Il papà di Luca Salvadori, nel parlare di quanto successo al figlio e del futuro, è incredibile esempio di compostezza. Nonostante tutto
C’è un filo conduttore che lega i venti minuti nei quali Maurizio Salvadori, papà di Luca, racconta ciò che sarà del canale Youtube e della community create dal figlio prematuramente scomparso a settembre. Si chiama dignità ed è un qualcosa difficilmente riscontrabile nel mondo odierno.
La compostezza e il tono controllato con cui papà Salvadori parla contrastano con i contenuti del video, soprattutto nella prima metà di esso, dalla quale emergono i dettagli dell’incidente costato la vita al figlio. Dettagli che parlano di negligenza e responsabilità chiare da parte degli organizzatori in termini di sicurezza. Dettagli di una gestione che, se diversa ma soprattutto aderente alle regole, avrebbero probabilmente evitato la scomparsa di Luca. Sarà la giustizia a fare luce su tutto.
È impossibile mettersi nei panni di un genitore che ha perso un figlio ma è comunque difficile capire, soprattutto alla luce dei dettagli spiegati, la calma e la lucidità con cui Maurizio Salvadori affronta un passo dopo l’altro il racconto. Sembra quasi soprannaturale, in contrasto con quello che la rabbia e la voglia di giustizia giustificherebbero in termini di comportamento.
Proprio per questo il video pubblicato ieri suscita un’ammirazione particolare. Perché, in un mondo che urla spesso a sproposito, laddove il grido sarebbe più che comprensibile oltre che condivisibile, è il tono pacato a rendere paradossalmente ancora più pesanti le parole scandite, con calma, una dopo l’altra. Quello di Maurizio Salvadori è un messaggio potentissimo, perché parla di responsabilità gravissime con una dignità senza eguali. Non tutti ci riuscirebbero.
Allo stesso modo è encomiabile la voglia di portare avanti quello che aveva fatto Luca, così come la voglia di restare connesso con il pubblico che lo seguiva; forse, dietro la ricerca di semplici pareri, si nasconde inconsapevole la necessità di appoggiarsi e lasciarsi virtualmente abbracciare dalla sua community per sentirne ancora il calore.
Il futuro sarà probabilmente concentrato in una fondazione a suo nome, come detto da papà Salvadori, per aiutare le vittime di incidenti motociclistici. Sicuramente un modo nobile per ricordare un figlio che, della sua passione, aveva fatto la sua vita.
Non resta che augurare a questo papà dalla dignità infinita, alla famiglia e a tutti i cari di Luca, che il nuovo anno possa portare giustizia e la necessaria serenità per affrontare il futuro. Anche con l’aiuto di tanti appassionati che, di sicuro, seguiranno le iniziative in suo onore, mantenendone vivo il ricordo.
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