L’oltraggio al Santerno non è niente di non prevedibile. Purtroppo
Inutile girarci attorno. Si era capito da settimane che il recupero di Imola 2023 all’anno prossimo non sarebbe avvenuto. Lo sapevano tutti, ci era stato in pratica anticipato dalle istituzioni che nel nuovo calendario il tracciato del Santerno non ci sarebbe stato e che tutto è rimandato ad un futuro prossimo tutto da scrivere. Come ha detto correttamente il buon Andrea nella sua bloggata di qualche ora fa, c’erano domande che si potevano fare nei momenti adatti e non sono state fatte, preferendo tenere saldo il proprio posto. E, visto che ne ha già parlato lui, è inutile che mi aggiunga.
L’oltraggio fatto al Santerno, dopo quello che il Santerno ha messo a disposizione in un momento terribilmente complicato per il mondo e per la F1 come quello del Covid, è una delle prove di quanto scrivo da tempo e per cui sono stato criticato e boicottato anche da persone vicine all’ambiente. Questa proprietà non ha a cuore nessuna tradizione e nessuna storia, ma solo e soltanto i conti aziendali che devono segnare, indiscutibilmente, un netto segno “+”.
Il business viene prima dello sport, i soldi prima della storia, i dividendi prima della passione. Ormai dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti, eppure c’è ancora chi inneggia alla grandeur dell’operazione americana di de-europeizzazione della Formula 1, che verrà trattata ampiamente nei prossimi giorni, lisciando il pelo al potente di turno per cercare di averne un tornaconto. Bella merda: e scusate per il “bella”.
La F1 perde volontariamente Imola e ancora un po’ di dignità, per quanta poca ne sia rimasta. Non è una novità, non dovrebbe stupirci ma fa terribilmente male vedere che neanche uno sforzo straordinario, come quello di una pista storica e di un’intera regione per salvare le chiappe al Circus, sia servita per avere un minimo di riconoscimento. E sia chiaro, qui si parlava per ora “solo” di recuperare un’edizione saltata per un’alluvione, che aveva già comportato dei costi di organizzazione.
Avanti così. Intanto, oggi, la F1 ha annunciato l’avvio della partnership col KitKat in Messico. Sai che gliene frega di Imola, della passione, della storia e dello sport.
Immagine di copertina: Media Red Bull
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