Blog | Il Leclerc furioso. Una storia ampiamente prevista

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 9 Aprile 2025 - 19:30
Tempo di lettura: 3 minuti
Blog | Il Leclerc furioso. Una storia ampiamente prevista
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Dopo tre weekend su 24 la situazione in Ferrari è già da allarme rosso. Non ci voleva, però, molto per immaginare sarebbe stato così

Alla fine i nodi stanno già venendo al pettine e siamo solo ad un ottavo di mondiale. Le voci si rincorrono, qualcuno cerca di arginarle ma non si può fare molto quando le situazioni sono così chiare. Non ci voleva un genio per capire che la convivenza tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton sarebbe stata difficile. Non perché siamo dei visionari o dei veggenti, ma semplicemente perché le carriere dell’uno e dell’altro avevano chiaramente indicato che metterli insieme nella stessa squadra avrebbe probabilmente portato a dei problemi.

Dopo sole tre gare siamo arrivati al punto che il monegasco ha letteralmente sbroccato con la squadra dicendo di voler fare, da questo in poi, di testa sua per quanto riguarda il setup della SF-25. Anche qui non c’è nessun veggente. Che Leclerc e Hamilton abbiano due stili di guida diversi non siamo noi a dirlo ma è sempre stata la storia dei due a confermarlo e l’abbiamo ripetuto non so quante volte da quando la panzana dello stile identico si è fatta strada; l’inglese ha sempre avuto uno stile molto basato sul posteriore della monoposto (un po’ come era per Sebastian Vettel) e il monegasco molto più puntato sul davanti della vettura. I test in Bahrain hanno fatto notare subito le differenze di assetto dei due, con Lewis che spanciava clamorosamente e molto di più rispetto a Charles.

È logico che, in una situazione del genere, è difficile portare avanti uno sviluppo senza che uno dei due piloti ne venga penalizzato. Anche questo era ampiamente previsto, oltre al fatto che Lewis Hamilton non rappresenta solo ed esclusivamente il pilota che ha vinto di più nella storia della F1 ma un vero e proprio sistema dal punto di vista sportivo, mediatico e politico. Come puoi non ascoltarlo, in poche parole?

Proprio per questo la situazione ora diventa parecchio complicata, perché da un lato la Ferrari ha in casa un pilota che si è cresciuta da sola nel corso degli ultimi 10 anni, mentre dall’altro ha un vero e proprio investimento che deve in tutti i modi proteggere, soprattutto dopo le prime tre gare della stagione; al di là della Sprint vinta in Cina (che conta relativamente come prestazione) Hamilton è sempre stato più lento di Leclerc e questa è una situazione che per la Ferrari, visto l’investimento fatto, non è sostenibile.

Ecco perché sono molto curioso di vedere quanto i famosi aggiornamenti che la Rossa sta preparando influiranno sulle prestazioni dei due. L’obiettivo, infatti, dovrebbe essere quello di tentare di avvicinarsi prima di tutto alla Mercedes e poi, possibilmente, alla McLaren. Ma se, invece di questo traguardo, le prestazioni portassero ad un avvicinamento di Hamilton nei confronti di Leclerc senza un miglioramento complessivo della monoposto rispetto a chi sta davanti, a questo punto il tarlo di un Lewis che “si è preso la Ferrari” inizierebbe a farsi strada, con buona pace di Charles.

Insomma, staremo a vedere. Ma la situazione, dopo un mese dall’inizio del mondiale, è già molto diversa dalla festa del Castello Sforzesco. E non è detto che, da qui ad un anno, non possano crearsi i presupposti per decisioni clamorose.

Immagine di copertina: Media Ferrari

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