Anteprima Chili Bowl 2023

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Tempo di lettura: 11 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
8 Gennaio 2023 - 10:00
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Più che il boicottaggio di Kyle Larson a penalizzare il numero degli iscritti al Chili Bowl è l’inflazione e la mancanza di materie prime che per tutta la stagione scorsa ha limitato la disponibilità soprattutto di pneumatici. Dunque a Tulsa ci sono lo stesso praticamente tutti i big a caccia del Golden Driller


Anno nuova, solita Tulsa. Come ogni gennaio negli ultimi 35 anni i migliori piloti dei dirt track americani (e non solo) si ritrovano all’Expo Center (ufficialmente SageNet Center per motivi di sponsorizzazione) di Tulsa, Oklahoma per conquistare il Chili Bowl. Sarà una edizione di transizione quella del 2023. Mancheranno infatti due punti di riferimento dell’ultimo decennio come Christopher Bell e Kyle Larson che hanno vinto cinque degli ultimi sei Golden Driller, ma tutti gli altri big ci saranno eccome.

I protagonisti

37esima edizione del Chili Bowl e poco è cambiato dal 1987. L’ovale in terra da quarto di miglio sotto il tetto dell’Expo Center a Tulsa è sempre lo stesso. Il resto è cambiato poco, le vetture si sono evolute ma restano sempre le piccole midget dal grande motore, il gran finale non più da 50 giri bensì da 55 per onorare Donnie Ray Crawford, il maxischermo da quest’anno spostato in curva2 per non disturbare i piloti ed il premio per il vincitore passato da 5000 a 10000$.

E, dopo anni di malumori, alla fine su questo tema è partita la rivolta. A farsi portavoce fin dall’estate scorsa delle lamentele dei piloti per un premio per il vincitore ormai non più al passo con i tempi è stato proprio il due volte vincitore Kyle Larson il quale ha sostanzialmente detto che nel 2023 il prestigio non basta più per garantire la partecipazione dei big. A lui si sono aggregati il cognato Brad Sweet (con il quale ha fondato il nuovo campionato High Limit Sprint Car in cui high è anche il montepremi) e, più in sordina, Christopher Bell.

Da Tulsa la risposta praticamente non è arrivata. Il promoter Emmett Hahn si è limitato a dire che, malgrado le apparenze, i costi di gestione dell’evento sono molto alti ed il premio per il vincitore il massimo che si possa dare per non andare in rosso. Sarà vero? Non lo si sa, però a differenza delle previsioni di qualche mese fa nel primo atto di questa battaglia a vincere sono stati Hahn e il Chili Bowl.

Larson in questi giorni è a Vado, New Mexico con le Dirt Late Model per il Wild West Shootout, una gra su più giorni che per ciascuna giornata preliminare mette in palio di suo 10000$, per il main event 25000$ ed in caso di cappotto nella settimana un premio totale di addirittura 300000$. Mancheranno anche i citati Sweet e Bell… ma poi tutti gli altri big – o comunque la grande maggioranza – sarà al Chili Bowl.

Le iscrizioni sono al momento a quota 364, non un numero da record come l’anno scorso ma comunque un dato da top5 all time. E quindi la causa della leggera flessione, una trentina di iscritti in meno rispetto al 2022, sembra essere più la congiuntura economica fra post Covid e guerra in Ucraina che ha fatto schizzare in alto l’inflazione e che nello scorso anno ha visto la scarsa disponibilità di materie prime che ha fatto penare molto i team dei dirt track soprattutto per la fornitura degli pneumatici Hoosier, al punto che gli organizzatori hanno imposto quali “codici” potranno gareggiare e quali no.

Tutto uguale ma tutto cambia nel tempo e le vetture cercano sempre di più il limite regolamentare, un regolamento molto semplice ma allo stesso molto rigido. Ed il fatto che il mese scorso, prima delle prove generali dello Tulsa Shootout, sia stato necessario pubblicare un chiarimento in cui si ricordava a tutti che il controllo di trazione è espressamente vietato e che ci sarebbero stati controlli minuziosi dimostra che i sospetti ci fossero e pure fondati.

Tanner Thorson torna a Tulsa per difendere il titolo conquistato l’anno scorso relativamente a sorpresa battendo nello scontro diretto Bell, ma contro di lui ci sarà la consueta trentina di piloti capaci di vincere oltre che di arrivare alla A-Main, il gran finale di sabato notte dopo le cinque giornate di qualificazione. Abreu, Kofoid, Grant, Bayston, Axton, Cummins, Swanson, Kinser, Price-Miller (che ha sconfitto il linfoma), Pursley (tornato dopo il terribile incidente del 2021), Axsom, Meseraull, McIntosh, Faccinto, Bacon, Seavey e tanti tanti altri big degli short track proveranno a sconfiggerlo anche se la strada verso il gran finale è lunga. Ogni errore si sconta allungando la Alphabet Soup.

Immancabile la presenza dal mondo della NASCAR: molte defezioni come detto (mancano anche Stenhouse e Newman) ma Chase Briscoe (alla caccia della prima A-Main dopo averla sfiorata per due volte) e Alex Bowman (anche come team owner) ci saranno così come il debuttante Josh Bilicki, il veterano JJ Yeley ed anche Carson Hocevar dalla Truck Series. Torna a Tulsa anche Santino Ferrucci che peggio del 2022, incidente subito, ritiro con trauma cranico e ultimo posto assoluto, non può fare. Presente anche Adam Andretti, figlio di Aldo e nipote di Mario.

Non sarà l’edizione dei record magari, ma l’assenza di qualche big soprattutto nelle giornate di qualificazione potrebbe dare spazio a qualche nome nuovo sul palcoscenico più importante. Ogni giornata di qualificazione ci regalerà sempre una storia diversa da raccontare, qualche sorpresa in negativo, qualcuna in positivo. Il sabato poi la grande festa lunga 12 e più ore con tutti in corsa per il sogno del Golden Driller. La magia e l’appeal del Chili Bowl resistono malgrado il cambiare dei tempi, anche se restare troppo ancorati al passato non potrebbe fare bene sul lungo periodo. È sempre meglio ascoltare le critiche, se costruttive, dei piloti.

Ed ora che i motori si accendano. 34 gruppi di piloti avranno due sessioni di libere a disposizione con più calma rispetto agli anni passati, un’intera domenica (in realtà una ventina di minuti a vettura) per affinare l’assetto da Golden Driller.

Il format

La modalità con cui si svolgerà il Chili Bowl 2023 è identico a quello tradizionale e vede solo un’ulteriore allargamento. Data la mole incredibile di iscritti che arriva a Tulsa ogni anno, il Chili Bowl aggiunge un’altra giornata di attività in pista spostando le prove libere generali dal lunedì mattina alla domenica pomeriggio.

Gli oltre 360 iscritti sono stati già divisi in cinque gruppi, uno per ciascuna serata fra lunedì e venerdì. In ciascuna giornata i piloti sorteggeranno la posizione in griglia per le batterie di qualificazione (di solito fra sette e nove per una lunghezza di otto giri). A decidere se i concorrenti avanzano nella graduatoria però non è la posizione finale nelle heat, ma i cosiddetti “passing point”, ovvero quanto hanno guadagnato fra partenza e arrivo.

I migliori 40 piloti per “passing point” – sui circa 60-75 presenti per serata – avanzano alle quattro gare di qualifica che scremeranno ulteriormente il gruppo mentre gli altri vanno alle Finali-C di giornata. In caso di un notevole numero di iscritti, a discrezione degli organizzatori ma in ogni caso se sono più di 72 nella serata, potrebbero esserci addirittura le Finali-D così come successo nel 2000, ultimo anno con sole due serate di qualifica, 2005, preludio all’allargamento a quattro giornate del 2007, dal 2015 al 2018, nel 2020 quando al martedì si presentarono ben in 75 e anche l’anno scorso in addirittura tre serate.

Inizia ora il sistema del ripescaggio: dalle Finali-C (o -D) i primi quattro possono avanzare alle Finali-B (con già presenti in questo turno i peggiori delle gare di qualifica) e da qui infine alla Finale-A di giornata con 24 piloti in griglia. Tutto questo avviene in ognuna delle cinque giornate preliminari. Punto fondamentale: al termine della propria serata ogni pilota avrà in mano “solo” il grado di difficoltà che lo attende nella giornata finale, quella che assegna il titolo. Nessuno, infatti, viene eliminato fino a sabato.

