Cambio al vertice: Red Bull e Ferrari ad oggi fanno un altro sport, Mercedes per ora non ne ha. Ma recuperare è dura

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
28 Marzo 2022 - 11:00
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Sono passate solo due gare, ma i distacchi rifilati al resto del gruppo iniziano a fornire le prime indicazioni

Il GP dell’Arabia Saudita, passato fortunatamente indenne, ha confermato sostanzialmente quello che si era visto in Bahrain in una pista decisamente diversa. Ferrari e Red Bull, ad oggi (importante sottolinearlo), fanno un altro sport rispetto al resto del gruppo e, in Leclerc e Verstappen, hanno le due punte che fanno la differenza.

Dal punto di vista dei valori in campo non è cambiato sostanzialmente nulla rispetto al 2021. Se pensiamo alla Ferrari come sostituta di Mercedes nei confronti di Red Bull, abbiamo ancora due team che lottano per le gare e poi un buco alle spalle. Ovviamente, con la Rossa ora è al comando, almeno da noi il mancato “compattamento” atteso del gruppo con le nuove regole passa in secondo piano. Ma se, dal punto di vista tecnico, queste monoposto riescono effettivamente a restare in scia più facilmente anche in lunghe sequenze di curve veloci, il vero rimescolamento che forse in F1 si attendevano non c’è stato per come era stato inteso.

È infatti abbastanza difficile che, da qui in avanti, si possano rovesciare i valori in campo visti nei primi due appuntamenti. Ok lo sviluppo delle monoposto ma George Russell, dopo 14 giri, aveva 20 secondi di ritardo da Sergio Pérez; che, in prospettiva di una gara senza interruzioni, significano oltre un minuto di distacco, lo stesso che rimediava la Ferrari l’anno scorso. E, onestamente, dubito che possa essere ricucito. Perché non sono più le fiancate a fare la differenza ma il fondo e non sono così sicuro che risolvere il solo problema del porpoising possa fornire un secondo al giro così, dal nulla. Sarei sorpreso se accadesse, mettiamola così.

Quindi, e questa è una sensazione puramente personale (da blog, appunto), sebbene siano passati solo due Gran Premi mi sento di dire che quanto visto fino a qui abbia una buona probabilità di essere il filo conduttore di tutta la stagione, con due team a giocarsela e un gruppone più indietro. Gruppo centrale nel quale, effettivamente, qualche ribaltone per ora c’è stato ma per lo più grazie al motore Ferrari che, ora, dà una linfa nuova ad Alfa Romeo ed Haas.

Immagine: Media Red Bull

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