Fatto 30, tanto vale fare 31. Perché non assegnare punti a tutti i piloti?
La F1 sta pensando di rivedere il punteggio assegnato ai piloti a partire dal 2025, allargando la forbice dai primi 10 ai primi 12 in modo da premiare di più anche i piccoli team.
Da vecchio nostalgico dei tempi in cui, a punti, ci andavano i primi sei, così su due piedi verrebbe da dirmi totalmente contrario alla cosa per una questione di meritocrazia. C’è, però, una sostanziale differenza tra la F1 odierna e quella, appunto, dei primi sei al traguardo meritevoli di prendere punti, ovvero l’affidabilità.
Ad oggi, senza Safety Car, pioggia o affini, i primi dieci posti sono di competenza dei primi cinque team perché le rotture sono ormai un evento più unico che raro. Senza un qualcosa di eccezionale, in buona sostanza, si hanno quanto meno sicuramente Red Bull, Ferrari, Mercedes e McLaren nei primi 10, con Aston che porta quasi sempre Alonso in top ten mentre Lance Stroll fa più fatica.
È evidente che, così, i rappresentanti degli altri cinque team facciano sempre più fatica a concludere un weekend a punti. Pertanto, in questa situazione, l’allargamento a 12 piloti a punti può essere un punto a favore anche per rendere le lotte arretrate un po’ più vive.
Ma, a questo punto, non converrebbe fare direttamente 31 ed assegnare punti a tutti i piloti? Considerato che la F1 non ne vuole sapere di avere un undicesimo team almeno per ora, si potrebbe prendere spunto dal punteggio della IndyCar e partire dai 50 punti del primo fino ad arrivare al punticino per il ventesimo.
Questo significherebbe premiare in un modo migliore chi arriva spesso ai margini della zona punti senza conquistarne piuttosto che chi arriva sempre e costantemente in fondo, anche dal punto di vista della famosa torta degli introiti. Per assegnare punti a 12 piloti su 20, forse tanto vale cambiare completamente in modo che ci sia decisamente più lotta anche in fondo per un punto in più o in meno.
Se pensiamo a come Williams ha gestito la storia del telaio di Sargeant in Australia (“Diamo la macchina ad Albon perché è quello che ha più possibilità di prendere punti”) forse sarebbe il caso di rivedere completamente il tutto.
Immagine di copertina: Media Mercedes
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