Sembrava una gara normale ma, alla fine, anche quella di Shanghai ha avuto il suo momento di pazzia che ci ha impedito di vivere una corsa lineare, senza condizionamenti e basata unicamente sulle prestazioni di Ferrari e Mercedes.
La qualifica aveva incredibilmente stupito tutti. Forse anche grazie al freddo cinese rispetto alle medie normali la Ferrari aveva piazzato una doppietta fenomenale in qualifica, che lasciava ipotizzare un possibile successo nella gara di questa mattina. Le premesse c’erano, insomma. Già l’inizio della corsa aveva lasciato qualche dubbio in più, con Vettel aggressivo su Raikkonen in partenza, Kimi costretto ad alzare il piede e Bottas repentino ad infilarsi tra i due. Kimi poi è rimasto ancora più attardato lasciando Sebatian da solo a difendersi dal finlandese della Mercedes.
La Ferrari #5 ha allungato sulla grigia #77, arrivando ad avere anche oltre tre secondi di vantaggio e lasciando intendere che ci fosse margine. L’undercut di Valtteri sembrava un tentativo estremo per recuperare terreno sulla Ferrari, ed invece si è dimostrato la mossa vincente: nell’incredulità di tutti il finlandese è uscito dai box con la monoposto di Vettel in arrivo sul rettilineo dei box. Grande merito va al finlandese, capace di volare letteralmente tra la sua sosta e quella del tedesco per poter recuperare la posizione.
Anche il tentativo del box di Maranello di sacrificare Raikkonen per rallentare Bottas non è servito a nulla, perché Vettel non è riuscito a tentare l’attacco dovendosi riaccodare mentre Kimi è sprofondato in sesta posizione una volta effettuato il suo pit, molto ritardato. Di fatto, la Mercedes aveva ribaltato la situazione della qualifica in una giornata ben più calda, con 24 gradi di temperatura in più sull’asfalto rispetto alla qualifica, 39 contro 15.
Quello che lascia straniti è l’assenza di Lewis Hamilton come vero contendente del weekend. L’inglese non è mai stato della partita, perdendo tra l’altro anche posizioni al via, ed è andato in crisi nera con le gomme medie nel finale. Ecco, la prestazione di Bottas mi fa immaginare che con un Lewis sul pezzo e non in versione “vicino di Rosberg” la Mercedes potrebbe essere ancora più forte di quanto visto oggi.
Confermo l’impressione avuta nella gara inaugurale a Melbourne: la Ferrari della prima parte di stagione 2017, secondo me, era stata più forte in gara rispetto a quella vista ora, per poi soccombere a colpi di update Mercedes. Il fatto che le prime tre gare 2018 non siano state lineari non mi dà modo di avere la certezza su questa mia sensazione. Avevo anche strizzato l’occhio alla Red Bull. Oggi è stata favorita dal cambio gomme in regime di Safety Car, ma forse è proprio nella gestione delle Pirelli che devono lavorare a Milton Keynes.
A questo punto mi verrebbe da sperare in Baku, ma visto tutto quello che è successo l’anno scorso forse è meglio attendere senza proferire parola alcuna.
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