I 53 giri di Monza riconciliano dopo dieci giorni difficili, ricordando che l’azione vera resta quella di sempre
In un weekend difficile così come le ultime due settimane – o per meglio dire fastidiose – la gara di Monza ha avuto sicuramente un effetto benefico. Ha ricordato – almeno a me – che la pista conta sempre più di tutto il resto. Conta più dei pass VIP, degli stessi VIP, dei reel inutili e di tutto il carrozzone mediatico che ruota attorno alla F1 in salsa americana.
Forse è meglio ripartire da questo presupposto. Dal fatto che quei semafori che si accendono in sequenza fanno tornare bambini, quando l’attesa di vedere i piloti partire era la stessa e quell’ora e mezza di occhi puntati verso la TV erano – sono – una sorta di mondo a sé stante nel quale rinchiudermi, una bolla temporale identica da più di 30 anni a questa parte.
Il primo a non essere contento per la copertura che abbiamo dato a questo weekend sono io. Però bisogna fare delle scelte. Anche se siamo piccoli era doveroso farci sentire, perché a rischio ormai non c’è più solo la questione accrediti, non ci siamo solo egoisticamente noi ma tutta la categoria di chi racconta la F1 in favore di Paddock Club e affini.
Abbiamo compreso che per chi è piccolo, anche se lavora bene – ce l’hanno ripetuto quasi come se fosse una consolazione, invece fa incazzare ancora di più – le porte del Paddock della F1 non si possono aprire. Se arrivare a produrre più cento articoli come copertura di un GP, senza scadere nel clickbait e nel gossip, non è stato e non è sufficiente per garantirsi un posto, è evidente che alcune dinamiche dovranno essere riviste. Ma ne parleremo più avanti.
Quello che però è importante è sottolineare come 53 giri di gara, dopo giorni di malavoglia, nervoso, fastidio, scoramento e momenti di vera delusione, siano serviti per riconciliare almeno con la cosa più importante e che in molti ormai snobbano, ovvero l’azione in pista.
La gara di Monza è stata fantastica e questi ultimi dieci giorni, al di là di tutto, ci hanno fatto capire parecchie cose. Anche nelle situazioni negative bisogna essere capaci di tirare fuori qualcosa di buono. Cercherò, cercheremo di farlo anche stavolta.
Immagine di copertina: Media Ferrari
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