Lo snobbare l’8 ottobre 2000 è francamente irricevibile in confronto a quanto successo un anno fa
Sono passate ormai 48 ore dall’anniversario Suzuka 2000 ed il silenzio sui canali social della F1 e della Scuderia Ferrari indicano che, evidentemente, di ricordi non ce ne saranno. Ripubblicare un contenuto dei Musei Ferrari (tra l’altro contestabile, vista la terribile tradizione di cancellare i loghi della Marlboro o altri, come quello di Fuji-TV) non può essere considerato sufficiente come celebrazione da parte della squadra che ha beneficiato, per dieci anni, delle prestazioni di colui che alla casella mondiali ha segnato il numero 5 e a quella delle vittorie il numero 72. D’altronde, la F1 è impegnata con influencer che imparano a guidare aiutate dai piloti, annunci su partner alcolici (un marchio di Tequila ad inizio settimana) e tutta una serie di boiate ormai in piena linea con la politica del padrone. Ieri è saltato anche qualsiasi riferimento a Suzuka 2005, il gioiello di Kimi Raikkonen partito 17°. Inesistente. Ma va da sé che, se te ne freghi di Suzuka 2000, capirai cosa conta il 2005…
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Immagine di copertina: Media Ansa
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