Shanghai doveva mostrarci la vera Rossa: se è questa, va bene così, altrimenti aspettiamo il Giappone
L’esaltazione post Sprint – che non è una gara vera e non finisce nell’Albo d’oro, a quanto pare serve ricordarlo – si è affievolita alla fine del GP della Cina, come peraltro prevedibile. Anche se lo dicevamo in pochi. Che la Ferrari potesse vincere a Shanghai era una bella illusione per tenere attaccati i tifosi alla TV ma la gara vera ha ristabilito, magari non completamente, i valori in campo.
Il danno all’ala anteriore di Leclerc va quantificato, certo. Ma, se si è scelto di non cambiare subito il muso e di non farlo nemmeno al pit, forse la perdita di carico era minore di quanto sembrava. Cambiando ala durante la sosta Charles sarebbe finito dietro Verstappen, ma resta comunque difficile sostenere con certezza che senza danno sarebbe riuscito a stare davanti a Russell. Piuttosto, andrebbe capito il perché tenere il monegasco alle spalle di Hamilton per tutto il primo stint, nonostante avesse un passo migliore e con tanto di ala danneggiata. Attendere a fare lo swap nel secondo stint è stato, in ogni caso, troppo tardi e quando Charles ha spinto per riprendere Russell ha pagato caro lato consumo. I team radio, comunque, restano un nodo curioso…
La combinazione format Sprint (con una sola ora di libere) + asfalto nuovo + harakiri McLaren nelle qualifiche Sprint ha giocato sicuramente a favore della Ferrari al sabato. Hamilton ha corso bene e con pista libera non ha avuto problemi di degrado. Era però abbastanza prevedibile che, dopo aver “sistemato” gli assetti usando la Sprint come una sorta di FP2, i valori si sarebbero adeguati a quelle che sono le vere performance delle monoposto. McLaren ha un vantaggio importante sugli altri e solo gli errori dei piloti, come dimostrato questo weekend, possono impedire di portare a casa un 1-2.
Dietro, in base alla pista, le cose possono cambiare. Mercedes sembra comunque più bilanciata rispetto a Ferrari e Red Bull, con Russell che sta correndo benissimo in questo inizio stagione. La Rossa non è al livello della McLaren e – opinione personale – al momento resta un pelo sotto a Mercedes. Red Bull vive appesa al piede di Verstappen, oggi nascosto dietro le quinte per due terzi di gara e poi tornato su – anche inaspettatamente – nel finale.
Però ecco: se Shanghai doveva mostrarci la vera Ferrari (intesa come quella vincente, ovviamente) forse è meglio aspettare Suzuka. Sperando che poi non si debba attendere anche il Bahrain, l’Arabia Saudita, Miami…
Immagine di copertina: Media Ferrari
---
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
