Un altro anno se ne va, uno nuovo arriva. Auguri a tutti
Un altro giro di ruota è arrivato a conclusione.
Gli anni iniziano a sommarsi e ad essere tanti. Se penso a quando quest’avventura è iniziata, nel 2012, la partenza di tutto comincia ad essere lontana; ogni volta un po’ di più.
Il 2024 è stato molto faticoso e non nego di essere arrivato alla fine con il fiato corto. Più del solito, a livello fisico e soprattutto mentale. La 30 ore, oltre ad essere stata una figata, è stata anche l’ultimo sforzo vero della stagione e, da lì, sto cercando solamente di riposare e recuperare un po’ di forze. Anche se sto facendo un po’ fatica: gli anni passano anche per me e nel 2025 saranno quindici esatti in questo “mondo”. Un mondo più complicato di quello che avevo previsto anche per via di parecchie persone che lo rendono peggiore di quello che dovrebbe essere. Ma questo è un problema in realtà comune a parecchi ambienti e ne so più di qualcosa.
È stato un anno che definirei complicato per tanti motivi: un anno caratterizzato da alcuni punti alti e altri un po’ più bassi. L’esperienza di una radiocronaca in diretta col mio amico Manuel è stata sicuramente tra le cose top, mentre dover fare l’apripista alle polemiche per la storia degli accrediti di Monza ha fatto un po’ (tanto) scendere la catena; credo sia anche comprensibile, soprattutto quando si fa di tutto per lavorare bene (a prescindere dal fatto di riuscirci) per poi capire che non è mai sufficiente. Inutile tirare ancora in ballo la questione numeri: ho la sensazione che prima o poi il castello cadrà e questa è supportata da qualche segnale che già c’è. È solo questione di tempo.
Per quanto riguarda P300.it, il 2024 è stato tutto sommato un buon anno, in cui siamo cresciuti come visibilità. Non mi interessa parlare di dati (e lo sapete), ma avere più risonanza senza snaturarsi è la cosa migliore per chi vuole restare fedele ai propri principi. Niente comparative tra cani (li adoro, sia chiaro), niente gossip, niente fake, niente clickbait. La linea resta la stessa. Per l’anno che arriverà, l’assetto resterà più o meno uguale. Il 2025 sarà la tredicesima stagione che seguiremo e che cercheremo di raccontare come abbiamo sempre fatto, continuando a fare informazione e opinione rigorosamente indipendente (e per questo a volte scomoda, ma va benissimo così) come crediamo sia giusto.
In realtà mi spiace dire che l’assetto rimarrà uguale, perché ci sono tante idee e tante cose che vorrei fare e in cui vorrei coinvolgere i ragazzi. Idee che sono nel cassetto, anche da tempo, ce ne sono parecchie. Per tramutarle in progetti ci vogliono però le risorse: dato che non sono uno a cui piace il tanto famoso (e usato, sempre più) “armiamoci e partite” e che, quindi, non voglio dare il via ad avventure più grandi di noi, al momento le cose resteranno così. Almeno finché le risorse non saranno legate ai numeri e al castello di cui sopra. In definitiva potremmo fare di più. Lo faremo appena potremo e sarà una gran cosa.
Nelle prossime settimane vi aggiorneremo su quella che sarà la nostra copertura per la prossima stagione. Faremo tesoro dei feedback ricevuti nell’ultimo sondaggio che abbiamo lanciato su di noi. Sono arrivate indicazioni chiare e sono arrivati bellissimi messaggi che ci hanno fatto molto piacere, dandoci una spinta a continuare a fare il nostro.
Per chiudere l’anno, voglio ringraziare tutti i lettori e tutte le persone che ci sono state vicine anche in questa stagione. Un ringraziamento va ai siti partner con cui continueremo a collaborare nel 2025 e uno particolare va ai ragazzi che mi aiutano a portare avanti questo lungo progetto, che spero arrivi presto al punto che merita.
Spero che il 2025 sia speciale per tutti voi e di svolta per chi ne attende una.
Un abbraccio e che sia l’anno buono.
Alessandro
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