Blog | Siamo solo al primo giorno di test (ma i capelli bianchi sono aumentati)

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
21 Febbraio 2024 - 20:48
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La RB20 fa invecchiare macchine che hanno due settimane di vita solo a vederla. E non solo alla vista

Le precauzioni non sono mai abbastanza. Si dice sempre che i test contano relativamente e tendenzialmente è così, nel senso che le variabili del caso sono sempre molte a partire da strategie di lavoro, carichi di benzina e approccio generale del team rispetto ai test, ovvero quanto si vuole fare vedere o meno agli altri.

Detto questo, la prima giornata dei test 2024 ha spaventato un po’ tutti. Perché la Red Bull vista in sede di presentazione lasciava dei dubbi e poi si è mostrata in pista con il carico da 90, senza luci ed ombre usate per nascondere dettagli, e che dettagli.

L’unica presa d’aria verticale all’ingresso delle fiancate non convinceva, ed ecco che è spuntata anche quella orizzontale, ribaltando così il concetto del “vassoio” che quasi tutte le altre squadre hanno copiato dalla RB19. Adrian Newey l’aveva capito, forse non aveva necessità di estremizzare ancora di più quell’area ma non sarebbe il genio che è. I cannoni, bazooka, insomma i grossi rigonfiamenti del cofano di ispirazione Mercedes hanno guadagnato credibilità con le due prese d’aria comparse dietro la testa del pilota, ai lati dell’Halo. Il “comparto prese d’aria” è tutto nell’immagine di copertina, leggermente modificata per farle risaltare.

Ora, Newey potrebbe aver capito che con il binomio RB18 e RB19 si era arrivati alla perfezione. Ma, con il vantaggio che Red Bull aveva a disposizione, gli va riconosciuto il coraggio di aver cambiato concetti invece di sedersi sul gap rispetto al resto del gruppo.

La prima giornata ha spaventato la concorrenza. Visivamente, magari anche sul giro singolo (che è quello che conta meno) ma soprattutto su un passo gara veloce ma soprattutto costante. Lo specchio delle allodole del giro più veloce è un colpo che segna sempre, ma è sul passo che bisogna stare molto attenti.

Certo, è prematuro tracciare linee oggi, dopo otto ore. Ma la sensazione, mia e di diversi addetti, è che si possa essere di fronte ad un altro step da parte di chi comanda il gruppo da due anni. La speranza della F1 e di Liberty Media deve essere che si tratti di un falso storico e che, dalla prima gara, questa giornata sia dimenticata. Ma, se non dovesse essere così, aiuto.

Wait and see, come diceva il buon Kimi.

Immagine: ANSA

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