Agli antipodi dei Social

BlogSeven
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
30 Dicembre 2017 - 16:35
Home  »  BlogSeven

Negli ultimi giorni il mondo dei Social Network, in particolare Instagram, si è ribaltato con colpi di scena decisamente poco prevedibili. 

Succede infatti che nell’arco di 48 ore Kimi Raikkonen fa il suo ingresso sul Social delle fotografie mentre l’account di Lewis Hamilton viene svuotato completamente dopo le critiche e le accuse dei giorni scorsi sul famoso video al nipotino.

Il mondo è rovesciato: il pilota più Social della storia della Formula 1, il più glamour, il più chiacchierato e probabilmente tifato abbandona il campo (e non sappiamo cosa succederà nei prossimi giorni) mentre uno dei più taciturni e schivi grazie anche ad una moglie che l’ha finalmente sciolto ironizza su se stesso (“Questa volta non so cosa sto facendo”) e si lancia pubblicamente.

Nei giorni scorsi stavo pensando a come analizzare l’approccio al mondo mediatico appunto tra Hamilton e Vettel, ovvero i duellanti del mondiale 2017 che però vivono agli antipodi dei Social. Uno sempre sulla cresta del tweet, l’altro inespugnabile e non rintracciabile in quella che è la sua vita privata tra moglie e due bambine. 

L’anormale, in questo caso, è Vettel: in un mondo nel quale l’immagine non è tutto ma quasi, non apparire pubblicamente quando non si è al lavoro penalizza sicuramente dal punto di vista della popolarità. Non fraintendiamo il concetto di anormalità: personalmente preferisco chi si astiene dal parlare da chi lo fa troppo e in modo spesso fuori luogo. Certo, è comunque anacronistico al giorno d’oggi vedere un pilota di fama e dal palmares ingente non pronunciarsi e non far sapere nulla di sé al di fuori delle piste, al di là del fatto che questo sia giusto o sbagliato. Si tratta, comunque, di una decisione da rispettare: in questo Vettel mi pare difficile da smuovere.

Per quanto riguarda Raikkonen c’è da dire che aver conosciuto la splendida Minttu gli ha cambiato la vita. Anche se non con un suo account personale, in realtà Kimi appariva da mesi nelle immagini della compagna insieme ai suoi piccoli figli. La creazione di un profilo ufficiale può essere quindi vista come il naturale step successivo, in modo anche da alleggerire proprio la figura di Minttu che, comunque, resta secondo me dietro le quinte di questa svolta Social.

Arriviamo infine al re dei Social, ovvero Lewis Hamilton. Il discorso in questo caso è complesso: io credo che Lewis non abbia piena coscienza della cassa di risonanza dei social al giorno d’oggi e di quella che è la sua popolarità personale. Inotre c’è da dire che in quanto personaggio pubblico devi essere pronto a ricevere critiche anche feroci per qualsiasi cosa scrivi. Se aggiungiamo qualche uscita borderline è ovvio che la pentola poi esplode. 

Non più di due o tre settimane fa era scoppiato il caso del post sulla Formula E, in cui Lewis commentava come se fosse attuale l’incidente tra Nico Prost e Nick Heidfeld relativo alla primissima gara della serie elettrica, roba di tre anni fa. Ancora prima aveva criticato la Indycar sminuendola e prendendosi ceffoni virtuali da Tony Kanaan (“Parla lui che in un campionato di due piloti – riferendosi al 2016 – è arrivato secondo”). Ma se andiamo indietro di anni ricorderete la pubblicazione della telemetria Mclaren con indignazione del team e di Jenson. Insomma, Lewis non è nuovo a questo genere di uscite ma sembra non imparare dal passato. Il caso del rimprovero live al nipotino vestito da bambina è pieno di controindicazioni. Con un post del genere è facilissimo, se ti chiami appunto Lewis Hamilton, Jenson Button, Fernando Alonso o chiunque altro, prenderti palate di critiche da chi ti accusa di qualsiasi tipo di discriminazione. Basta davvero una miccia per scatenare haters in flotte e questo Lewis dovrebbe saperlo bene visto il pregresso. Oltre al fatto che, ma questo è un mio puro pensiero personale, sono totalmente contrario alla pubblicazione di foto e video di bambini piccoli sul web.

Detto questo trovo esagerato arrivare a svuotare completamente l’account di Instagram: mi pare una scelta senza senso logico dopo le scuse ufficiali per il video del nipote. Non è che svuotando il profilo la gente si possa dimenticare quello che è stato detto, scritto, pubblicato. Anzi, questo atteggiamento aggrava ancora di più la situazione. Evidentemente anche all’interno dello staff che segue l’immagine di Lewis c’è parecchia confusione in questo periodo. Dei collaboratori dovrebbero aiutarti a rigare dritto, avvertirti sulle controindicazioni di certe scelte ed evitarti problemi. Altrimenti che collaboratori sono?! Mi sembra che qui non si faccia altro che peggiorare giorno dopo giorno. 

Vedremo come si evolverà la situazione, ma se devo scegliere senza mezzi termini tra chi pubblica troppo e spesso borderline per poi essere costretto a scusarsi, dimostrando di non comprendere e di non essere aiutato a comprendere il mondo Social, e chi se ne sta completamente in silenzio, non ho certamente dubbi sullo scegliere il silenzio. Si tratta in entrambi i casi di esagerazioni, ma almeno una delle due non porta a ripercussioni e critiche costanti. 

Magari, alla fine, sarà proprio Kimi ad insegnarci come si usa Instagram in modo corretto. E sarebbe un’ulteriore sorpresa: alla faccia di Iceman.

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO