L’inizio della nuova avventura di Fernando Alonso al volante della McLaren-Honda non è stato certamente dei più felici. Il campione spagnolo ha infatti completato solamente sei giri nel corso del primo giorno di prove a Jerez, il più veloce dei quali a quasi 20 secondi da Ferrari, Sauber e Mercedes che si sono piazzate in cima alla lista dei tempi.
L’ex ferrarista, tuttavia, non è sembrato troppo deluso e ha dichiarato che l’andamento del primo giorno di prove ha rispecchiato le sue aspettative. “Ovviamente è stato un inizio difficile, ma sapevamo che sarebbe stato così. L’anno scorso abbiamo visto quanto fosse difficile per le squadre girare con continuità, specialmente nei primi giorni” ha detto Alonso al termine delle prove.
Il riferimento, nemmeno tanto velato, dello spagnolo è alla Red Bull, che dopo aver trascorso un inverno infernale nella passata stagione ha trovato la quadra in occasione della gara di Melbourne, quando è riuscita immediatamente a portare a podio Daniel Ricciardo (anche se poi l’australiano venne squalificato). Non stupisce quindi che la Honda, che torna in Formula 1 sette anni dopo la sua ultima fallimentare apparizione, abbia incontrato così tante difficoltà al debutto.
“La giornata di oggi è stata molto impegnativa, ma per noi non è stata una sorpresa, considerando che la nostra vettura è stata progettata partendo da zero” ha detto Eric Boullier. “Stiamo analizzando i problemi che abbiamo avuto nel pomeriggio per risolverli e accumulare più chilometri nei prossimi giorni“.
Soddisfatto anche Ron Dennis, secondo il quale la power unit Honda verrà notevolmente sviluppata e migliorata da qui a metà marzo, quando il mondiale prenderà il via da Melbourne; sempre secondo il presidente della McLaren, dietro ai problemi di ieri ci sarebbe la configurazione aerodinamica della vettura, estremamente compatta nella zona del motore.
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