Blog | Ferrari, lo sveglione del sabato australiano. “Fiorano”, “il simulatore”, “il mondiale” e poi arriva la prima qualifica…

Autore: Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 15 Marzo 2025 - 08:20
Tempo di lettura: 3 minuti
Blog | Ferrari, lo sveglione del sabato australiano. “Fiorano”, “il simulatore”, “il mondiale” e poi arriva la prima qualifica…
P300
Home  »  BlogSeven

Ancora una volta la prima qualifica dell’anno smonta illusioni e certezze sulla Rossa, vendute ad arte fino a poco prima di scendere in pista

Possibile che, ancora una volta, la prima qualifica dell’anno rappresenti uno sveglione a suon di schiaffi per la Ferrari? Sì, possibile.

Possibile che succeda dopo settimane di esaltazione popolare, di certezze vendute come nelle migliori televendite di Wanna Marchi, di asticelle delle aspettative alzate a livelli che Duplantis spostati? Certo, come successo d’altronde in più occasioni dal 2008 ad oggi.

L’alba rossa della Ferrari è già diventata nera. Leclerc a sei decimi e mezzo da Norris, Hamilton a quasi nove con testacoda annesso. Lewis dice che è contento di essere vicino a Charles ma si dimentica che Charles ha fatto un giro in meno in Q3. E comunque meglio di 5°, vista la situazione, sarebbe stato difficile fare. Uno, Charles, si lamenta del sovrasterzo. L’altro, Lewis, se la prende il sottosterzo.

Ci dicono che i due guidano uguali per farci credere in un’unione di intenti con l’obiettivo del mondiale, quando la realtà e la storia ha sempre detto dell’altro: basti vedere come girano in pista e quanto schiacciato a terra gira il #44 per capire che ha bisogno di qualcosa di diverso, di più piantato mentre, in mano a Charles, la SF-25 sembra faticare meno.

Ma non è neanche questo il punto. La Ferrari ha iniziato la stagione del 18° anno dall’ultimo mondiale piloti e l’obiettivo dei 21 non è ormai tanto lontano. E ha iniziato il 2025 con i soliti proclami, l’inno italiano sul palco di Milano, le speranze mondiali aumentate di portata dall’arrivo di Hamilton. Alla fine, ed è sempre così, poi bisogna scendere in pista con gli altri quando il cronometro conta. E a poco servono i test o i giri tenuti a Fiorano con cinque gradi, perché quelli non danno punti in classifica. Così come le pippe mentali sul simulatore, che ogni stagione racconta decimi e decimi di miglioramento come fumo negli occhi.

È assolutamente pacifico che siamo alla prima qualifica e che, da qui a dicembre, nessuno sa cosa può succedere. Ma il sabato australiano insegna ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che parlare meno è sempre un’ottima mossa. Perché altrimenti le aspettative vanno sopra la realtà, ci si aspettano pole o battaglie al limite sin dall’inizio e poi si resta delusi, appunto come stamattina. Che la McLaren potesse stare davanti l’avevamo capito tutti: ma che dietro le Papayas ci fosse la Ferrari, anche sul giro secco, in molti lo credevano veritiero sull’onda dell’entusiasmo mediatico di queste settimane. E invece ci sono Red Bull e Mercedes, che questa volta è partita bene anche col caldo.

Dando per scontato che Racing Bulls e Williams cederanno il passo in gara (se asciutta…), Ferrari parte come quarta in ordine. È ancora presto ma, per dare un segnale in linea con i grandi titoli di questo periodo, come minimo ci voleva la seconda fila. Obiettivo fallito, anche un po’ miseramente.

Immagine di copertina: Media Ferrari

---

Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi


Condividi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

NordVPN
LE ULTIME DI CATEGORIA