Alla fine, nel suo essere totalmente piatta, la gara di Baku ha mostrato le conseguenze del format da cui è derivata.
Pur senza le fantascienze alle quali abbiamo assistito tra venerdì e ieri la “noia” azera, dalla quale si è salvata praticamente solo la ripartenza dopo la Safety Car, ha svelato perché il nuovo format Sprint, con l’eliminazione di due ore di prove libere in favore di una qualifica in più e una garetta, non funziona e non può funzionare dal punto di vista sportivo.
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