Austin, il terno al lotto è servito

di Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 12 Novembre 2012 - 13:56
Tempo di lettura: 3 minuti
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Austin, il terno al lotto è servito
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Certo che, Bernie, ne sa una più del diavolo.

Non sono sicuro che la scelta sia stata mirata, ma una gara (la penultima!) su un tracciato nuovo, con due piloti che si giocano il Mondiale è la morte di qualsiasi scaramanzia, pretattica, cabala, considerazione.

Perchè da qualsiasi altra parte puoi cercare di prevedere, andare a ritroso scartabellando risultati e avvenimenti delle edizioni precedenti, farti un’idea sulla compatibilità della pista con una o l’altra macchina.

Qui no, buio assoluto. Tutti si saranno fatti idee proprie nella speranza che diventino verità assolute. Tutti avranno perso gli occhi sul simulatore, e conosceranno già a menadito la pista prima di entrarci veramente su quattro ruote. Ma è appunto la pista, quella vera, che emette sentenze. Non ci sono simulatori, calcoli, previsioni che tengano, quando poi le ruote vengono a contatto con l’asfalto.

In questi giorni saremo tutti preda delle nostre previsioni, delle nostre sensazioni.

Le mie, di sensazioni, dicono che pista nuova o meno la Red Bull sia in grado continuare a fare quello che abbiamo visto da 5 gare a questa parte. Mi dispiace per la Ferrari, ma sebbene le corse siano imprevedibili è difficile che capiti un altro weekend-no alle lattine. E se, quando capita, la reazione è come quella di 10 giorni fa ad Abu Dhabi e non si sfrutta l’occasione, forse bisogna riflettere un po’.

Il tracciato di Austin, disegnato dalla matita preferita di Bernie, Tilke, è un mix di tracciati già visti in giro per il Mondiale. Un rettilineo lungo più di un chilometro, stile India. La consueta area tortuosa con l’immancabile marchio di fabbrica di ogni pista da lui ideata. Vale a dire la “curva 8” di Istanbul, replicata un po’ ovunque. Un settore, quello dopo la prima curva in salita, caratterizzato da una sequenza di curve che ricorda, alla lontana, quelle di Silverstone.

Un mix che vedremo come verrà interpretato dalle diverse scuderie. In tal senso le libere saranno importanti più del solito. Perchè qui nessuno ha riferimenti e indovinare il setting giusto per il passo gara sarà un terno al lotto. Appunto per questo, sarà facile vedere degli outsider nelle prime posizioni, secondo me. Williams, Sauber, Force India ad esempio. Difficile la Mercedes, a mio modo di vedere. Ma magari potrei essere smentito.

Oltretutto, questo è un primo match point per Vettel. Se dovesse chiudere Domenica guadagnando altri 15 punti su Fernando e arrivare a 25 di vantaggio, sarebbe Campione del Mondo per la terza volta di fila, con una gara ancora da disputare.

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