Botte da orbi a Sepang. A parole

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 23 Ottobre 2015 - 12:30
Tempo di lettura: 3 minuti
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Botte da orbi a Sepang. A parole
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In quasi vent’anni non avevo mai sentito Valentino Rossi scagliarsi a parole e in questo modo contro un collega. E quindi, la conferenza stampa di ieri a Sepang e le successive dichiarazioni contro Marquez, hanno spiazzato anche me che tifo Valentino appunto dagli esordi.

Il Rossi pensiero, in sintesi, è questo: Marquez ce l’ha con lui dalla gara in Argentina, quando proprio Marc è venuto a contatto con Vale nel finale di gara cadendo. Ad Assen, quando Rossi è stato toccato dallo spagnolo e ha vinto tagliando l’ultima chicane, l’incazzatura del 93 è andata aumentando. Adesso, il risultato, è che Marc vuole aiutare Lorenzo nella lotta mondiale per vendicarsi su di lui.

Quali sono le prove di queste intenzioni? Rossi dice di aver rivisto la gara in Australia in TV e di aver confermato i sentori che aveva avuto proprio quando era in pista. Secondo lui Marquez aveva il passo per fare quello che poteva (visto soprattutto il 29.2 all’ultimo giro) e ha (avrebbe) deliberatamente fatto da tappo durante la gara per far andare via Lorenzo quel tanto che bastava a tenere Rossi a bada e a lottare con Iannone. Certo, poi Marquez è andato a vincere con quell’ultimo giro, ma per Valentino l’intenzione era comunque quella di aiutare Lorenzo ad arrivargli davanti, cosa poi successa.

E’ evidente che non ci sia uno straccio di prova concreta per quella che sarebbe anche una condotta antisportiva, ma Rossi è sicurissimo di quello che dice ed è questo che mi lascia abbastanza sbigottito.

“E’ vero che Marquez non ha giocato con noi…ha giocato proprio con me. E’ abbastanza chiaro, però è importante che lui sappia che io lo so”

“Sono abbastanza preoccupato perchè (riassumo) un conto è giocarsela solo con Lorenzo un conto dover render conto anche a Marquez”

“Marquez non ha usato il fair play che un pilota professionista dovrebbe usare in queste situazioni”

“Ha sempre giocato per cercare di far andare via Lorenzo e tenere me a lottare con Iannone”

“Tutte le volte che lo superavo lui mi risuperava subito aggressivo, ma questo ci sta, e poi rallentava per far andare via Jorge. E’ successo tre volte almeno”

“Lui preferisce che vinca Lorenzo, è arrabbiato con me, per me è proprio una cosa personale. In Argentina pensa che io abbia fatto apposta a buttarlo giù, e ad Assen nella sua testa io sarei dovuto scomparire. E allora ha pensato come i bambini ‘Non vinco io, non vinci neanche te’. E a quel punto il male minore per lui è che vinca Lorenzo”.

“Non ci credevo così, e me lo dicevano, e non ci credevo e me lo dicevano, e invece purtroppo a pensare male si fa sempre bene”

E’ quest’ultima frase che mi lascia qualche domanda. “Me lo dicevano e non ci credevo”. Chi, e cosa diceva?

Rossi è troppo smaliziato e troppo intelligente per lanciarsi in sparate del genere, che sembrano sinceramente poco fondate e senza senso, senza cognizione di causa. E’ la fermezza e la certezza con cui le pronuncia, però, che mi fa dubitare che ci sia sotto qualcosa, o che lui (o qualcuno) abbia scoperto forse qualcosa dietro le quinte e che lui abbia deciso di esternare il tutto per mettere in guardia gli altri.

E’ solo una sensazione, sia chiaro. Mi spiazza, sinceramente, un’accusa così diretta e chiara, senza apparentemente nulla di valido in mano tranne semplici supposizioni.

Sicuro ne sapremo di più, a breve.

Voi come la vedete?!

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