Chili Bowl 2021 Qualy

Il clou del Chili Bowl è la serata finale del sabato a cui arrivano in lotta per il trofeo ancora tutti i piloti iscritti. A fare da discriminante è ovviamente il risultato dei giorni precedenti: infatti solo i primi due di ciascuna Finale-A di giornata sono qualificati direttamente alla gara decisiva che assegna il titolo, gli altri invece devono percorrere buona parte della cosiddetta “Alphabet Soup”, un grandissimo ripescaggio che parte nel primo pomeriggio dalle Finali-O che permettono ai migliori 5-7 piloti – a seconda del turno – di avanzare alle Finali-N e da qui attraverso M, L, J, K, …, C fino agli ultimi 7 posti da conquistarsi in ciascuna delle Finali-B per accedere alla Finale-A dove si assegna il “Golden Driller”.

Anche in questo caso, come nelle serate di qualifica, il format è adattabile a seconda dei numeri: teoricamente il numero massimo di piloti ospitabili dalle Finali-O alla A è di 352, ma qualora fossero davvero molti di più (ovvero nel caso non ci saranno numerose defezioni rispetto alla entry list), allora si ricorrerà per forza alle mitologiche Finali-P che dopo anni di trepidante attesa si sono viste per la prima volta nella storia nel 2022; in questo caso il formato delle Finali-P ed -O sarà deciso in corsa. Allo stesso modo, se ci fossero sicuramente meno di 332 vetture allora sì sarà necessario cancellare le Finali-O e far partire la “Alphabet Soup” dalla lettera N.

Chili Bowl format sabato Finali P

Confermato il format per l’assegnazione della pole (dedicata ancora una volta alla memoria di Bryan Clauson, trionfatore qui nel 2014) per la Finale-A. I 10 piloti che hanno conquistato un posto automatico per il main event si contenderanno a metà del sabato il primo posto in griglia tramite una serie di batterie con quattro vetture a sfidarsi contemporaneamente, eliminate a due a due e via via sostituite fino ad avere soltanto le ultime quattro che si contenderanno le prime due file dello schieramento.

Nella serata di lunedì inoltre si terrà la 15esima edizione della Race of Champions, da quest’anno sponsorizzata O’Reilly che mette in palio un sostanzioso premio, un titolo importante che fa già capire agli avversari diretti se si è in forma o no.

I nomi dei 19 qualificati, dopo una leggera modifica ai criteri di ammissione, saranno questi:

Non è finita qui l’importanza della Race of Champions. Infatti saranno due le provisional per la Finale-A di sabato sera: qualora il campione del 2022 (ovvero Tanner Thorson) e/o il vincitore della Race of Champions sempre dell’anno scorso (in questo caso Justin Grant) non si dovessero qualificare per il main event, per loro ci sarà comunque un posto in fondo alla griglia di partenza. La gara si svolgerà sulla distanza di 25 giri dopo l’inversione della top8 in seguito alla qualifica per gruppi determinati tramite sorteggio.

Il programma del Chili Bowl 2023

Orari italiani (+7 rispetto a Tulsa, OK) soggetti a variazioni dipendenti dal programma

Domenica 8 gennaio:

16:00 Prove libere (due brevi sessioni da circa 10′ per tutti gli iscritti divisi in 34 gruppi)

Da lunedì 9 a venerdì 13 gennaio (lunedì ci sarà anche la Race of Champions):

21:00 Sorteggio batterie

23:00 Prove libere (per i piloti della giornata)

24:00 Heats

1:45 D-Features (eventuali)

2:15 C-Features

2:45 Qualifiers

4:15 B-Features

5:00 A-Feature

Sabato 14 gennaio:

16:00 Inizio attività

16:30 Finali-P (eventuali)

16:45 Finali-O (eventuali)

17:15 Finali-N

17:45 Finali-M

18:15 Finali-L

18:45 Finali-K

19:15 Finali-J

19:45 Finali-I

21:00 Finali-H

21:30 Finali-G

22:00 Finali-F

22:40 Finali-E

23:30 Finali-D

0:45 Assegnazione pole position Finale-A

2:40 Finali-C

4:00 Finali-B

5:30 Finale-A

Come guardare il Chili Bowl?

Purtroppo il Chili Bowl non è trasmesso in chiaro sulle TV americane. L’intero evento sarà disponibile integralmente in pay-per-view su FloRacing.


Immagine: chilibowl.com

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