Campioni per sempre | Jack Brabham, “Black Jack”

di Giacomo Maltinti
Pubblicato il 8 Dicembre 2016 - 16:00
Tempo di lettura: 4 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Campioni per sempre | Jack Brabham, “Black Jack”

Se Hawthorn è stato il primo britannico a vincere il mondiale di Formula 1, Jack Brabham è stato il primo pilota proveniente dall’Oceania a riuscire nell’impresa. Jack è uno dei tanti piloti, e molti ne seguiranno negli anni, a varcare l’Oceano per tentare fortuna nell’automobilismo europeo. Vincerà il mondiale fino ad entrare nell’esclusivo circolo dei tre volte campioni del mondo e, come ulteriore novità, sarà il primo, e a oggi unico, a vincere il mondiale guidando una vettura che porta il suo nome per una scuderia fondata da lui.

Jack Brabham si interessa da subito alle auto, impara a guidare precocissimo, lavora come meccanico (anche per la RAF durante la Seconda Guerra Mondiale) e studia ingegneria. Nonostante un background simile, l’approccio alle gare, prima locali poi internazionali, non è automatico e avviene, sostituendo il pilota per cui fungeva da meccanico.

Dal 1955 Brabham, dopo la consueta e necessaria gavetta nelle formule minori, approda in Europa. Qui mette in mostra le sue caratteristiche di pilota tanto ostico, molto duro nella lotta corpo a corpo, quanto regolare ed efficace nel passo gara.

Il debutto avviene nel Gran Premio di Gran Bretagna 1955 con la Cooper, team per cui correrà in Formula 1 fino al 1961 tranne il 1956 e che gli consentirà di fare esperienza in numerose formule che, almeno inizialmente gli daranno quelle soddisfazioni che non arrivano nella categoria regina.

Fino al 1959, la Formula 1 è avara di successi e l’unico piazzamento a punti è il quarto posto a Montecarlo del 1958, una bella ricompensa dopo la beffa dell’anno precedente quando sulla stessa pista, la rottura del motore l’aveva privato del podio e costretto a spingere la vettura fino al traguardo. Il 1959 non lo vede come il favorito ma la Cooper T51 con il rivoluzionario motore posteriore, per motivi di leggerezza e generale maneggevolezza, si impone a sorpresa, per la prima volta nella sua storia, a Montecarlo, giunge seconda a Zandvoort, terza a Reims dietro le Ferrari e vince ancora ad Aintree mantenendo saldamente Jack in testa al mondiale con quasi il doppio dei punti di Brooks, secondo in classifica. Il doppio ritiro in Germania e Portogallo avvicina il rivale ma il terzo posto di Monza ristabilisce le distanze. Il Gran Premio finale, a Sebring, vede Moss costretto al ritiro e il terzo posto di Brooks davanti a Brabham incorona l’australiano come nuovo campione del mondo.

L’anno successivo il titolo viene bissato nonostante l’inizio di campionato lo veda ritirarsi in Argentina e squalificato a Monaco. Da qui in poi però è una cavalcata trionfale che lo vede vincere addirittura per cinque gare consecutive, un record per l’epoca! All’indomani della quinta vittoria in Portogallo è matematicamente campione del mondo, diserta come gli altri team inglesi la gara di Monza e chiude l’anno col quarto posto di Riverside negli Stati Uniti.

Il 1961 è avaro di successi per la Cooper e Jack non può difendere il titolo ma è un anno fondamentale perchè Brabham decide di diventare costruttore, fondando con l’amico Ron Tauranac la Brabham Racing Organisation che debutta l’anno successivo.

La crescita è graduale e culmina a Watkins Glen nel 1966 con il terzo titolo per Jack e primo per la scuderia. Alla prima vittoria a Reims, ne seguono altre tre consecutive in Gran Bretagna, Olanda e Germania; il secondo posto nell’ultima gara in Messico e il quarto posto del Belgio completano il successo finale.

Il campionato successivo vede la vittoria iridata di Hulme, compagno di squadra di Brabham che sarà secondo, a testimonianza del dominio del team, ottenendo due vittorie e quattro secondi posti che non valgono però il quarto titolo.

L’avventura prosegue fino al 1970 quando, sebbene ancora competitivo per la vittoria in Sud Africa e altri tre podi, viene spinto dalla famiglia al ritiro; Brabham vende così le sue quote a Tauranac e torna in Australia.

Immagine: internet (per segnalare il copyright: info@passionea300allora.it)

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

CONDIVIDI L'ARTICOLO
RICEVI LA NEWSLETTER
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato
(puoi sempre iscriverti in seguito)
SOCIAL
Iscriviti sui nostri canali social
per ricevere aggiornamenti live