Sargeant a piedi senza colpe, a Melbourne correranno 19 monoposto. Una piccola riflessione
Dopo diverse ore non si placano molto le polemiche riguardo quanto successo in Williams nella giornata odierna. Ricapitolando, Alex Albon ha distrutto la monoposto nelle FP1 di Melbourne e il team non ha un telaio di scorta con cui riassemblare la vettura. Il risultato è quello di prelevare il telaio dalla macchina di Sargeant e non far correre l’americano per lasciare via libera al thailandese, evidentemente il pilota tra i due con le capacità per andare a punti. Eventi vari permettendo.
È dall’inizio dell’anno che si intuisce la difficoltà del team di Grove. Per non esagerare con le spese e puntare a rinforzare altri reparti e infrastrutture si è preferito, ad esempio, restare con il vecchio retrotreno Mercedes. Senza dimenticare che, notizia di pochi giorni fa, si è scoperto che la gestione delle parti era affidata ad Excel fino alla fine del 2023.
La questione telaio però va oltre e non è accettabile. Pur potendo essere d’accordo sulla scelta di puntare comunque su Albon invece che su Sargeant – per una pura questione cinica del scegliere chi è più veloce se hai una macchina sola – lasciare a piedi un pilota perché non si ha a disposizione un telaio aggiuntivo è piuttosto grave e svilente; ed è irrispettosa moralmente nei confronti del ragazzo stesso, lasciato a piedi dopo più di 20 ore di viaggio e non per colpe sue.
Il tutto fa sorridere quando ci si aggrappa alle pareti per giustificare un Andretti che “darebbe meno valore alla F1 di quanto ne riceverebbe”. Siamo sicuri che Andretti si presenterebbe in F1 con Excel e senza un telaio di scorta in caso di incidente? Evidentemente no, ma sappiamo benissimo che il problema del futuro team americano non risiede di certo nelle competenze. E sono proprio queste le incongruenze di cui la F1 si dovrebbe preoccupare.
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