Blog | Formula E, McLaren ai saluti: si può parlare di fallimento?

Autore: Daniele Botticelli
DBDeiman danielebotticelli34
Pubblicato il 30 Luglio 2025 - 09:00
Tempo di lettura: 3 minuti
Blog | Formula E, McLaren ai saluti: si può parlare di fallimento?
Home  »  Blog

NEOM McLaren saluta la Formula E dopo soli tre anni, accompagnati da grandi aspettative che però non sono state mantenute

Il doppio appuntamento di Londra disputato lo scorso fine settimana ha sancito la fine dell’avventura del team NEOM McLaren in Formula E, con il team inglese che ha scelto di lasciare al termine della Season 11 per concentrare i propri sforzi nel WEC, dove nel 2027 debutterà tra le Hypercar.

McLaren saluta così la Formula E dopo sole tre stagioni, chiudendo una breve parentesi iniziata nel 2023 ereditando il lascito del fu Mercedes EQ Team capace nelle sue ultime due stagioni di attività di vincere il Mondiale con Nyck De Vries nel 2021 (anche se in maniera piuttosto casuale) e con Stoffel Vandoorne nel 2022, anno in cui arrivò anche il titolo a squadre. Con queste premesse, e data la vincente base di partenza, le aspettative su McLaren al momento dell’ingresso in Formula E erano inevitabilmente alte, con l’idea di poter ripetere quanto di buono il team inglese stesse costruendo in Formula 1 ed IndyCar nello stesso periodo. Niente di più sbagliato.

Il bilancio complessivo di questi tre anni vede il piatto piangere, con una sola vittoria ottenuta e il team mai realmente in lotta per i campionati. Il tutto nonostante l’ottima guida di Ian James, a capo del team nell’era Mercedes ed in grado di organizzare il passaggio a McLaren, il powertrain Nissan in continua crescita tanto da vincere il titolo piloti quest’anno con Oliver Rowland, e la disponibilità di alcuni ottimi piloti come René Rast (autore del primo podio del team), Sam Bird, che ottenne l’unica vittoria del team nella scorsa Season 10 a San Paolo, e la sorpresa Taylor Barnard, autore quest’anno di una spettacolare stagione da Rookie in cui ha ottenuto diverse pole position ed ottimo 4° nella classifica finale del campionato.

Viste queste premesse, non è folle ritenere fallimentare l’esperienza di McLaren in Formula E, dato che le basi per far bene c’erano tutte. Un fattore da considerare, però, è il fatto che l’esordio sia avvenuto in contemporanea con l’inizio dell’era Gen3, una vettura inizialmente difficile da comprendere e da rendere competitiva sin da subito e che ha dato anche qualche preoccupazione dal punto di vista della sicurezza dal punto di vista tecnico.

A tal proposito si collega anche il fatto che le caratteristiche di questa monoposto hanno reso gran parte delle gare in “passeggiate” di gruppo all’insegna del risparmio energetico, tema causato delle prestazioni elevate delle vetture rispetto alle precedenti che portano ad un elevato consumo ad un andamento normale, obbligando così i piloti a girare nettamente più lenti ad inizio gara per poi sprigionare tutto negli ultimi giri. Ed è inevitabile che in gare di gruppo, in cui spesso e volentieri i piloti sono ravvicinati tra loro, l’imprevisto e gli incidenti sono all’ordine del giorno, comportando danni pesanti e potenziali ritiri che tolgono la possibilità di fare risultati importanti, un evento questo accaduto di fatto a tutti quanti in questi tre anni, McLaren compresa.

Le cose per McLaren sono un po’ migliorate solamente quest’anno con la Gen3 Evo grazie al solo Barnard, mancando però l’appuntamento con la vittoria anche per mancanza d’esperienza da parte del giovane britannico al quale però non si può imputare nulla nella sua prima completa stagione in Formula E, mentre Bird ha disputato un’annata complessivamente mediocre e conclusa anche in maniera triste ritirandosi nelle ultime tre gare, che salvo cataclismi sono state le ultime nella sua lunghissima carriera nella Formula E.

Negli ultimi anni McLaren si è costruita una notevole competitività in Formula 1 ed ha raggiunto un livello di tutto rispetto nella IndyCar, mentre in Formula E ha complessivamente faticato per i motivi sopra elencati: parlare di fallimento è un esercizio puramente soggettivo, ma personalmente ritengo sempre che “carta canta” ed i numeri complessivi di McLaren nel campionato Full Electric parlano chiaro: nei 48 ePrix disputati, McLaren ha ottenuto una sola vittoria, 6 pole position ed 8 podi. Un po’ poco per chi partiva da una base vincente.

Immagine: Twitter / NEOM McLaren FE

AVVISO: Se vuoi ricevere le notifiche dei nuovi articoli pubblicati, scegliendo tu per quali categorie abilitare gli avvisi, collegati al nostro NUOVO GRUPPO TELEGRAM

Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

Condividi

LE ULTIME DI CATEGORIA