È arrivato il momento di crederci, tutti insieme. Forza Dovi!

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
15 Ottobre 2017 - 13:50
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Il sogno è lì. Lo leggi nei suoi occhi, in quelle due ultime curve tra Austria e Giappone in cui la cattiveria sportiva di Marc Marquez viene battuta dall’intelligenza. Quel saper aspettare di chi, attendendo con pazienza, anno dopo anno è diventato pronto al titolo senza accorgersi e senza che intorno a lui se ne accorgessero. 

Questo sogno iridato, quello delle due ruote, quello della Rossa di Borgo Panigale è ormai più vivo, possibile e credibile di quello della Rossa che siamo abituati a chiamare in causa, quella di Maranello. Tanto si è rimasti delusi da quanto il Giappone ha tolto alla Ferrari, tanto bisogna essere orgogliosi di quello che lo stesso Giappone ha portato alla Ducati. Ma quello che bisogna capire è che questo titolo, possibile, lo è sempre stato durante la stagione: anche se la fama di Marquez, rapportata alla carriera del Dovi, ha sempre fatto pensare che in realtà si trattasse solo di un’illusione. 

Già perché abbiamo sentito dire che questo mondiale MotoGP può perderlo solo lo spagnolo: come se fosse tutto solo nelle sue mani, nelle sue pieghe, nei suoi recuperi fenomenali da cadute che per altri sarebbero certe. Ed invece no, perché se questo campionato dovesse prendere una piega totalmente inaspettata all’inizio della stagione non sarà solo per demerito del fenomeno col numero 93. Sarà merito di un ragazzo italiano dall’umiltà infinita rimasto, forse anche volutamente, un po’ in ombra quando in casa è arrivato Jorge Lorenzo, ovvero colui che doveva essere il vero antagonista di Marquez. Jorge doveva essere il salvatore della patria, nelle aspettative di tutti doveva essere la punta di diamante Ducati. Andrea non solo è stato capace di porgere l’altra guancia, ma ha saputo ribaltare previsioni, statistiche, convinzioni, fino a diventare un serio candidato al titolo iridato. Jorge fatica, Andrea è in lizza per il colpaccio.

Per alcuni non sono bastate una, due, tre e nemmeno quattro vittorie a rendere Dovizioso un serio pretendente. Perché spesso la storia parla anche per il presente. Ora siamo arrivati a cinque, tante quanto Marquez, quando mancano solo tre appuntamenti alla fine del mondiale. È ora di crederci, tutti, perché la possibilità di vedere un italiano vincere su una moto italiana è concreta. Quindi che siate tifosi di Rossi, Petrucci, Morbidelli o di qualunque altro pilota del nostro paese, lasciate da parte le critiche, le polemiche, le barriere del tifo e sostenete un ragazzo che quest’anno vive il sogno della vita. Non importa il risultato finale, non ora. L’importante è crederci, sapere di potercela fare e di avere l’appoggio di tutti. Perché per realizzare un sogno prima di tutto bisogna credere nelle proprie possibilità. Il Dovi l’ha dimostrato stamattina, ancora una volta. E, per quanto mi riguarda, merita tutto il supporto possibile. Forza Andrea!

Immagine: Twitter Andrea Dovizioso.

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