Carlos Sainz, a Singapore la magia che non ti aspetti da chi doveva essere numero 2

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
17 Settembre 2023 - 17:45
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Sainz vince una gara con un finale magico, forse inaspettato da parte sua. E gliene va dato atto

Se Charles Leclerc avesse vinto il GP di Singapore nella maniera in cui l’ha vinto oggi Carlos Sainz nei prossimi giorni a Fiorano, dopo Via Gilles Villeneuve, ne sarebbe stata probabilmente chiesta un’altra intitolata al monegasco.

Il trenino di Singapore richiama quello di Jarama: è più corto, dura decisamente meno giri ma ha una componente moderna in più che si chiama DRS oltre che due Mercedes indiavolate in rimonta.

Quando le due W14 sono arrivate sulla coda di Norris in pochi avrebbero creduto che Sainz sarebbe riuscito a contenerne la rimonta. Eppure nessuno aveva fatto i conti con lo spagnolo, forse come non mai carico e convinto di poter vincere questa gara.

La scelta concettualmente rischiosa di donare il DRS a Norris per consentirgli di scappare da Russell e Hamilton è una perla di rara intelligenza che richiama, in questo caso, le strategie con cui Jenson Button portava a casa gare dalla complessità incalcolabile.

Forse la presenza di Norris è stata la lampadina accesa nel cervello di Sainz per decidere ciò che si vuole sempre evitare. Carlos conosceva il suo più vicino rivale e sapeva che, probabilmente, Lando non avrebbe mai azzardato una manovra potenzialmente devastante per entrambe le vetture. Da qui il cortocircuito: “ti do il DRS così tu sì, ti avvicini a me, ma loro non si avvicinano a te”. Sainz sapeva che, se le Mercedes avessero superato la McLaren, ci sarebbe stato poco da fare. Un rischio calcolato ma che, dall’esterno, ha tenuto tutti col fiato sospeso per un quarto d’ora.

Gli ultimi 15 minuti di Singapore entrano di diritto tra i migliori della stagione, la vittoria di oggi della Rossa tra le migliori degli ultimi anni (vero, ce ne sono state poche) ma non per mano di quello che dovrebbe essere il faro della Ferrari. Che continua a sostenere la causa di Maranello, cerca di essere più morigerato nelle uscite con la stampa ma, a conti fatti, sta vivendo una stagione simil 2021.

Non credo sia necessario ripetere che il talento naturale di Charles è superiore a quello di Carlos. Ma lo spagnolo, tra costanza e intelligenza, spesso ne viene fuori meglio. In quello che forse sarà l’unico weekend senza una Red Bull davanti in questo 2023, il colpo grosso l’ha fatto lui ed è totalmente meritato: non solo per gli ultimi giri ma perché, sin dal venerdì, Carlos è stato sempre più in palla.

E, come avevo scritto qualche settimana fa: chi lo dice a Sainz, adesso, di stare dietro?!

Immagine: Media Ferrari

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