Alonso: l’unica certezza è che qualcuno non la conta giusta

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
23 Febbraio 2015 - 13:36
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Le uniche notizie per ora ‘certe’ che abbiamo su Fernando è che passerà un’altra notte all’ospedale di Catalunya (oggi è sottoposto ancora ad altri esami e a una nuova TAC) e che molto probabilmente i prossimi test saranno a carico di Button e Magnussen perché lui non potrà esserci. E non si sa ancora nulla sulla sua permanenza in ospedale.

Tutto il resto è una mirabolante fila di notizie e illazioni che ci vengono vendute per nascondere qualcosa. Il vento, l’incidente con impatto importante e via dicendo.

Ora: Fernando è rimasto illeso da questo incidente nel 2003 ad Intelagos, uscendo con le sue gambe (malconcio, ok) dalla sua Renault

Quindi, per favore, che non ci raccontino che 1+1 fa 3. C’è un testimone oculare, di nome Sebastian Vettel, che ha dichiarato che si viaggiava a circa 150 all’ora, neanche in pieno. C’è una MP4-30 che presenta tutto tranne che segni di botti violentissimi. Manca un comunicato chiaro da parte della Mclaren per chiarire le cause dell’incidente. La FIA ha sequestrato alcune componenti per investigazioni future. Ieri sera si parlava di impatto superiore ai 15G ma con circa 6G sul casco del pilota, roba “normale”, ad esempio, quando si passa sulla compressione dell’Eau-Rouge a Spa.

C’è anche questa immagine che gira

alonso

che mostrerebbe la frenata di Fernando (con una sola ruota?) e il punto di impatto. Ho dei dubbi anche su questa. Viene mostrato un punto ancora in piega mentre la Mp4-30 ha picchiato su un muro “dritto”, ma soprattutto un angolo di impatto simile andrebbe a distruggere la sospensione anteriore destra e anche parte della fiancata, cosa che non è avvenuta, facendo magari rimbalzare la monoposto in pista.

Lo stato confusionale di Fernando, che ha necessitato una sedazione, è indice di qualcosa di molto diverso da un semplice incidente. A mio modo di vedere, la verità è un’altra, non ci è stata detta e non ci verrà detta nemmeno sotto tortura.

Sicuramente, la situazione è più grave del previsto. Se ogni volta in cui è rimasto vittima di un botto Fernando si è sempre prodigato per far conoscere le sue condizioni tramite il suo account Twitter, da ieri questo è muto.

Pertanto, come ho detto ieri, che non ci prendano in giro, perché saremo fessi a seguire ancora questa F1, ma non lo siamo abbastanza per credere al vento e al normale incidente.

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Un Commento su “Alonso: l’unica certezza è che qualcuno non la conta giusta”
massj dice:

Concordo con l’articolo che è tutto quantomeno strano, anche se non essendoci un video dell’incidente, è difficile valutare come sia avvenuto effettivamente l’impatto. Un’idea che mi è venuta e che non ho letto altrove, forse perché è un’idea senza senso (ma la dico lo stesso), è che per un qualche motivo le sospensioni della McLaren avrebbero dovuto cedere (e quindi assorbire l’energia dell’impatto), mentre invece, restando quasi integre (solo la posteriore sembra lievemente danneggiata, hanno trasferito all’abitacolo e quindi al pilota l’energia cinetica. Può essere che si rompano solo a velocità più elevate, ed ecco che quindi “conviene” fare un crash a velocità più elevate con rottura delle sospensioni che dissipano l’energia dell’impatto, che a velocità più basse, con l’effetto di far rimbalzare l’auto. Ora non è che credo granché a questa mia ipotesi, ma magari serve come spunto a chi ha competenze ingegneristiche per farci una riflessione.

Una ulteriore ipotesi può essere l’acceleratore bloccato, o anche solo una parte della power unit bloccata a erogare energia, forse questo spiegherebbe l’evidente sovrasterzo nel prendere una traiettoria verso l’interno curva.

Un impatto a muro analogo che portò il pilota in ospedale per accertamenti fu quello di ralph schumacher a indianapolis, ma dal video si vede che è estremamente più violento e la velocità indubbiamente più elevata (credo almeno 250 km/h).

https://www.youtube.com/watch?v=sFok-lJLhe8

Comunque subito appresso arrivava la Ferrari di Vettel, che non solo ha visto e ha parlato di scarto improvviso, ma quasi sicuramente sarebbe incappato nella stessa folata di vento. La Ferrari era così vicina, che in una delle foto si vede bene il retro della Ferrari alla stessa altezza della McLaren che va a muro.

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