La diatriba interna in Ferrari tiene banco dopo quanto successo a Las Vegas. Un problema di comunicazione che nasconde qualcosa di più
Come era stato ampiamente previsto, la coppia alla fine è scoppiata. E, vale la pena ripeterlo, non c’è niente di più sincero dei team radio per capire lo stato d’animo di un pilota. L’adrenalina può far dire cose esagerate, ma difficilmente fa dire cose che non si vogliono dire.
Ed è almeno dal 2022 che tra Leclerc e Sainz, tramite radio, si percepisce un fastidio reciproco, pensieri di favoritismi verso uno o l’altro e, in generale, un risentimento cresciuto nel tempo. Con Sainz appiedato ad inizio anno per far posto ad Hamilton l’anno prossimo, non si poteva che immaginare una stagione così, con lo spagnolo intenzionato a fare il suo, per se stesso prima che per gli altri.
A Las Vegas l’ennesima incomprensione tra i due ha avuto più seguito del mondiale di Verstappen. I porconi lanciati via radio da Leclerc hanno fatto il giro del mondo: fa sorridere il fatto che si possa essere spediti ai lavori utili per un fuck in conferenza stampa, che non sente quasi nessuno, mentre via radio si possano tirare giù interi calendari indisturbati. Intendiamoci: qui non ci si scandalizza, anzi.
Il tutto comunque è iniziato quando Sainz ha chiesto di essere chiamato ai box ricevendo un ritardo nella risposta ed essendo costretto a tornare in pista, nonostante avesse impegnato la pitlane, perché al box i suoi non erano pronti al cambio gomme. Tempo perso, insomma, che lo spagnolo ha pensato bene di recuperare quando si è trovato davanti il compagno appena uscito dalla pitlane dopo la sua sosta.
Qui c’è da capire, termine di Binottiana memoria, cosa è successo davvero. Perchè Adami, a Carlos, dice “Do not put him under pressure”, che tecnicamente non significa “non passarlo”. Mentre Bozzi, a Charles, prima dice che Sainz è stato istruito a non passare, per poi cambiare idea e ripetere il messaggio impartito da Adami. Siamo nel campo delle sottigliezze, è vero, così come è vero che Charles ha parlato di accordi pre gara non rispettati per l’ennesima volta.
Difficile dire da che parte stia la ragione: si tratta, comunque, di polemiche abbastanza sterili nel momento in cui la Ferrari ottiene il massimo risultato possibile. Con una Mercedes imprendibile ieri, il terzo e il quarto posto erano il massimo per la Rossa ed è stato l’obiettivo conquistato.
Leclerc può avere ragione nel merito ma, in generale, prendersela così non ha molto senso: il secondo posto nel mondiale piloti ha valenza zero, mentre vincere o meno il Costruttori fa differenza eccome per il team. Fa anche riflettere il fatto che Charles se la prenda così con un compagno che sta per andare via: se non riesce a gestire con più calma certe situazioni adesso dovrà lavorare molto su se stesso quando, al suo fianco, ci sarà Hamilton.
Resto del parere che ci saranno da prendere i popcorn per la prossima stagione. Ho già sentito troppe belle parole sulla futura convivenza, come se i due si stessero preparando ad una scampagnata tra amici. Sarà, ma ci credo molto poco.
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