Con il Team Principal rinnovato dopo settimane di attesa, ora c’è da capire su chi puntare davvero per il titolo
Dopo settimane di attesa decisamente prolungata, la Ferrari ha deciso di rinnovare il contratto di Fred Vasseur. Tra giugno e luglio le voci e le certezze che volevano Antonello Coletta al posto di comando si erano intensificate ma poi, alla fine, non se n’è fatto nulla. E, forse, proprio per Coletta è meglio restare là dove sta vincendo e convincendo da tre stagioni nel WEC.
Ora viene, se vogliamo, il bello. Perché sistemata la questione Team Principal e appurato, dopo iniziali settimane di confusione (per chi voleva raccontarla diversa, essenzialmente) che i due piloti non guidano allo stesso modo, adesso c’è da capire su chi si vuole puntare davvero per vincere un titolo (piloti) che manca dal 2007.
Da una parte c’è Leclerc che, zitto zitto, porta a casa podi (quattro nelle ultime sei gare) e, paradossalmente, per una gara no (Silverstone) viene contestato come se ne avesse sbagliate dieci. Un Leclerc che, a parte appunto la Gran Bretagna, sta continuando sulla falsariga di un ottimo 2024 sebbene lui, per primo, non sia contento del suo rendimento in qualifica. Anche se, a Spa, si è rifatto bene al netto di una McLaren difficilmente prendibile e in gara ha fatto un autentico mezzo miracolo a tenere dietro Verstappen.
Dall’altra parte abbiamo Hamilton che, al netto di una stagione al momento ben lontana dagli standard richiesti ad un sette volte iridato, parla di documenti e suggerimenti, come se fosse più un dirigente che un pilota, in vista del 2026. E qui salta fuori il Lewis politico e accentratore di cui più volte si è parlato in queste pagine, quando ancora l’inglese doveva arrivare a Maranello. Da qui i pensieri sulla delegittimazione di Leclerc sui quali, onestamente, resto convinto. Mi chiedo se il palmares sia sufficiente a guadagnare la credibilità necessaria ad “indicare la via” quando, dall’inizio dell’anno, il compagno di squadra è nettamente più veloce.
Per questo mi chiedo su chi vuole puntare davvero la Ferrari. Perché, se il nome è Leclerc, resto dell’idea che Hamilton non sarebbe mai dovuto arrivare a Maranello. Spero sia compreso il fatto che progettare una macchina adatta, contemporaneamente, a due piloti che guidano all’opposto non sia cosa facile. E credo che una tattica del genere sia anche, sotto certi versi, rischiosa. Nel senso che, per accontentare sia uno che l’altro, potrebbe saltar fuori un ibrido e non pronto a confrontarsi con gli altri. A meno di estrarre dal cilindro una F2004, una W05-12 o una RB19.
L’incognita 2026 è poi così grande che, ad oggi, è difficile ipotizzare molti scenari. Sta di fatto che, chiusa la questione dirigenziale, prima o poi ci sarà da capire quale strada prendere in pista. Visti i risultati attuali la scelta sarebbe chiara: ma come sappiamo, ci sono anche altre gare che si svolgono, solitamente, dietro le quinte.
Immagine di copertina: Media Ferrari
AVVISO: Se vuoi ricevere le notifiche dei nuovi articoli pubblicati, scegliendo tu per quali categorie abilitare gli avvisi, collegati al nostro NUOVO GRUPPO TELEGRAM
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
Supporta P300.it
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi sostenere il nostro lavoro, puoi aiutarci con un piccolo contributo.P300.it è una realtà totalmente indipendente, il tuo supporto è per noi importante.