Blog | Montezemolo in McLaren, l’ultimo affronto ad una Rossa in panne

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 28 Giugno 2025 - 00:32
Tempo di lettura: 2 minuti
Blog | Montezemolo in McLaren, l’ultimo affronto ad una Rossa in panne
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Il presidentissimo, dopo anni di assenza, ritorna vestito di arancione. Un altro colpo al cuore dei ferraristi

Ad aprile, quando Luca di Montezemolo fece la sua comparsa in Bahrain nel weekend del GP a Sakhir, disse senza mezzi termini che la Ferrari, in certi momenti, “manca di un leader e di una leadership”. Poche ore fa, il presidente del periodo più florido di sempre della Rossa è entrato nel board di McLaren Group Holding, tra le controllanti, in una serie di scatole cinesi (più o meno) anche del team di F1 che tanto ha conteso i titoli mondiali alla Rossa tra fine anni ’90 e inizio 2000.

La sua nomina è il tassello finale di una movimentazione di cui si è parlato qualche giorno fa e che ha visto, negli ultimi 15 anni, una fuoriuscita di talenti senza fine; talenti vincenti, titolati da altre parti. Nella foto di copertina ce n’è uno fresco fresco, Andrea Stella, oggi campione in carica costruttori dopo una risalita incredibile della McLaren. A Woking, non sappiamo ora se e in quale percentuale, avrà il suo posto anche Montezemolo che, a più di dieci anni di distanza dall’uscita ufficiale dalla Ferrari, cambia colore e passa dal rosso all’arancione.

Il tutto mentre, a Maranello, la situazione continua ad essere una specie di montagna russa. Problemi con la macchina, con il pilota appena arrivato (neanche uno di poco conto), con la stampa che, ogni tanto, si permette addirittura il lusso di criticare. Certo, c’era ancora a capo proprio Montezemolo quando la Rossa ha iniziato a sbandare dopo il 2010, lanciandosi in una serie di uscite tremende (volontarie o meno) per le sue stesse sorti. I nomi li conosciamo, da Dyer a Costa, da Allison agli ultimi, Binotto e Resta.

Devo essere onesto. Avevo previsto che l’inserimento di Hamilton sarebbe stato difficoltoso. Avevamo anche previsto che Leclerc sarebbe stato più veloce e tante altre cose. Ma, sinceramente, mai avrei immaginato una situazione del genere, con un Team Principal che non sa più da che parte girarsi, scontroso con parte della stampa come poco si era visto in passato e, di fatto, sulla graticola col nome di Coletta che continua a ronzargli attorno alle orecchie.

Non è tanto sul 2025 che c’è da concentrarsi, perché ormai parliamo di un mondiale andato e non saranno certo quattro aggiornamenti da aggrappata ai vetri a fare il miracolo di recuperare sulla McLaren. Il problema vero si chiama 2026, con regolamenti che stanno facendo preoccupare tutti e una Ferrari che deve progettare una vettura da zero in una situazione interna tutt’altro che felice.

Il rischio fallimento è quindi dietro l’angolo, pronto a lanciarsi in mezzo alla strada. E, se il 2026 dovesse andare male, mandando alle ortiche l’inizio del nuovo ciclo tecnico, ci ritroveremmo di fronte ad un nuovo caos galattico, con una sola cosa restante da cambiare all’interno dell’organizzazione della Rossa. Chi, in questi giorni, parla della Ferrari che si sta per lanciare nella vela. Chissà se la nuova barca avrà il DRS.

Immagine di copertina: Media Ferrari

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