Blog | Norris e Piastri, un mondiale a cui manca il pepe

Di: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 8 Agosto 2025 - 09:00
Tempo di lettura: 2 minuti
Blog | Norris e Piastri, un mondiale a cui manca il pepe
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Politically Correct a pacchi per una lotta che, ad oggi, non si è ancora accesa e resta insapore. Ma si accenderà, prima o poi?!

Stavo pensando alla battaglia per il titolo mondiale tra Lando Norris e Oscar Piastri e mi è tornata in mente l’ultima grande lotta iridata tra due compagni di squadra: Lewis Hamilton e Nico Rosberg nel 2016. Quel mondiale fu serratissimo, con un’atmosfera elettrica e una tensione che si potevano tagliare col coltello. Lo ricordiamo ancora oggi per le sportellate, le occhiatacce e tutto ciò che accadde in quella stagione, a partire dalla gara di Barcellona.

Ripensando a quell’anno, ho fatto un confronto con quello che stiamo vedendo oggi. E mi sto rendendo conto che questo mondiale, in realtà, è un po’ carente dal punto di vista del pepe. La McLaren sembra aver imposto un clima da volemose bene, un politically correct che fa quasi sorridere.

Secondo me, prima o poi succederà qualcosa che costringerà i due a gettare la maschera e lottare come si deve, come si fa quando c’è in palio un titolo mondiale. Soprattutto se si è compagni di squadra.

Al momento, però, manca un po’ di cattiveria. C’è competizione, certo, ma sembra di vedere due scolaretti nella stessa classe — gli unici, perché gli altri non hanno possibilità di giocarsi il mondiale — che corrono come se non ci fosse nulla in ballo.

Questo mi lascia perplesso, soprattutto se penso a ciò che successe nove anni fa. Allora c’era tensione, sale, pepe. Oggi, invece, tutto sembra ovattato e appianato dalla volontà della McLaren di evitare staccate dure, ruotate o qualsiasi scintilla.

Preferivo di gran lunga la sfida di nove anni fa. E, andando ancora più indietro, quelle tra Hamilton e Alonso del 2007: battaglie vere, lotte in pista. Non dico che Lando ed Oscar debbano buttarsi fuori ad ogni gara, ma vorrei che fossero liberi di correre e dire ciò che pensano. Se capita la sportellata o il contatto, fa parte del gioco e del motorsport: non c’è nulla di male.

Se invece, alla prima frenata un po’ più decisa, parte il richiamo via radio per ricordare di “fare i bravi”, beh… cadono un po’ le braccia.

Ecco, questo è il punto: non so se la pensate allo stesso modo, ma a me sembra che a questa lotta manchi quel pizzico di condimento che rende un mondiale indimenticabile.

Immagine di copertina: Media McLaren

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