L’evento globale di presentazione dei team ha, di fatto, indirettamente annientato un mese di contenuti per i media
Se non fosse stato per l’arrivo di Hamilton in Ferrari, i primi giri e le prime (iconiche) immagini in rosso, l’inverno della F1 2025 sarebbe stato un totale disastro dal punto di vista mediatico. Fino allo scorso anno, infatti, dalla seconda metà gennaio erano più o meno note tutte le date di presentazione delle monoposto che, dall’inizio di febbraio, avrebbero iniziato a mostrarsi.

Lasciamo stare, per un momento, il vizietto di alcuni team di svelare render fuorvianti. In linea generale, dall’inizio di questo mese c’era a disposizione materiale da riportare. Gallery, dichiarazioni di piloti e tecnici, un video introduttivo. In sostanza, c’era della ciccia da poter mostrare ai lettori e un filo logico, una specie di trama iniziale della stagione da raccontare. Come vedete dall’immagine sopra, al 15 febbraio 2024 tutti i team si erano già svelati, bene o male scaglionati nelle prime due settimane del mese.
Nel 2025 siamo al 18 di febbraio e, al momento, solo la Williams ha fatto qualcosa di tradizionale (e originale, complimenti a loro), con i primi giri in pista della FW47 mandati in onda in diretta. Per il resto, quattro foto della McLaren MCL39 camuffata e altrettante della Haas VF-25, in questo caso neanche inviate dal team. Il tutto in un anno con cambiamenti importanti nelle line up di diversi team. È evidente che, per contenere i costi, diversi abbiano preso la palla al balzo per evitare un altro impegno e delegare tutto allo show di stasera.
Fa sorridere che la F1 chieda 250.000 visite mensili per poter chiedere un accredito per un GP e poi, con un singolo evento, contribuisca indirettamente a fare tabula rasa di un intero mese di contenuti. Certo, sta ai team decidere cosa fare nel loro piano di lavoro, ma una controindicazione di questo tipo era preventivabile. È evidente che poi, chi vuole rincorrere o mantenere i numeri, è costretto a parlare della qualunque come prima, ancora più di prima. E, dato che non è cosa nostra come ben sapete, quest’anno è già deciso che non perderemo nemmeno tempo a produrre documenti, “report di visite certificate” (da informatico rido ancora di più…) e quant’altro per sentirmi dire comunque di no per Imola e Monza. Per l’estero non se ne parla neanche, visto lo sbarramento all’ingresso del portale FIA…
Detto questo, speriamo che il 2025 porti un mondiale combattuto, possibilmente senza troppe polemiche in modo da recuperare un inverno davvero silenzioso, salvato solo dal ciclone Lewis. E, su questo, speriamo di non trovarci, a partire da domani, in Corea del Nord: sta bene là dov’è, bella lontana.
Immagine di copertina: Media Ferrari
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