Blog | Il 2024 al via: finalmente si torna in pista dopo chiacchiere da simulazioni, mercato, presentazioni e aspettative (all’inizio…) sempre alte

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
19 Febbraio 2024 - 15:10
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Raramente come quest’anno la pausa invernale si è vissuta all’insegna dell’attesa che finisse presto

Finalmente si ricomincia. Non è tanto una questione di non vedere l’ora che le macchine tornino in pista, specialmente dopo un 2023 chiuso con la stanchezza a fare da ombra e con un 2024 che si preannuncia ancora più intenso. Ma, con il mese di febbraio, l’inizio delle presentazioni e le big news tra mercato ed extra pista, le quattro settimane che precedono l’inizio del mondiale sono state a loro volta intensissime sotto ogni aspetto.

Le presentazioni fanno parlare più di quello che non si è visto che di quello che è stato mostrato. Dà fastidio? Probabilmente, ma è inutile far finta di non ricordare il passato. Già parecchi anni fa le monoposto venivano svelate con ali vecchie o diffusori adeguatamente coperti per non mostrare tutte le carte. Sono tattiche lecite in eventi oltretutto privati.

Non esiste una regolamentazione sulle presentazioni e quindi i team sono liberi di mostrare quello che gli sembra più congeniale: che sia una monoposto nuova, vecchia con la nuova livrea o un pupazzetto di peluche. Vediamola così: le presentazioni, soprattutto oggi, sono un evento pro-sponsor prima che pro-spettatori, sempre quando possono essere chiamate tali. Perché, se pensiamo a chi si è limitato ad un’animazione di un minuto e mezzo o a chi ha giusto inviato quattro immagini per email, in alcuni casi il termine “presentazione” è addirittura esagerato.

Finalmente si ricomincia: anche per lasciare che sia la pista a dire, dal primo GP in poi, se il lavoro svolto durante la pausa è stato corretto. Perché se è vero che da un lato i team snobbano i tifosi giocando con le presentazioni, continuare a parlare per settimane di simulazioni e decimi recuperati rispetto all’anno prima – senza aver messo la macchina in pista – illudendo il tifoso medio non è molto diverso. È da 17 anni, per dire, che la Rossa nazionale parte quasi sempre per lottare per il titolo, con i primi passi sempre incoraggianti fino quando non si arriva alle prime prove.

Il 2024 è colmo di interesse. Ancora c’è da capire cosa succederà in Red Bull (argomento, quello di Horner, di cui si parlerà a parte), ma il grande movimento di mercato di Hamilton in Ferrari nel 2025 ha già aperto diversi fronti di discussione. Il tutto con una stagione ancora da vivere e tre monoposto (Red Bull, Ferrari e Mercedes) che si sono rinnovate parecchio rispetto alla scorsa stagione.

Vedremo cosa succederà. Ma che sia finalmente la pista a parlare è una bella notizia.

Immagine di copertina: Media Red Bull

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