Mai dare nulla per scontato quando c’è di mezzo Bernie Ecclestone: sembrerebbe che il patron della Formula 1 si sia già pentito dell’idea di far iniziare la prossima stagione ad aprile, anche a causa del pressing delle varie squadre, che si erano viste ridurre la consueta pausa estiva.
Nonostante i biglietti per la gara siano già stati messi in vendita, probabilmente il GP d’Australia non si correrà più il 3 aprile, bensì il 20 marzo. Questo, con l’ulteriore ampliamento del calendario (l’anno prossimo debutterà infatti l’Azerbaijan) a 21 gare, ci porta a due possibili scenari: o un back-to-back-to-back (vale a dire tre gare, presumibilmente europee, in tre settimane consecutive) per rientrare nei tempi inizalmente previsti, oppure, al contrario, un campionato dilatatissimo, che andrebbe a finire a dicembre inoltrato.
Vien da sé il fatto che anche i test prestagionali torneranno in una collocazione più abituale, probabilmente tra la seconda metà di febbraio e la prima di marzo.
La decisione definitiva è attesa per mercoledì 30 settembre, quando a Parigi si riunirà il Consiglio Mondiale della FIA.
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