Cara Formula 1, lo sai che ti stai facendo ridere dietro da tanti?

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di Andrea Ettori @AndreaEttori
5 Febbraio 2018 - 21:33
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Cara Formula 1, lo sai che ti stai facendo ridere dietro da tanti?

Ti fai ridere dietro perché dopo anni di “regno” incontrastato di Ecclestone, che ti aveva portato ad essere uno sport mondiale quasi a livello dell’universale calcio, sei stata conquistata da degli aitanti ragazzoni americani che di te volevano rendere la “reginetta” del ballo più bella e americana di tutte, dimenticandosi che di americano tu non hai nulla.

Ti fai ridere dietro perché il presidente della FIA, che nella sua carriera ne ha viste e passate di ogni vivendo prima un’epoca fatta di pane, salame e motori e poi di grandi successi, ha deciso di puntare sull’elettrico, sul “verde”, dimenticandosi che di elettrico ce n’è già abbastanza in altre categorie e a te, cresciuta a benzina e rumore assordante, quell’elettrico non serve a quasi nulla.

Ti fai ridere dietro perché sei malata da anni, con un regolamento tecnico e sportivo sponsorizzati come quelli che avrebbero dovuto “limitare i costi”, agevolare lo sviluppo, lo spettacolo e l’ingresso di nuovi costruttori ma che non hanno nulla di tutto questo. DRS, parco chiuso, MGU-H, MGU-K, motori congelati e numerati, penalità, un numero di gomme che nemmeno sta sul palmo di una mano. Perché le corse le hai fatte diventare così complicate, così difficili da interpretare? Speri davvero di trovare qualche nuovo appassionato pronto a tutto questo? Auguri.

Ti fai ridere dietro perché eri riuscita, dopo scalini, spazzaneve, falli giganti e vetture sproporzionate, a farti rivedere almeno bella con macchine che finalmente erano aggressive e terribilmente sexy. E invece no: è arrivato Halo, ad anticipare il nuovo modello di infradito per l’estate 2018. Si dice che sia per la sicurezza, ma a te quanto interessa per davvero la sicurezza? Un dispositivo brutto, ingombrante, che copre la visuale di guida ai piloti e che forse ne limita l’uscita in caso di capottamento come può essere definito tale? Come puoi parlare di sicurezza quando Halo lo hai imposto, senza praticamente testarlo, sull’onda emotiva di quello che è successo in quella tragica domenica di ottobre a Suzuka, quando anche con questa protezione non sarebbe cambiato nulla? Sarebbe cambiato qualcosa se almeno ti fossi degnata di guardare davvero alla sicurezza di chi in quel momento stava guidando, evitando di piazzargli una gru davanti…

Ti fai ridere dietro perché hai deciso di fare la perbenista, togliendo le donne dalla griglia di partenza e dimenticandoti che loro facevano parte da sempre della vita del paddock. Perché queste ci lavoravano, sorridevano e regalavano un momento di distrazione a chi viveva la tensione della partenza o la delusione per un risultato negativo. Però è curioso: metti davanti a tutto la moralità e l’integralità della donna e poi hai nominato nella commissione della FIA una pilot… ehm… una ragazza che un giorno sì e l’altro pure posa per le copertine di tutto il mondo con abiti succinti e vorrebbe un campionato di sole donne perché ritiene che queste “non potrebbero mai vincere” contro degli uomini. Una scelta un po’ incoerente con i tuoi nuovi principi, vero?

Ti fai ridere dietro perché hai cambiato in maniera del tutto insensata gli orari di tutto il week-end, andando a stravolgere un rituale che generazioni di appassionati si erano passate alla domenica. Aperitivo, pranzo, partenza della gara alle 14 e poi liberi. Ora invece a scopo televisivo hai voluto questo, contenta?

Ti fai ridere dietro perché dai spazio a gente a cui di te non frega nulla, a media e finti appassionati che si fanno belli con flute di champagne e like da social sui circuiti di tutto il mondo senza sapere nemmeno di cosa stanno parlando o addirittura vedendo. Ti sei dimenticata degli appassionati veri, che ti hanno sempre guardata anche quando sbattevi loro in faccia il glamour di chi se ne stava solo approfittando.

Ti fai ridere dietro perché hai fatto dei sondaggi tra noi appassionati, per scoprire cosa volevamo da te che sei lo sport che amiamo più di tutti. Oddio, forse in tanti hanno risposto quello che è totalmente contrario alla mia logica di Formula 1, ma tenendo conto di quello che stai facendo o stai ascoltando loro oppure non hai ascoltato nessuno, e tendo più a credere alla seconda ipotesi.

Ti fai ridere dietro perché non hai più memoria storica, non sai più chi eri e da dove sei arrivata. Non bastano tre video al giorno di qualche gara passata per dare lo “zuccherino” a chi ha ricordi di qualche periodo storico che hai passato. È vero, il mondo va avanti e non bisogna guardare sempre indietro, ma per costruire il proprio futuro in maniera solida e seria serve anche capire chi si era prima per non commettere eventualmente gli stessi errori. E tu, cara Formula 1, di errori ne stai commettendo tanti, forse troppi.

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