Alla fine ha vinto ancora Nico

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
15 Maggio 2016 - 18:30
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Prima o poi doveva succedere. Spa 2014 era ormai troppo lontana, come data, per non essere aggiornata con un nuovo episodio della guerra Rosberg – Hamilton. Ma se il vincitore ufficiale di gara è il Conte Max, c’è un altro vincitore dietro le quinte, ovvero Nico.

Per anni accusato di essere accondiscendente, passivo, di essere insomma la perfetta seconda guida che non sporca negli angoli e sparecchia quando mangiano gli altri, specialmente se sono suoi coinquilini, oggi è arrivata, per me, la definitiva prova che Nico è entrato in una nuova modalità. Quella di chi, adesso, detta le condizioni all’interno del team.

Lewis ieri, dopo le qualifiche, rimarcava il fatto che nelle tre occasioni in cui aveva potuto disputare tutta la sessione del sabato, era stato più veloce di Nico. Il compagno, invece, proprio in queste tre occasioni, alla domenica si è ritrovato sempre testa alla prima curva. Melbourne, Sakhir, Barcellona.

E’ emerso da poco che Rosberg ha sbagliato settaggi sul volante, trovandosi più lento in uscita dalla curva tre, dopo la quale Lewis ha tentato di buttarsi all’interno. La direzione gara ha giudicato l’episodio come un incidente di gara, e questo posso anche accettarlo.

Resta il fatto che, per quanto mi riguarda, oggi Lewis ha perso definitivamente la brocca. Fregato ancora una volta (e poi all’esterno… ) da Nico alla prima curva, ha voluto a tutti i costi rimediare. Guardatevi i replay, fateci caso. Quando ancora la sua Mercedes sta galleggiando sulla ghiaia lui ha le mani sul casco, non certo un atteggiamento di chi pensa di aver subito un torto, quanto più di chi sa di aver esagerato nel forzare un sorpasso alla quarta curva di una gara.

Credo sappiate benissimo che, oltre a non essere un fan del DRS, non lo sono nemmeno delle antisportive e idiote regole che vietano ai piloti di difendersi quando attaccati. Se Nico avesse lasciato la porta aperta consegnando la prima posizione al compagno, sarebbe stato mediaticamente distrutto dalla stampa. Sarebbe stato descritto come quello che al primo confronto vero in pista col compagno se la fa addosso, quello capace di vincere solo di fortuna o quando è da solo. E invece, oggi, Rosberg ha tirato fuori un paio di palle cubiche come non gliene ho mai viste. Prima in partenza, forzando il sorpasso all’esterno e dimostrando di non avere alcun timore reverenziale nei confronti di un tricampione, e poi chiudendo l’interno con forza, ma non con scorrettezza. Non scherziamo. Il fatto che la direzione gara non abbia sanzionato la sua difesa dà forza ancora di più ad un’azione dal valore psicologico non indifferente.

Oggi Nico ha dettato le condizioni al suo compagno dal suo status di capoclassifica, facendogli capire che se lo vuole superare in pista, si deve prendere dei rischi come questo. Non era mai successo in questi termini. Anche questo è segno di maturità sportiva, e dell’aver acquisito quella cattiveria che in Rosberg non aveva mai riconosciuto nessuno.

Non mi era mai capitato di vedere una seconda guida sovvertire le condizioni in questo modo, così come non avevo visto un campione in carica perdere 7 (7.5… ) gare di fila per mano del compagno. Che il mondiale sarà una questione Mercedes lo sappiamo anche dopo questo doppio zero: ma Lewis, se lo vorrà vincere, dovrà mettersi veramente d’impegno.

Già da Montecarlo, meglio conosciuta come casa Rosberg.

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9 Commenti su “Alla fine ha vinto ancora Nico”
GabrieleMutti dice:

Sono assolutamente d’accordo era ora che Rosberg tirasse fuori gli attributi

Loris Parasiliti dice:

Mi spiace ma non condivido il tuo pensiero Secchi

Simone Viganò dice:
Marco Molinari dice:

Marco Duca Maesani quali sono i particolari ignorati secondo te? per me è un incidente di gara: ho visto Rosberg mangiarsi Lewis al via, rallentare di brutto in curva 3 causa mappatura sbagliata, correggerla, Hamilton accorgersene ritrovandosi di colpo al doppio della velocità del rivale, attaccarlo all’interno (che nel momento in cui gli stava guadagnando metri era il lato con più spazio), Nico chiuderlo di brutto sull’erba (cosa che Lewis gli ha fatto decine di volte in passato), Hamilton senza altra via se non l’erba (andava troppo più forte di Nico + era troppo vicino = impossibile restargli dietro) perdere il controllo della vettura (come è normale dato che prato e asfalto sono giusto un cicinin diversi in termini di grip) e fare strike
ergo incidente di gara: Nico sbagliando mappatura ha ingannato Hamilton e lo ha chiuso mentre Lewis arrivava troppo forte per fare altrimenti, questo a prescindere da politiche pregara (che, qualora quello davanti rallenta di colpo, non possono che saltare)

Francesco Ferraro dice:

Tutti partigiani anche all’estero?

Andrea Nenne Festa dice:

Avrei voluto vedere questo atteggiamento da Rosberg già altre volte dove aveva alzato il piede per evitare incidenti… ma quando sei indietro in classifica lo fai…

Marco Duca Maesani dice:

Secchi, anche oggi dimostri di avere una determinata antipatia verso Lewis, hai analizzato la cosa con rara partigianeria e non tenendo conto di tanti particolari. So che ora risponderai di non leggere più la pagina…

quaranta_vito dice:

alex_secchi grande.. standing ovation U0001f44fU0001f646 per-fe-tto!!
Possibile che siamo pochi a pensarla cosi?? Ma quale”ha chiuso duro”.. ha fatto bene!

Alessandro Capodici dice:

Totalmente d’accordo. Quest’anno Hamilton non c’è proprio con la testa, non riesce per nulla a reggere la pressione di Rosberg e ciò non gioca a suo favore nella rimonta che dovrà fare per vincere. Sarà davvero dura questa volta.

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