Hamilton regala la prima gioia alla Ferrari ma il weekend è ancora (purtroppo) lungo
L’Italia si sveglia con Hamilton in Pole per la prima volta con la Ferrari a Shanghai, anche se si parla solo di Sprint e non della gara vera. Il che avrebbe importanza decisamente diversa così come un’altra credibilità. Lewis ha portato a casa un ottimo giro, forse il primo giro singolo vero da quando è iniziato il mondiale e la Pole è meritata.
È un’aggravante per Norris il fatto di aver buttato al vento la Pole due volte. Con due giri a disposizione (uno in più rispetto agli altri) è riuscito nell’impresa, condivisa in parte con Piastri, di non infilare un giro buono, con il secondo – su gomme già usate – che gli avrebbe dato comunque comodamente la Pole se non fosse andato lungo al tornantino. Insomma, flashback del “vecchio” Norris e, forse, sarebbe il caso di non gettare al vento le potenzialità della McLaren.
Verstappen non sa nemmeno lui cosa ci fa a 18 millesimi dalla Pole, ma è più realistico immaginare che sarebbe stato a 2/3 decimi da Norris, quindi in linea con l’Australia. Dall’altra parte del box, prima o poi, si capirà che il problema non è chi siede sulla seconda macchina ma sulla prima – approfondirò in seguito. Fossi Tsunoda sarei molto contento di non essere stato scelto per affiancare Max.
Per il resto, la qualifica della Sprint si presta a questo genere di sorprese. Con otto minuti a disposizione c’è chi tenta un doppio giro senza pit, chi il pit lo fa ma è risicato con i tempi e chi fa un solo giro dove la va o la spacca, elemento che piace molto a chi preferisce il caos a prestazioni basate su ragionamenti seri. Lo stesso vale per il piazzare il weekend con la gara corta, con una sola ora di libere, su una pista appena riasfaltata in modo che tutto sia affidato un po’ a madre natura; se non fosse che parliamo di F1 e di Budget Cap da 135 milioni per poi trovarsi a correre con format totalmente pro-caos e spettacolo.
In linea generale, meglio aspettare Sprint (che sarà una specie di prova libera in fila indiana per conoscere la pista) e qualifiche vere per avere qualche riferimento in più su una pista un po’ più gommata. Per ora, comunque, bravo Lewis.
Immagine di copertina: Media Ferrari
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