Il debutto in gara con la Ferrari 296 GT3 è vincente (ma mancavano alcuni big), quanto basta per una nuova esaltazione popolare
C’era una volta un carretto sul quale, oltre a Max Verstappen, c’erano seduti papà Jos, mamma Sophie e pochi irriducibili: i quali, in momenti complicati per il baby fenomeno, dovevano girare con il colore arancione rigorosamente nascosto per non essere riconosciuti e rimbrottati. Quel carretto, negli ultimi dodici mesi, è diventato un treno merci, con gente appesa come ai tram di San Francisco. Altra è, invece, dotata di maschera di gomma piuma per non essere riconosciuta al contrario: tra quelli che, fino a tredici mesi fa, dicevano peste e corna del pilota di cui oggi, il mondo del motorsport (e tutto ciò che ne è collegato) sembra non poter più fare a meno.
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