I conti si fanno sempre alla Domenica, e in tal senso si si sprecano sempre fiumi di parole al venerdì e nella mattina di sabato (e se vogliamo, anche dopo le Qualifiche) per nulla.
L’andamento delle libere di oggi, però, va un po’ a confermare quello che è il trend delle ultime gare di questa stagione.
Dopo una prima sessione di libere in cui le Mclaren di Lewis e Jenson hanno comandato il gruppo (Il tempo di Lewis 1.43.285), la seconda sessione ha visto il ritorno al vertice della Red Bull, con Vettel che ha girato in 1.41.759, davanti allo stesso Hamilton più lento di quasi due decimi.
Mclaren e Red Bull, insomma, hanno tenuto banco sia nella prima che nella seconda ora e mezza di libere.
La Ferrari si è attestata, sempre con Fernando, a un secondo di distacco nella prima sessione e 8 decimi nella seconda. Sempre nel pomeriggio c’è stato l’ingresso delle due Lotus nelle posizioni quinta e sesta, dopo Red Bull e Mclaren e prima delle Ferrari.
Ovviamente, come succede per tutte le sessioni del venerdì, non conosciamo i carichi di benzina utilizzati dalle squadre per i diversi long run effettuati, pertanto non ci è possibile conoscere a pieno i valori prestazionali delle squadre.
Sta di fatto che rispetto agli altri weekend la gerarchia pare essere sempre la stessa, con Red Bull e Mclaren che si ‘giocano’ le libere e le qualifiche, e la Ferrari che fatica un pochetto al venerdì e al sabato per migliorare la Domenica. Vedremo se anche questa volta sarà così.
Particolarità di Abu Dhabi, soprattutto dal punto di vista delle temperature, è che la gara parte al calar del sole per terminare sotto i riflettori. Le temperature calano con l’andar del tempo e questo può variare le prestazioni delle vetture, soprattutto con l’alleggerirsi del serbatoio e il cambio di mescole tra medie e soft e viceversa. Altra sfida per tecnici che devono indovinare il funzionamento delle gomme. Tra mescola media e soft dovrebbe esserci una differenza di circa mezzo secondo al giro, a favore delle soft.
Altra nota riscontrata nelle libere di oggi: durante entrambe le sessioni si sono viste scintille provenire dal fondo delle Red Bull. Se in India, sulla vettura di Vettel, questo era dovuto ad una toccata un po’ aggressiva su un cordolo, questa volta pare che la ricerca di un assetto più basso possibile abbia provocato questo effetto. Oltretutto, come sappiamo, la Red Bull adotta da tempo un assetto più basso sull’anteriore e più alto sul posteriore. L’estremità del piano anteriore, quindi, con l’aumentare della velocità viene schiacchiato verso il terreno fino a raschiare, come successo oggi. Probabilmente si è trattato di prove di altezza, ma non conviene esagerare troppo per non consumare il fondo.
Chi la spunterà domani in qualifica? Ai posteri l’ardua sentenza, ma Vettel pare abbastanza avvantaggiato.
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