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Blog | Dalla paura al trionfo: Sasahara vince a Suzuka sette mesi dopo il suo pauroso incidente

di Daniele Botticelli
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Pubblicato il 5 Giugno 2024 - 09:00
Tempo di lettura: 4 minuti
Blog | Dalla paura al trionfo: Sasahara vince a Suzuka sette mesi dopo il suo pauroso incidente

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Il pilota giapponese, insieme a Giuliano Alesi, ha ottenuto la sua prima vittoria nel Super GT sulla pista dove nel 2023 rischiò la vita.

Domenica 2 giugno è andato in scena il terzo round del campionato Super GT 2024 a Suzuka, dove a vincere è stata la Toyota GR Supra GT500 #37 del Team Deloitte TOM’S, guidata da Giuliano Alesi ed Ukyo Sasahara.

Per entrambi si tratta della prima vittoria nella serie, ed è indubbio che sia stato un momento speciale nella loro carriera. In alcune circostanze, però, ciò viene reso ancora più memorabile per via di episodi e momenti che hanno preceduto quella gioia, e che nel caso di Sasahara potevano segnare la sua vita in maniera indelebile.

Bisogna ritornare allo scorso 28 ottobre 2023, quando a Suzuka si disputa la prima gara del double header che conclude la stagione della Super Formula, il principale campionato nipponico per monoposto. La gara dura solamente tre giri, venendo sospesa dopo un pauroso incidente alla curva 130R tra lo stesso Sasahara ed Hiroki Otsu: i due arrivano al contatto in ingresso curva, con Otsu che all’interno cerca di sorpassare infilandosi in uno spazio minimo, mentre Sasahara dall’esterno inizia ad impostare la curva verso sinistra. Entrambi, ovviamente, tengono giù il piede sull’acceleratore.

Il contatto avviene ad una velocità altissima ed i due finiscono contro le barriere, ma Sasahara ha la peggio dato che la sua vettura si spezza in due parti, con la scocca in cui lui è seduto che buca addirittura le reti di protezione esterne finendo nella parte opposta del tracciato, alla curva Degner. Le immagini sono spaventose ma Sasahara è incredibilmente è rimasto sempre cosciente, cavandosela “solo” con una commozione cerebrale in una situazione che poteva essere molto peggiore. Una situazione in cui ha, di fatto, rischiato di perdere la vita se la cellula di protezione della propria monoposto non fosse riuscita a svolgere a dovere il proprio compito.

Dopo questo enorme spavento, Sasahara è tornato subito in pista la settimana successiva a Motegi nel Super GT, riprendendo regolarmente le proprie attività agonistiche. Si arriva così a quest’ultimo weekend, in cui lui ed Alesi di fatto dominano le tre ore di gara del Super GT a Suzuka dopo esser partiti dalla pole position, con Sasahara caparbio nel suo secondo stint a difendere la prima posizione dalla pressione di Kazuya Oshima sulla Toyota #14 di ENEOS Rookie, anche grazie ad un’ottima gestione della fase di doppiaggio delle auto appartenenti alla categoria GT300, in cui a vincere è stata l’Aston Martin Vantage AMR GT3 EVO #777 di D’Station Racing con Charlie Fagg e Tomonobu Fujii alla guida.

Nell’ultima ora di gara è arrivata anche la buona sorte nei confronti della #37, con un Drive Through inflitto alla vettura #14 per unsafe release in occasione del loro ultimo pit-stop (con relativo cambio di pilota tra Oshima e Nirei Fukuzumi) che l’ha di fatto tagliata fuori dalla lotta per la vittoria.

Al termine delle tre ore Alesi passa per primo sotto la bandiera a scacchi, e nel muretto box Sasahara esplode di gioia non trattenendo le lacrime: il nativo di Numata avrà sicuramente ripensato a quel pomeriggio di fine ottobre 2023, quando mancò veramente poco affinché avvenisse l’irreparabile, mettendosi tutto alle spalle in una giornata assolutamente trionfale.

Oltre all’aspetto personale, anche dal punto di vista sportivo questa vittoria significa molto per lui, visto che negli ultimi quattro anni trascorsi tra Super Formula e Super GT, Sasahara raramente è stato competitivo per un’intera stagione come dimostrato nelle Feeder Series, con la vittoria del titolo nella Formula 3 Asiatica del 2019 che lo aveva messo in prima linea tra gli astri nascenti del motorsport del Sol Levante.

La storia a lieto fine di Sasahara segue quella di Naoki Yamamoto verificatasi ad inizio anno, anche lui tornato a gareggiare ad alti livelli dopo un gravissimo incidente avuto nel 2023. Ed è innegabile che queste vicende di rivalsa, dopo che tutto sembrava finito, dà l’idea di quanto questi piloti adorino fare ciò che gli piace, tanto da farne la loro ragione di vita. É principalmente per questo che ci si appassiona a loro, e non si può non essere felici in queste circostanze.

Immagini: Twitter / Ukyo Sasahara & SUPER GT

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