[FakeGP] Alex Albon vince il Gran Premio d’Australia 2020

BlogFakeGPSeven
Tempo di lettura: 6 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
15 Marzo 2020 - 08:10
Home  »  BlogFakeGPSeven

Non poteva iniziare in modo più imprevedibile il mondiale 2020 di Formula 1. Ad un anno dal suo debutto con la Toro Rosso, Alex Albon vince in modo incredibile con la Red Bull il Gran Premio d’Australia, prova inaugurale della stagione, davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel e all’incredibile Sergio Perez con la Racing Point, partito dalla tredicesima piazza.

È successo davvero di tutto: il thailandese, sesto in una qualifica dominata dal compagno Max Verstappen, ha resistito con le intermedie nel finale con la pista che si andava asciugando, dopo uno scroscio di pioggia che ha mandato letteralmente in crisi i muretti box a poco più di quindici giri dal termine. In testa alla gara, fino a quel momento, un’entusiasmante lotta a tre con protagonisti Verstappen, Hamilton, Leclerc stava tenendo tutti con il fiato sospeso. I tre sono stati vittime della loro stessa lotta, posticipando eccessivamente l’ingresso ai box per montare gomme intermedie e perdendo, così, svariati secondi.

Per Sebastian Vettel, secondo al traguardo, la gara ad un certo punto si è complicata. Dopo aver fatto parte del gruppo di testa, la prima disastrosa sosta ha minato il suo risultato finale per un problema di fissaggio della ruota posteriore destra. Vettel è stato il primo dopo Albon a montare le intermedie, un giro dopo il vincitore, copiandone così la strategia e recuperando posizioni nel finale. Grazie all’anticipo della sosta il tedesco si è trovato così davanti ai tre che lo precedevano ad inizio gara. Nel finale ha recuperato sul pilota della Red Bull senza, però, avvicinarsi abbastanza per avere una possibilità di sorpasso.

Gara incredibile di Sergio Perez: Il messicano è stato il primo a montare le gomme soft quando la pista ha iniziato – lentamente – ad asciugarsi e, dopo aver resistito un giro senza errori a mescole fredde, grazie ad una Racing Point prevedibilmente in forma prima dell’inizio del mondiale ha iniziato a rimontare furiosamente, mentre gli altri tentennavano nel decidere se fermarsi o meno (poi sarà troppo tardi e andranno tutti alla fine senza ulteriore sosta). Così è riuscito a farsi beffe, a due giri dal termine, del trio che guidava la corsa fino all’arrivo della pioggia, ormai “navigante” su gomme intermedie ormai alla frutta e ancora una volta vittima della sua lotta. Una prestazione, quella di Checo, che ricorda quelle memorabili dei tempi in Sauber. Da sottolineare anche la sua risalita nella prima parte di gara dalla tredicesima posizione in qualifica, causata da un errore nell’ultimo giro della Q2 che ha pregiudicato l’ingresso in Q3, riuscito invece a Lance Stroll. Male il canadese, 13° al traguardo.

Giù dal podio quindi Charles Leclerc con la Ferrari, Max Verstappen con la Red Bull ed il campione in carica Lewis Hamilton con la Mercedes, rispettivamente quarto, quinto e sesto. Il monegasco ha approfittato del caos ai box e di un pit perfetto dei suoi uomini per sopravanzare in un colpo solo i suoi due compagni di fuga. Gara interlocutoria del campione in carica, sempre vicino ma mai veramente pericoloso nei confronti di Verstappen. L’olandese, autore di una qualifica pazzesca chiusa con oltre tre decimi di vantaggio sulla Mercedes, ha condotto la gara di autorità seguito come un’ombra dall’inglese, dal monegasco e da Sebastian Vettel, senza mai perdere la concentrazione. Fino alla prima sosta ai box i quattro hanno girato racchiusi in sei secondi.

