Anteprima Chili Bowl 2024

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Tempo di lettura: 10 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
7 Gennaio 2024 - 10:00
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Nonostante tutto Tulsa attrae ancora oltre 300 piloti per il 38° Chili Bowl. Molte incognite al via di questa settimana di gare


Mai così tanti dubbi, mai così tante incognite. Tuttavia, come ogni gennaio, i migliori piloti dei dirt track americani (e non solo) si ritrovano all’Expo Center (ufficialmente SageNet Center per motivi di sponsorizzazione) di Tulsa, Oklahoma per conquistare il Chili Bowl. Sarà una edizione in cui ci sarà molto da capire per il presente e per il futuro delle gare su sterrato. Mancheranno ancora Christopher Bell e Kyle Larson, ma quest’anno non ci sarà nemmeno Rico Abreu. E allora il Chili Bowl cercherà un nuovo pilastro che rappresenti questo decennio ormai giunto quasi a metà.

I protagonisti

38esima edizione del Chili Bowl e poco è cambiato dal 1987. L’ovale in terra da quarto di miglio sotto il tetto dell’Expo Center a Tulsa è sempre lo stesso. Il resto è mutato poco, le vetture si sono evolute ma restano sempre le piccole midget dal grande motore, il gran finale non più da 50 giri bensì da 55 per onorare Donnie Ray Crawford. Cosa è aumentato ancora è invece il montepremi. Le critiche mosse da Kyle Larson sono lontane ormai un paio di anni, tuttavia nello scorso ottobre è stato annunciato un nuovo raddoppio del premio del vincitore (quindi x4 rispetto a due anni fa) e quindi al trionfatore andranno 20’000$ e anche gli assegni minori hanno subito una rimodulazione verso l’alto.

Forse però è stato troppo tardi, non solo per il Chili Bowl. La stagione 2023 sugli sterrati americani ha visto sì il classico World of Outlaws come punto di riferimento, ma il nuovo High Limit Racing fondato da Kyle Larson e dal cognato Brad Sweet per creare un campionato dal montepremi più alto (secondo loro degno) rispetto a quelli esistenti ha avuto successo e nel 2024 sarà un rivale diretto delle WoO. In sintesi, i dirt track americani stanno vivendo una specie di split in stile IndyCar-CART con, al momento, pare ancora nessun veto reciproco ma tante occhiate storte da una parte e dall’altra per chi sceglie una o l’altra sponda.

Chi ne soffre di più forse è chi sta proprio nel mezzo, chi è indipendente fra un colosso esistente e una categoria appena al secondo anno ma che è in rapidissima espansione. Ma il Chili Bowl è il Chili Bowl, anche se mancherà più di qualche star. I nomi di livello assoluto ci saranno e quindi l’attenzione di tutti è sempre su Tulsa.

Le iscrizioni sono al momento a quota 370, non è il record assoluto ma al momento pareggia il dato del 2023 ed è un’affluenza da top5 all time. È stato un anno difficile il 2023 per la congiuntura economica fra post Covid e guerra in Ucraina che ha fatto schizzare in alto l’inflazione e che nello scorso anno ha visto la scarsa disponibilità di materie prime che ha fatto penare molto i team dei dirt track soprattutto per la fornitura degli pneumatici Hoosier.

Una delle incognite sarà proprio legata alle gomme: quest’anno sarà utilizzata per regolamento una mescola più dura (la SP3 in codice) per cercare di limitare alcuni punti negativi degli scorsi anni con il passare delle gare e della gommatura della pista. Potrebbero esserci delle sorprese se qualche outsider si dovesse adattare al meglio (oppure non capirli proprio) a questi pneumatici, sia sulla breve distanza delle batterie, sia sulla lunga delle finali del sabato.

Il recente Tulsa Shootout disputato fra Natale e Capodanno (l’ultima bandiera a scacchi è stata sventolata a Tulsa alle 0:01 del 1/1/2024) ha visto il record di presenze (oltre 1700) nelle sei categorie organizzate e che compongono come sempre la progressione verso il Chili Bowl. Nelle Junior Sprints c’è stata la vittoria di Braxton Flatt (con Brexton Busch 12°), nella Restricted A-Class successo di Wyatt Miller, nelle Stock Non-Wing Frank Flud ha vinto il suo quinto Golden Driller in carriera, nelle Non-Wing Outlaw invece addirittura il nono per Blake Hahn, nella A-Class Winged un successo commovente, quello di Ashton Torgerson protagonista l’anno scorso di un assurdo incidente al Chili Bowl col pilota scaraventato fuori dalla vettura in un flip, infine nella top class, le Winged Outlaw, trionfo per Emerson Axsom.

Logan Seavey torna a Tulsa per difendere il titolo conquistato l’anno scorso, ma contro di lui ci sarà la consueta trentina di piloti capaci di vincere oltre che di arrivare alla A-Main, il gran finale di sabato notte dopo le cinque giornate di qualificazione. Kofoid, Thorson, Grant, Bayston, Axton, Cummins, Courtney, Swanson, Price-Miller, Thomas, Gravel, Pursley, Axsom, Windom, Meseraull, McIntosh, Faccinto, Bacon, McCreadie, Beason, Moles, Golobic, Avedisian, Crews, Pickens e tanti tanti altri big degli short track proveranno a sconfiggerlo anche se la strada verso il gran finale è lunga. Mancherà invece, oltre ormai a Larson e Bell, anche Rico Abreu (due volte vincitore) che ha deciso di passare l’inverno a correre sugli sterrati dell’Australia.

Immancabile la presenza dal mondo della NASCAR malgrado molte defezioni: non ci saranno i citati Larson e Bell, ma non ci saranno nemmeno Alex Bowman (in pausa di riflessione come pilota dopo l’infortunio alla vertebra del 2023, ma presente come team owner) e Chase Elliott (idem come Bowman, ma senza team), quindi ci saranno Chase Briscoe (pure lui anche come team owner) così come Josh Bilicki, il veterano JJ Yeley e Jesse Love. Tornano a Tulsa anche Santino Ferrucci e Adam Andretti, figlio di Aldo e nipote di Mario.

Non sarà l’edizione dei record magari, ma all’apparenza potrebbe essere un’edizione molto equilibrata, ancor di più di quelle dell’ultimo biennio con le vittorie, meritate, di Thorson e Seavey. Ogni giornata di qualificazione ci regalerà sempre una storia diversa da raccontare, qualche sorpresa in negativo, qualcuna in positivo. Il sabato poi la grande festa lunga 12 e più ore con tutti in corsa per il sogno del Golden Driller.

Ed ora che i motori si accendano. 40 gruppi di piloti avranno due sessioni di libere a disposizione con più calma rispetto agli anni passati, infatti è stato confermato come nel 2023 l’allargamento delle libere all’intera domenica, anche se al netto a disposizione c’è solo una ventina di minuti a vettura per affinare l’assetto da Golden Driller. Come sempre, ogni errore si sconterà allungando la Alphabet Soup.

Il format

La modalità con cui si svolgerà il Chili Bowl 2024 è identico a quello del 2023. Data la mole incredibile di iscritti che arriva a Tulsa ogni anno, il Chili Bowl ha – come detto – aggiunto un’altra giornata di attività in pista spostando le prove libere generali dal lunedì mattina alla domenica pomeriggio.

I circa 370 iscritti sono stati già divisi in cinque gruppi, uno per ciascuna serata fra lunedì e venerdì. In ciascuna giornata i piloti sorteggeranno la posizione in griglia per le batterie di qualificazione (di solito fra sette e nove per una lunghezza di otto giri). A decidere se i concorrenti avanzano nella graduatoria però non è la posizione finale nelle heat, ma i cosiddetti “passing point”, ovvero quanto hanno guadagnato fra partenza e arrivo.

I migliori 40 piloti per “passing point” – sui circa 60-75 presenti per serata – avanzano alle quattro gare di qualifica che scremeranno ulteriormente il gruppo mentre gli altri vanno alle Finali-C di giornata. In caso di un notevole numero di iscritti, a discrezione degli organizzatori ma in ogni caso se sono più di 72 nella serata, potrebbero esserci addirittura le Finali-D così in sempre più occasioni.

Inizia ora il sistema del ripescaggio: dalle Finali-C (o -D) i primi quattro possono avanzare alle Finali-B (con già presenti in questo turno i peggiori delle gare di qualifica) e da qui infine alla Finale-A di giornata con 24 piloti in griglia. Tutto questo avviene in ognuna delle cinque giornate preliminari. Punto fondamentale: al termine della propria serata ogni pilota avrà in mano “solo” il grado di difficoltà che lo attende nella giornata finale, quella che assegna il titolo. Nessuno, infatti, viene eliminato fino a sabato.

Chili Bowl 2021 Qualy

Il clou del Chili Bowl è la serata finale del sabato a cui arrivano in lotta per il trofeo ancora tutti i piloti iscritti. A fare da discriminante è ovviamente il risultato dei giorni precedenti: infatti solo i primi due di ciascuna Finale-A di giornata sono qualificati direttamente alla gara decisiva che assegna il titolo, gli altri invece devono percorrere buona parte della cosiddetta “Alphabet Soup”, un grandissimo ripescaggio che parte nel primo pomeriggio dalle Finali-O che permettono ai migliori 5-7 piloti – a seconda del turno – di avanzare alle Finali-N e da qui attraverso M, L, J, K, …, C fino agli ultimi 7 posti da conquistarsi in ciascuna delle Finali-B per accedere alla Finale-A dove si assegna il “Golden Driller”.

Anche in questo caso, come nelle serate di qualifica, il format è adattabile a seconda dei numeri: teoricamente il numero massimo di piloti ospitabili dalle Finali-O alla A è di 352, ma qualora fossero davvero molti di più (ovvero nel caso non ci saranno numerose defezioni rispetto alla entry list), allora si ricorrerà per forza alle mitologiche Finali-P che dopo anni di trepidante attesa si sono viste per la prima volta nella storia nel 2022; in questo caso il formato delle Finali-P ed -O sarà deciso in corsa. Allo stesso modo, se ci fossero sicuramente meno di 332 vetture allora sì sarà necessario cancellare le Finali-O e far partire la “Alphabet Soup” dalla lettera N.

Chili Bowl format generico

Confermato il format per l’assegnazione della pole (dedicata ancora una volta alla memoria di Bryan Clauson, trionfatore qui nel 2014) per la Finale-A. I 10 piloti che hanno conquistato un posto automatico per il main event si contenderanno a metà del sabato il primo posto in griglia tramite una serie di batterie con quattro vetture a sfidarsi contemporaneamente, eliminate a due a due e via via sostituite fino ad avere soltanto le ultime quattro che si contenderanno le prime due file dello schieramento.

Nella serata di lunedì inoltre dovrebbe tenersi la 16esima edizione della Race of Champions che mette in palio un sostanzioso premio, un titolo importante che fa già capire agli avversari diretti se si è in forma o no, tuttavia al momento non ci sono informazioni al riguardo, né sugli invitati, né sull’effettiva organizzazione della gara.

L’importanza della Race of Champions, oltre che nello spettacolo, sta anche in un altro fattore. Infatti saranno due le provisional per la Finale-A di sabato sera: qualora il campione del 2023 (ovvero Logan Seavey) e/o il vincitore della Race of Champions sempre dell’anno scorso (in questo caso Spencer Bayston) non si dovessero qualificare per il main event, per loro ci sarà comunque un posto in fondo alla griglia di partenza. La gara si svolgerebbe sulla distanza di 25 giri dopo l’inversione della top8 in seguito alla qualifica per gruppi determinati tramite sorteggio.

Il programma del Chili Bowl 2024

Orari italiani (+7 rispetto a Tulsa, OK) soggetti a variazioni dipendenti dal programma

Domenica 7 gennaio:

16:00 Prove libere (due brevi sessioni da circa 10′ per tutti gli iscritti divisi in 40 gruppi)

Da lunedì 8 a venerdì 12 gennaio (lunedì ci sarà eventualmente anche la Race of Champions):

21:00 Sorteggio batterie

23:00 Prove libere (per i piloti della giornata)

24:00 Heats

1:45 D-Features (eventuali)

2:15 C-Features

2:45 Qualifiers

4:15 B-Features

5:00 A-Feature

Sabato 13 gennaio:

16:00 Inizio attività

16:30 Finali-P (eventuali)

16:45 Finali-O (eventuali)

17:15 Finali-N

17:45 Finali-M

18:15 Finali-L

18:45 Finali-K

19:15 Finali-J

19:45 Finali-I

21:00 Finali-H

21:30 Finali-G

22:00 Finali-F

22:40 Finali-E

23:30 Finali-D

0:45 Assegnazione pole position Finale-A

2:40 Finali-C

4:00 Finali-B

5:30 Finale-A

Come guardare il Chili Bowl?

Purtroppo il Chili Bowl non è trasmesso in chiaro sulle TV americane. L’intero evento sarà disponibile integralmente in pay-per-view su FloRacing. Saranno possibili delle finestre trasmesse sul canale YouTube di FloRacing nei momenti non decisivi delle giornate.


Immagine: chilibowl.com

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