nuovo. Singapore, Abu Dhabi e Brasile. Non ricordo ad inizio anno cosa gli e’ successo , ma se si va a vedere magari non e’ finita qui. Adesso parlare di sfortuna di Nando x Spa e Suzuka nel contesto dell’intero campionato con tutti gli scazzacolli al via e partendo sempre dalla terza fila mi pare esagerato

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