Il primo squillo italiano arriva al sesto weekend. La strada è lunga ma Kimi è già sul pezzo (e Toto se la ride)
Ci voleva una ventata d’aria fresca ed è Kimi Antonelli a portarcela, con la Pole per la Sprint di Miami. Peccato sia solo per la Sprint e valga poco ai fini statistici, ma ci sono un paio di dettagli che la rendono comunque più netta rispetto a quella della Ferrari in Cina.
A Shanghai c’era un’incognita aggiuntiva come quella dell’asfalto appena rifatto, che aveva costretto i team ad andare alla cieca ancor più in termini di assetto di quanto si faccia in un normale weekend Sprint. Stavolta, inoltre, i due McLaren non hanno commesso errori nei loro due giri lanciati, autoescludendosi dalla contesa. Semplicemente sono andati più lenti, seppur di poco, rispetto a Kimi.
Mercedes, nonostante il caldo, almeno sul giro secco c’è e si era già messa in mostra in FP1. Russell, a posteriori, ha sbagliato il timing del suo giro, uscendo subito per poi tornare ai box e non rientrare in pista, dandosi un po’ la zappa sui piedi vista l’evoluzione dell’asfalto. Verstappen, che era uscito subito con lui, si è salvato con un secondo giro nel finale evitando di tornare in pitlane.
Kimi non ha sbagliato nulla. In SQ1 e SQ2 aveva già lasciato intendere di averne ma poi, come sappiamo, è alla fine che bisogna tirare le somme. Direi che la somma è venuta perfetta. Prima “pole” (mettiamola tra virgolette) ma prima grande soddisfazione: per lui, per papà, per i suoi e per un sorridentissimo Toto Wolff, che ci ha visto lunghissimo.
Possiamo sorridere anche noi italiani. Dopo tanto tempo abbiamo un nostro ragazzo che può darci soddisfazioni a bordo di una macchina competitiva e, questa sera, abbiamo iniziato a vedere qualcosa del suo grande talento. La strada è lunga, i piedi vanno lasciati per terra come si è sempre detto da queste parti ma stasera si ride, per un giro fantastico e le papaya alle spalle. Tanta roba, Kimi!
Immagine di copertina: Media Mercedes
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