In Bahrain la tre giorni di test spaventa tutti tranne Red Bull. Che il 2024 sia un altro monologo?
Mancano sette giorni all’inizio del mondiale e i tre giorni di test in Bahrain hanno mostrato un’aria di rassegnazione decisamente preoccupante da parte dei team che di nome non fanno Red Bull.
Difficile capire se si tratti di pretattica o autentica paura di vedere il team campione in carica replicare la cavalcata del 2023. Quello che stupisce è come la maggior parte degli addetti ai lavori, tra lo sconforto e la consapevolezza, abbiano indicato la RB20 come davanti – ancora – e con margine rispetto al resto del gruppo. Una possibilità, questa, che ci può stare ma non di facile rilevazione dalle simulazioni svolte nel corso dei test.
Non c’è infatti modo di comparare precisamente delle simulazioni di gara da parte di Verstappen con quelle degli avversari, semplicemente perché in Red Bull con l’olandese si è preferito portare avanti singoli stint sui quali pende l’incognita del quantitativo di benzina. Certo, quando si martellano quindici giri con uno scarto di due decimi significa in parte che le cose funzionano a dovere, ma non si è vista comunque la simulazione completa con pit stop e ripartenze.
Alla fine, comunque, l’impressione è che il vantaggio sia ancora cospicuo soprattutto con l’olandese volante al… volante, mentre Sergio Pérez ha mostrato qualche imprecisione e potrebbe essere più attaccabile. Inoltre, proprio Verstappen si è detto soddisfatto della vettura, considerata ancora più gestibile della RB19; come se la RB19 avesse tutti questi problemi.
Oltre a Leclerc ed Ocon, tra tutti Alonso è stato quello più schietto, sostenendo apertamente che il mondiale sia di fatto già chiuso prima di iniziare. Il che sembra tutto sommato esagerato quando non si è portato a casa nemmeno il primo weekend di campionato. Ma, come detto, colpisce in generale la consapevolezza di essere di fronte ad un’altra stagione difficile per tutti, tranne che per una compagine, quando i test dovrebbero essere presi sempre con il beneficio del dubbio.
L’ipotesi di un 2023 bis sarebbe comunque nefasta. Riuscirebbero Liberty e la F1 ad affrontare un altro mondiale dominato come quello della scorsa stagione? Beh, lo scopriremo davvero presto.
Immagine di copertina: Media Red Bull
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