Ottima settima posizione per Carlos Sainz con la McLaren. Lo spagnolo, partito 11°, ha condotto come al solito una gara concreta con la MCL35, dimostratasi più vicina rispetto alle tre vetture top come passo gara rispetto alla scorsa stagione. L’inossidabile Kimi Raikkonen chiude ottavo d’esperienza con l’Alfa Romeo. Valtteri Bottas è nono, vittima di un testacoda nelle prime fasi di pioggia. Per il finlandese una gara no dopo l’ottavo posto sfortunato della qualifica, impossibilitato a completare entrambi i suoi giri in Q3 a causa di due distinte bandiere gialle. Pierre Gasly chiude la top ten di gara: il francese regala il primo punto all’AlphaTauri.

Da sottolineare positivamente la Williams. George Russell è giunto 14° a pochi secondi dal gruppo di Ocon, Magnussen e Stroll, dopo essere partito nella medesima posizione in griglia di partenza. Peccato per Lando Norris. L’inglese della McLaren stava lottando per i punti con Pierre Gasly fino a quando una foratura l’ha relegato in ultima posizione.

Ritirati Ricciardo con la Renault e Grosjean con la Haas, coinvolti in un contatto alla prima curva dopo la partenza, Nicholas Latifi per la rottura della Power Unit Mercedes sulla sua Williams dopo pochi giri, Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) e Daniil Kvyat (AlphaTauri). Anche in questo caso è stato un contatto, provocato dal russo, a mettere fuori gioco entrambi verso metà gara.

La classifica del campionato rispecchia l’ordine di arrivo, con Max Verstappen che guadagna il punto aggiuntivo per il giro più veloce di gara. Tra sette giorni si replica: neanche il tempo di respirare e la Formula 1 si sposterà a Sakhir per il Gran Premio del Bahrain.

Classifica di gara:

Alex Albon | Red Bull
Sebastian Vettel | Ferrari
Sergio Perez | Racing Point
Charles Leclerc | Ferrari
Verstappen | Red Bull
Lewis Hamilton | Mercedes
Carlos Sainz | McLaren
Kimi Raikkonen | Alfa Romeo
Valtteri Bottas | Mercedes
Pierre Gasly | AlphaTauri
Esteban Ocon | Renault
Kevin Magnussen | Haas
Lance Stroll | Racing Point
George Russell | Williams
Lando Norris | McLaren

RITIRATI

Antonio Giovinazzi | Alfa Romeo
Daniil Kvyat | AlphaTauri
Nicholas Latifi | Williams
Daniel Ricciardo | Renault
Romain Grosjean | Haas


Un gioco, nulla più.

Dopo un inverno di pausa dalle gare ma di lavoro sul sito – soprattutto dietro le quinte, quelle che non si vedono mai – il viaggio a Barcellona, i test, le polemiche e quant’altro, è dura rinunciare al primo weekend dell’anno. La motivazione, ovviamente, è più che valida e, anzi, sarebbe stato meglio rinviare a prescindere il weekend australiano. Per dovere professionale avevamo comunque preparato tutto come se la gara dovesse corrersi normalmente, ma la sensazione che sarebbe potuta finire così c’era da giorni. Anche da settimane, visto che già ai test si parlava di questa ipotesi.

La voglia era tanta, lo sgomento per quanto successo negli ultimi giorni anche ed allora perché non inventarsela, la gara? Un po’ come quando ero piccolo e giocavo sul pavimento con le Micro Machines ho pensato a come l’avrei voluta, a come sarebbe stato possibile iniziare questo mondiale. Con una gara movimentata, ad esempio. Certo, inventarsi di sana pianta una corsa non è la cosa più semplice del mondo, magari qualche errore c’è. Pazienza: non era tanto quello l’intento, ricostruire perfettamente una gara, quanto dare sfogo alla delusione per questa situazione che ci lascerà senza motorsport per settimane, forse mesi. In attesa che una gara molto più importante, quella per la salute, finisca in fretta e bene per tutti.

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO