Blog | Ferrari: Imola, Monaco, Barcellona, la tripletta della verità. Anche per Vasseur

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 15 Maggio 2025 - 11:03
Tempo di lettura: 3 minuti
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I prossimi tre GP saranno fondamentali per il futuro della Rossa, anche in posizioni di vertice

È passato solo un quarto di mondiale ma il prossimo ottavo, con i GP di Emilia-Romagna, Monaco e Barcellona, è già fondamentale per la stagione 2025 della Ferrari. Il tremendo inizio di anno, con la Rossa che veleggia a distanze siderali in entrambe le classifiche, porta già a riflessioni che si intensificheranno, vedremo poi in che modo, dopo la tripletta che ci aspetta da qui ad inizio giugno.

Il 2024 ci ha insegnato che niente è impossibile, anche se la scorsa stagione potrebbe aver rappresentato più l’eccezione che conferma una lunga regola in termini temporali. Vedere dei ribaltoni come quello dello scorso anno è molto, molto difficile. Le prossime tre gare saranno quindi fondamentali per capire quanto puntare ancora su questa stagione e quanto lanciarsi al 100% sul 2026, abbandonando un progetto nato male e stravolto (soprattutto a livello di sospensioni anteriori) rispetto a quello che aveva portato la SF-24 a 14 punti dal mondiale costruttori. Una scelta presa più o meno in questo periodo un anno fa, quando la Ferrari era seconda forza alle spalle di una Red Bull prossima ad implodere.

La prossima tripletta sarà fondamentale anche per Vasseur, la cui posizione sembra non essere più stabile come una volta. L’uscita di Binotto era stata salutata con grande gioia da molti tifosi e anche da parte della stampa, con il manager francese accolto positivamente anche per l’influsso che avrebbe potuto avere su Charles Leclerc. Simpatico, sempre sorridente e diventato un vero e proprio meme con la storia del “lasciatelo cucinare”, che mi è sempre sembrata in realtà un’arma a doppio taglio. E, ultimamente, anche la storiella del potenziale da estrarre sta diventando sempre da battute sui social che altro.

Il 2023 è passato sull’onda del “la macchina è quella che mi sono trovato”, il 2024 è stato un anno tutto sommato positivo mentre il 2025, che doveva rappresentare un buon miglioramento (anche alla luce dell’arrivo di Hamilton) è partito in modo orrendo. E non sono passate inosservate le dichiarazioni del francese all’Equipe, nelle quali aveva accusato la stampa italiana di aver gonfiato aspettative che lui stesso aveva appoggiato all’ormai famosa – quanto anacronistica, visti i risultati – festa di Piazza Castello a Milano.

Insomma, nonostante si cerchi di contenere il disappunto, il disappunto c’è e non è neanche leggero, come si è sentito anche dai team radio che rappresentano, in una F1 molto preconfezionata e dall’immagine “peace and love”, ancora l’ultimo baluardo di sincerità da parte dei piloti.

Aggiornamenti e nuovi test sulle ali sono punti di domanda, ma è difficile che sia i primi che i secondi possano ribaltare una stagione. Al momento, sembrano più parole e speranze che altro. Sarà, come sempre, il cronometro a parlare e ci dirà cosa ne sarà della Ferrari dall’estate in poi. Ci sarà poco spazio per il grigio: o bianco o nero, o si torna su o la stagione sarà definitivamente fallimentare dopo neanche tre mesi dall’inizio del mondiale; con tutte le conseguenze del caso.

Immagine di copertina: Media Ferrari

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