Blog | Kimi, ci vuole calma e sangue freddo

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 26 Maggio 2025 - 15:00
Tempo di lettura: 3 minuti
Blog | Kimi, ci vuole calma e sangue freddo
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Ultime due gare no per l’italiano su due piste ostiche. Gli errori ci stanno, ma non deve mai mancare la concentrazione

Non avevo scritto niente dopo Imola perché avevo inserito tutto nel cassetto del bagaglio d’esperienza. E, tutto sommato, resto di quel parere. Le ultime due uscite di Kimi con la Mercedes sono totalmente da dimenticare e, sicuramente, il nostro giovane saprà trarne le doverose conclusioni.

Resta comunque da mettere agli atti che, dopo un inizio molto buono, Kimi ha faticato un po’ in qualifica in entrambe le occasioni. Ad Imola ci si è messa di mezzo la gomma C6, con cui ha avuto problemi durante un weekend chiuso, comunque, con un ritiro per problemi tecnici. A Monaco, invece, è stata spuntata la casella dell’errore. Che ci sta ed è stato davvero minimo, anche se dal grande danno finale. Sulla gara poco da dire, perché le due Mercedes hanno girato in coppia per quasi tutta la gara fino a quando Russell non ha deciso di fare il ribelle.

Come detto, gli errori ci stanno e fanno parte del primo giro di giostra da rookie. Anche se, quando sei un pilota Mercedes, risaltano di più. Quello che non deve mancare mai è la concentrazione. L’entusiasmo per la prima gara in Italia, tra l’altro a pochi km da casa, è tutto sommato comprensibile anche se, forse, si è esagerato un po’. E credo che l’assenza di Toto Wolff proprio ad Imola abbia contribuito, magari in minima parte, ad avere un po’ troppo affetto attorno a Kimi; il che, inconsciamente, si traduce in dedicare più tempo agli altri che a se stessi e ad essere un po’ meno pronti, anche se si pensa di esserlo.

Avevo scritto ad inizio anno che Kimi va lasciato crescere con calma, l’ha ripetuto spesso anche Wolff e questo comprende, oltre a dinamiche di questo tipo, il pressing troppo marcato da parte dei nostri media. In queste cose si viaggia su un filo molto sottile. Da un lato c’è la comprensibile voglia di raccontare, dopo anni, un italiano in griglia con un team ufficiale di assoluto rilievo. Dall’altro la necessità di non spingere troppo con il rischio di distrarre il ragazzo. Tutto questo essendo comunque un pilota Mercedes: immaginare solo cosa sarebbe successo – o cosa potrebbe succedere – con un Kimi vestito di rosso.

Il primo terzo di mondiale resta comunque positivo. I punti sono 48, la metà rispetto a Russell (in top ten ovunque tranne a Montecarlo) e c’è da segnalare la Pole di Miami, anche se solo per la Sprint. L’importante, in questo primo anno, è continuare a fare esperienza e, soprattutto, assorbire tutto il possibile senza voler strafare. Ancor di più sarà importante, conclusa questa stagione, rileggere il tutto, capire dove si è fatto bene, dove si è sbagliato: Infine, essere pronti a ripartire, facendo tesoro di questo primo giro attorno al mondo da appena maggiorenne: dettaglio che non va assolutamente dimenticato.

Immagine di copertina: Media Mercedes

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