Blog | Ferrari, scavato anche il doppio fondo. Ed ora basta con le scuse quando a mancare è l’anima

Autore: Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 17 Maggio 2025 - 20:02
Tempo di lettura: 3 minuti
Blog | Ferrari, scavato anche il doppio fondo. Ed ora basta con le scuse quando a mancare è l’anima
P300
Home  »  BlogSeven

La qualifica di Imola è uno spettacolo indegno nel non spettacolo di questo inizio stagione. E il meme del capocuoco sta portando i suoi risultati

Ci avevano raccontato, dal palco di Piazza Castello, che si sarebbe lottato per i due mondiali. Sono tre mesi e mezzo che sentiamo parlare di prestazioni da estrarre e, finalmente, oggi ci ha pensato Leclerc a dire chiaro e tondo che non c’è trippa per gatti. Ci avevano raccontato che Charles, da Lewis Hamilton, avrebbe imparato facendolo passare per un pivello e, ad oggi, l’unico podio vero l’ha ottenuto lui arrivandogli sempre davanti nelle gare che contano. Mesi e mesi a raccontare la barzelletta di Chef Vasseur che stava cucinando. E qui si vede solo roba bruciata. Ma quindi, cosa succede a questa Ferrari?

Se c’era un posto dove non bisognava fare figuracce in qualifica era proprio Imola e, da questo sabato, la storia dice che per la prima volta si va in griglia con entrambe le macchine fuori dalla top ten. Attese, attese, attese. Ci si aggrappa agli aggiornamenti, poi alle gomme, poi alla DT di Barcellona quando la McLaren fa quello che vuole, Verstappen resta aggrappato al mondiale e la Red Bull resta aggrappata a lui, Mercedes è sempre lì e, ogni tanto, si infilano Williams o Aston Martin come oggi.

La Rossa di oggi, di ieri, anche di ieri l’altro, rispecchia totalmente l’apice della sua piramide organizzativa. Impalpabile, piena di scuse e promesse che vengono disattese. La Ferrari è il team più importante, vittorioso e famoso della storia. Non vince niente da 17 anni e l’elenco delle scuse, ad un certo punto, deve terminare. Conta milioni di tifosi in tutto il mondo e oggi, parte di quelli, alla fine del Q2 se ne sono andati dalle tribune. Stanchi, sfibrati per l’ennesima stagione partita con i titoloni di Fiorano e già messa malissimo dopo un quarto delle gare più una qualifica.

In tutto questo c’è un pilota, Leclerc, che, accecato ancora da un affetto incalcolabile per questi colori, sta vedendo la sua carriera passargli davanti con numeri infinitamente più bassi di quello che è il suo talento. È brutalmente onesto nel dire che anche stavolta non ce n’è, che si possono anche prendere le ruote dietro e metterle davanti e questa macchina, di più, non va. Dall’altra parte del box c’è il pilota più ingombrante degli ultimi trent’anni che, invece, sostiene che sta studiando per mettere le fondamenta per “il futuro”, da perfetto aziendalista dopo aver mandato al diavolo mezzo team due settimane fa.

Il problema della Ferrari è molto più di una sospensione posteriore nuova che c’è e poi non c’è, di un’Aston Martin che ti frega in qualifica o di una Williams che ti si mette davanti in gara. Il problema della Ferrari è che ha perso l’anima e non si riesce nemmeno a capire da quanto. E, senza quella, non si va da nessuna parte.

Immagine di copertina: Media Ferrari

---

Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi


Condividi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

NordVPN
LE ULTIME DI CATEGORIA